venerdì 24 dicembre 2010

E' la vigilia di Natale e non solo. E' l'undicesimo mese che Te ne sei andato.
Oggi è stato un continuo flash-back tra il 24 dicembre dello scorso anno e il 24 gennaio di quest'anno.
In un mese sono passata dalla felicità più grande alla disperazione più nera.
Oggi sento più che mai l'amputazione di Te.
Oggi non c'è niente che mi ricordi che domani è Natale, e tutto mi ricorda che dentro di me non potrà essere Natale.
La casa non è stata vestita a festa, le lucine non illuminano il giardino, il camino non è acceso, non c'è la trepida attesa di aspettare la messa di mezzanotte per poi tornare e scartare i doni ....
C'era proprio l'atmosfera delle feste speciali; anche se a Te inizialmente non piaceva moltissimo tutto quell'ambaradan, anno dopo anno Ti avevo coinvolto nella mia frenesia, nella mia voglia di tornare bambina e di far rivivere la gioia infantile anche a Te. Ti era piaciuto, tanto che ultimamente eri proprio Tu ad accuparti degli addobbi esterni, non volevi che prendessi freddo. Ricordi quando Ti chiesi di andare a comperare un'altra ghirlanda di luci che non mi bastavano quelle che avevo? erano le 7 di sera di un 24 dicembre, io ridevo davanti alla Tua espressione sbalordita, eppure  andasti a cercarla e tornasti tutto contento.
L'anno scorso avevi brontolato un po'; da mesi andavo ripetendo che non dovevamo strafare, non dovevamo buttare soldi in tante sciocchezze pensando a quanta gente non aveva nemmeno da mangiare, avevo proposto di dare in beneficenza ciò che avremmo speso per tanti regali superflui. Ti eri adeguato di buon grado, ma non potrò mai dimenticare le Tue parole della vigilia "quest'anno abbiamo fatto come volevi tu, ma l'anno prossimo si torna alle vecchie abitudini ... c'erano tante cose che avrei voluto prenderti e ho dovuto rinunciare per rispettare i patti ..." ero scoppiata a ridere, Ti avevo abbracciato forte forte e Ti avevo risposto "ma io non ho bisogno di regali, io ho Te". Sarah Ti aveva consolato "non prendertela, Carlo, tra qualche mese lo rifacciamo il Natale ..."
Ti avevo rivoluzionato l'idea del Natale, non eri abituato alle mie tradizioni, ma avevi imparato che dal momento in cui si si preparava l'albero, si cominciava anche a metterci sotto i regali e si arrivava alla sera della vigilia con una vera e propria montagna di pacchettini colorati. Poi la cena, il camino acceso, qualche gioco in attesa della campana che annunciava la messa ... si tornava infreddoliti, ed era così bello entrare in casa, fare una cioccolata calda e iniziare il rito dell'apertura dei regali, con l'ansia e l'eccitazione di vedere l'effetto sorpresa. Quante risate, quanti regali sciocchi e divertenti, quante buffonate, quanti abbracci, quanti sorrisi! Si andava a dormire euforici, contenti di quel che avevamo ricevuto. La notte era una veramente una notte magica, più dolce di qualsiasi altra. Era una notte in cui ci sentivamo in pace col mondo.
Stasera, stanotte, niente di tutto questo succederà.
Tra poco andrò alla messa, ma non sarò sola. Sarò con Te, saremo insieme dentro quelle navate, davanti a quel Bambinello che ogni anno torna a nascere per esortarci a rinascere.
Quante volte mi son chiesta oggi "potevo mai immaginare, 12 mesi fa, che sarebbe stata l'ultimo Natale? e che dopo 30 giorni sarei andata alla messa del funerale?"
La notte scorsa Ti ho sognato. Eri in piedi vicino alla porta, stavi per uscire, e avevi quel cappellino con la visiera che a me piaceva tanto, Ti dava un'aria da monello e lo sapevi. Mi sono avvicinata, mi hai stretta nelle Tue braccia, hai chinato il viso su di me e io mi sono ritrovata col naso sul Tuo collo, sentivo la Tua barba morbida, annusavo il Tuo buon odore, e Ti ho baciato proprio lì, vicino all'orecchio, in quel punto che a Te piaceva tanto; Ti sei lasciato baciare come un gatto si lascia accarezzare, sentivo il Tuo sorriso senza vederlo, mi sentivo di nuovo al sicuro. E' stato questione di attimi, ma mi hanno riempito il cuore di una gioia incredibile. L'ho tenuta con me anche nelle ore in cui ero sveglia, poi piano piano è svanita, lasciando il posto a quello che provo da 11 mesi: una nostalgia infinita di Te, e di Noi.
Sei sempre così reale, nei miei sogni, così vero e tangibile. Tanto che quando mi sveglio ho davvero l'impressione di essere stata ancora un po' con Te. E' questo il Tuo regalo di Natale per me, l'unico che conti.
Ovunque Tu sia, Amoremio, grazie di Te ..... grazie per avermi voluta con Te .... grazie per avermi dato Te.

mercoledì 15 dicembre 2010

Amoremio, che sarebbe stato difficile lo immaginavo, ma non pesavo così difficile ...
Ogni giorno è un giorno vuoto, in attesa della sera e di poter archiviare un'altra data ...
Ieri mi sono sorpresa a pensare "lo scorso anno, mi rimanevano esattamente 40 giorni con Lui, 40 giorni di vita ...."
Niente e tutto mi fa pensare che tra poco sarà Natale. Sono riuscita a scansare tutte le occasioni in cui mi sarebbe stato impossibile partecipare senza di Te; la casa senza alcun addobbo mi aiuta a non ricordare gli altri Natali, ma basta un nulla per ritrovarmi a piangerTi ...
Sono stata al mio solito incontro del martedì: ci sono donne che hanno perso il loro compagno anche da parecchi anni, eppure sui loro visi c'era la stessa sofferenza che c'è sul mio, nei loro occhi la stessa tristezza che c'è nei miei, nelle loro parole la stessa nostalgia che c'è nelle mie .... sarà sempre così, dunque?
sempre questo vivere stiracchiato, rammendato, trascinato stancamente perchè non c'è altra scelta?
Non so cosa aspettarmi dal futuro, anche perchè al futuro non ci voglio pensare, un futuro non riesco a vederlo. Vedo solo una lunga serie di giorni tutti uguali, riempiti di qualsiasi cosa, ma senza partecipazione.
Io Ti amo più di sempre ... Tu mi manchi più che mai ....

mercoledì 8 dicembre 2010

Stanotte mi ha svegliata un leggero rumore ... nel buio, accanto a me, un respiro regolare e profondo ...
sapevo di chi era, Chicco  si era sistemato proprio sul cuscino accanto e russava leggermente ....
eppure, sono stata lî ad ascoltare quel ritmo pacifico e rilassato di qualcuno che sta dormendo profondamente e ho pensato a Te, a quando mi capitava di svegliarmi nel cuore della notte e sentivo quel respiro rassicurante accanto a me .... sono stata lì ad ascoltare il mio gattone, illudendomi che tu fossi al posto suo ....ricordando quel Tuo modo di respirare quando dormivi e scoprendo che tra le tante, infinite, cose che mi mancano di Te c'è anche questa ....

domenica 5 dicembre 2010

Ciao .... ciao Amoremio ...
sono tornata al punto di partenza, o almeno così mi sembra.
Ritorna fortissima, ingovernabile, devastante la nostalgia di Te.
Queste giornate di preparativi in cui non ho nulla da preparare.
Questi pomeriggi bianchi di neve in cui non riesco nemmeno a guardar fuori dalla finestra.
Queste ore che si avvitano su se stesse, lasciando una scia di malinconia, promettendo altre ore di vuoto.
Il vuoto dentro.
Il vuoto occupato interamente da Te.
Come puoi essere così grande nel vuoto che sento dentro?
Ti sento occupare ogni cellula di me, eppure è uno spazio in cui sento rimbombare la Tua assenza.
Mi manchi  così tanto, in questi giorni che passavamo a cercare regali, a organizzare le vacanze, a pregustare le giornate di festa.
Riesco a non vedere nulla: nè le luminarie in città, nè gli addobbi in ogni giardino, nè le luci ad ogni finestra.
Qualcosa, dentro di me, fa muro contro questi segni di gioia che non mi riguardano.
Qualcosa  riesce a tenermi staccata da tutto ciò che mi ricorda che tra poco è Natale.
Eppure, lo sento avanzare con passi rapidi il malessere che, di nuovo, mi chiude lo stomaco e mi fa piangere senza un lamento.
Guardo il Tuo telefonino, sfioro quei tasti che tante volte hai toccato Tu.
Rileggo date e orari della nostra vita di prima.
Ritrovo messaggini. Tu che mi mandi un bacio prima di andare da un cliente, io che Te ne mando mille prima di andare dal medico ... Tu che mi avvisi che stai per uscire .... io che Ti ricordo di coprirti bene chè fa freddo. Piccoli pezzi della nostra quotidianità. Dove sono andati, Amoremio?
Sono giorni duri, sempre più duri. E non ho Te a tenermi la mano. Non ho Te a darmi calore. Non ho Te con cui ridere delle mie paure. Non ho Te da coinvolgere nei miei programmi. Ho solo Te da amare, per sempre.

mercoledì 1 dicembre 2010

Un giorno dopo l'altro Luigi Tenco



oggi non va, Amoremio ....
oggi non va proprio ...

Antonello Venditti - Indimenticabile con testo




.... tutto vero, Amoremio, tranne che per gli amori che vivrò ...

martedì 30 novembre 2010

Ciao Amoremiomiomio ...
fuori sta cominciando a nevicare, sono appena tornata dal bosco vicino a casa, in giro non c'era un cane.
Sono andata a cercare rametti di pungitopo, ho tagliato qualche rametto di abete grigio, ho preso del muschio, qualche bella pigna ... no, non saranno per gli addobbi di Natale, non sto inziando a preparare la casa per la Grande Festa. Sto facendo una composizione floreale da portare a Te, dentro ci saranno i nastri che usavo per decorare l'albero, le piccole ghirlande di frutta secca, le bacche, così ci sarà ancora qualcosa dei nostri Natali a farTi compagnia. Non mi capacito che quest'anno, invece di essere già in giro a cercare il regalo per Te, sono qui a preparare una corona dell'avvento da mettere su quel marmo ...
Non mi rassegnerò mai alla Tua assenza. Non potrò mai smettere di chiedermi "perchè?" ....

martedì 23 novembre 2010

Domani saràil 10mo mese, Amoremio ...
lascio passare molti giorni senza tornare qui, a scriverTi, ma Tu sai bene che non lascio passare nemmeno un secondo senza pensare a Te. Se prima il pensiero era fissato ossessivamente su di Te, ora mi accorgo che Tu ci sei sempre, ma quasi nascosto dietro ad un altro pensiero. Ora ho quasi l'illusione che riesco a far passare qualche minuto, qualche ora senza essere concentrata esclusivamente su di Te, ma so che Tu - come le stelle che di giorno non si vedono eppure ci sono - sei sullo sfondo di ogni gesto, di ogni azione, di ogni parola.
Alle volte, ho addirittura l'impressione che Tu abbia fatto di tutto per metterTi in secondo piano, dietro le quinte, proprio per aiutarmi a riprendre fiato, per togliermi quel dolore lancinante al cuore, per permettermi di provare a vivere ancora, più o meno normalmente.
Perchè Tu lo sai che non appena Ti lascio uscire, e ritorni prepotentemente sulla scena, tutto torna come 10 mesi fa, tutto è di nuovo nebbia e smarrimento, sofferenza e rimpianto.
Tu hai fatto di tutto per farmi felice, e so che stai facendo anche ora di tutto per togliermi un po' di dolore.
Non potendo tornare qui, con me, stai provando a farmi compagnia senza invadere ogni angolo della mia mente. E' il Tuo modo per starmi vicino con la generosità e la sensibilità che hai sempre avuto, è il Tuo nuovo modo di amarmi.
Tu sei dovunque, Amoremio, e quando la sera guardo il cielo, fisso una stella precisa, sempre nello stesso punto: ho deciso che quella stella sei Tu, proprio sopra la mia testa, a sentinella della mia vita, a guardia del mio cuore. Parlo a quella stella, la guardo a lungo, sembra quasi che luccichi di più, come se volesse confermarmi che ha sentito tutto.
Dieci mesi senza Te,e con Te più che mai .....

lunedì 15 novembre 2010

Ieri se n'è andato un Tuo amico.
Ha lasciato tutto e tutti nel giro di pochi minuti.
Come Te, se n'è andato di domenica, la domenica del derby Inter-Milan. Pazzesco.
Come per Te, a nulla sono valsi i lunghi tentativi per riportarlo alla vita. A questa vita.
Lui era già nell'altra e forse adesso state sciando insieme.
Come sempre, ora non mi capita più di pensare a Chi è partito, ma a chi è rimasto.
E so quanto calvario abbia davanti.
Buona vita a voi, Ragazzi del '59 ....

domenica 14 novembre 2010

Finalmente! Finalmente Amoremio ....
Ieri sera, baciando come sempre la Tua foto, Ti avevo detto : è un bel po' di tempo che non vieni a trovarmi..
E stamattina sei arrivato.
Mi ero già svegliata, fuori una giornata uggiosa, ho deciso di rimanere ancora un po' a letto.
E mi sono riaddormentata. E' stato allora che, nitidissimo, Tu sei venuto.
Io ero seduta ad un tavolo, altre persone attorno a me, c'era un'atmosfera di tensione e di sospensione, come aspettassimo tutti una notizia, una conferma, un esito.
Ad un certo punto, qualcuno ha detto "Ecco, è arrivato Carlo, adesso ci spiegherà tutto".
Io non Ti vedevo, ero di spalle alla porta da cui saresti entrato, ma all'improvviso eccoTi lì in piedi davanti a me, con lo sguardo fisso su di me. Ho alzato gli occhi verso di Te, mi sorridevi un po' triste, come a chiedermi scusa per le brutte notizie che stavi per dare a tutti, ma che sembravano riguardare solo me.
Mi hai preso la mano, io l'ho abbandonata nella Tua, prima di iniziare a parlare Ti sei chinato, mi ha sfiorato le labbra con un bacio e mi hai sussurrato "Ciao Amoremio", poi hai iniziato a parlare, senza mai togliere gli occhi dai miei. Hai raccontato di come Te ne sei andato, quella sera del 24 gennaio, e ne parlavi come se stessi parlando della morte di qualcun'altro. Tu eri lì, più vivo che mai, come poteva essere che stavi parlando di Te? cosa potevi sapere della Tua morte visto che eri lì, con me, e mi tenevi la mano e mi guardavi fisso? eppure, sapevo - come tante altre volte - che eri lì ed eri andato altrove, che avrei goduto per pochi attimi della Tua presenza, pur desiderando con tutta me stessa di non saperlo.
Mi sono svegliata con l'impronta del Tuo bacio sulla mia bocca, con il calore della Tua mano che tiene la mia.
Ricordando il Tuo modo di narrare di quella morte, come riguardasse un'altra persona, so cosa hai voluto dirmi: sei altrove, ma da qui non sei mai andato via .....
Ti amo sempre, Amoremio ....

martedì 9 novembre 2010

Ornella Vanoni - Dune mosse (2009)



è la bestia più feroce
è il nemico più vigliacco
è l'artiglio più graffiante
è il caleidoscopio di tutte le emozioni
ti prende all'improvviso, quando pensi di averlo domato, e ti azzanna ....
è il dolore.
Mi manchi all'infinito ....

venerdì 5 novembre 2010

Buongiorno Amoremio ... ieri era il tuo onomastico, mi sono ricordata di farTi gli auguri, hai visto?
E Te li ho dedicati insieme ad una canzone e ad una bellissima citazione di T. Terzani:

E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria, oltre l'arcobaleno.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami.
Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.

Quante volte Ti ho cercato nel silenzio, quante volte Ti ho parlato, da cuore a cuore.
Quanti libri ho letto, quante parole ho scritto!
Dicono che scrivere aiuta ad elaborare il lutto, aiuta a vedersi mentre arranchiamo su questa strada tutta in salita, aiuta a fare il punto della situazione, a capire chi siamo diventati, forse dove stiamo andando.
Non so ancora chi sono diventata, tantomeno dove sto andando. La corrente è ancora più forte di me. Devo per forza seguirla, senza oppormi. Ci sono giornate nerissime, altre grigio-scuro, altre quasi chiare.
So che non devo pensare che saranno tutte così: nè nerissime nè quasi chiare.
So che devo abituarmi a convivere con tutti gli stati d'animo possibili. So che non dipende solo da me e me ne faccio una ragione. Mi accetto per quella che sono, per quello che riesco a fare, per i piccoli progressi e le grandi disfatte. Mi voglio bene anche se ho scoperto tanta fragilità. Mi voglio bene con tutti i miei difetti e i miei limiti. Mi voglio bene come me ne volevi Tu, che forse avevi visto tutto questo prima di me.
Mi manchi come sempre e diversamente da sempre. In un certo senso, Ti ho sublimato.
Ti ho reso immortale, ho fatto un fermo-immagine, sei sempre Tu, fisso in un ricordo che è presenza concreta.
Vorrei stringerTi, mi manca immensamente il contatto fisico con Te. Ti abbraccio col cuore.

lunedì 1 novembre 2010

Michael Jackson - You Are Not Alone // Você Não Está Só



Non verrò a trovarTi, nè oggi nè domani
non verrò in questi giorni in cui i cimiteri diventano salotti
e le tombe dei punti di ritrovo
non starò in mezzo a gente che parla del più e del meno
davanti alle lapidi
che porta fiori
e non tornerà a toglierli quando saranno marci
non verrò a mischiarmi a chi
fino all'anno prossimo
non tornerà tra quei viali
verrò quando sarà passata la cosidetta festa dei morti ...
e anche allora, quando verrò, sarò certa che Tu non sei lì ...

giovedì 28 ottobre 2010

You'll be in my heart

Scrivo per paura di dimenticare, anche se i miei sogni hanno un denominatore comune: Te vivo.
Stanotte ho fatto un vero e proprio film, in 2 parti.
Nella prima, ricordo Te appoggiato ad una macchina, e io che Ti vedo all'improvviso e non credo ai miei occhi. Come sempre, so che Tu sei andato eppure Ti vedo lì, più vivo e bello che mai. Mi sorridi.
Ogni volta che faccio questo genere di sogni, ho la netta impressione che Tu abbia voluto farmi uno scherzo, che Tu abbia finto di morire per poi tornare, che tutto quello che ho vissuto in questi mesi sia solo un incubo che finalmente è finito. Mi sono svegliata di soprassalto, e ricordavo tutto perfettamente, ora ricordo solo la certezza che Tu eri tornato. Ero felice, la sofferenza era sparita, eravamo ancora Noi, ancora insieme.
Mi sono riaddormentata ed è iniziata la seconda parte.
Tu eri con me, ma distratto assente lontano annoiato. Ti davo la mano e Tu non la prendevi, mi avvicinavo e Tu mi scansavi, dicevo qualcosa e Tu mi rispondevi in modo cattivo. Stavo male, malissimo. Ad un certo punto, ho chiesto a Sara di venire a parlarti, di chiederti una spiegazione. Vi vedevo in lontananza che parlavate fitto fitto, poi Ti sei allontanato con quella Tua camminata così leggera, e Sara è venuta da me e mi ha detto "credo che non ci sia nulla da fare, mamma, Lui si è stancato di te, non ne vuole più sapere".
Non riuscirò a tradurre in parole il senso di annientamento provato. Ti guardavo allontanarti dai miei occhi e dalla mia vita, e sapevo - conoscendoTi - che non saresti tornato indietro, che non avresti cambiato idea.
Eri perduto. Vivo ma perduto.
Mi sono svegliata col cuore in gola, e ho ringraziato Dio che fosse stato solo un sogno.
Sono stata lì, nel buio della stanza, a domandarmi se avrei sofferto come sto soffrendo ora se tu mi avessi lasciato perchè non ne volevi più sapere di me. Ho dovuto ammettere che sarebbe stata comunque una sofferenza enorme anche quella. Essere rifiutata da Te, dopo aver conosciuto la tua tenerezza il tuo amore la tua passione, mi avrebbe distrutta in ugual misura. Ho almeno la piccola consolazione di averTi perduto sapendo di essere profondamente amata. Se oggi Ti sapessi vivo ma altrove e con un'altra donna, credo che sarei semplicemente impazzita di dolore. Oggi almeno posso pensare a Te, più vivo e forte che mai nel mio cuore e nei miei ricordi, e soffrire per la Tua assenza, ma non per la mancanza di Te.
Mi manchi sempre, e sempre di più .... Ti mando tutto il mio amore ....

mercoledì 27 ottobre 2010

Anche se la forza è pochissima, mantengo lo stesso la mia promessa.
Tu che eri un Uomo di parola, apprezzavi sempre questa caratteristica.
A Te bastava una stretta di mano per considerare un impegno preso e sapevi onorarlo con correttezza.
Ci sono stati giorni difficili, Amoremio, li hai visti vero?
Quanto mi sei mancato in quelle notti in cui non dormivo, in cui mi chiedevo cosa e come fare, e non avevo Te che mi rispondevi. Quanto Ti ho cercato nel mio cuore, per trovare le risposte che potevano essere Tue.
Nel buio, mi sembrava di sentirTi parlare, di ascoltare la Tua cara voce che mi rassicurava, che mi diceva di non preoccuparmi, che tutto si sarebbe sistemato.
Accendevo la luce sul comodino e guardavo la Tua foto: dove sei? mi senti?
Sono fragilissima, Amoremio, e tutto mi costa una fatica immensa.
Da quando Tu sei andato via, mi sembra che non arrivino altro che problemi, preoccupazioni, ansie.
Forse non sono di più, o più grandi di prima, ma ora sono sola ad affrontare tutto, e non so se ce la posso fare. Non ho più Te che eri la mia forza, il coraggio, la sicurezza. E' durissima da accettare, questa realtà. E mi sembra che più passa il tempo, e meno me ne faccio una ragione.
Non mi isolo dal mondo, ma non mi piace più questo mondo. Le sue brutture, le sue violenze, le sue ingiustizie mi danno un senso di nausea, come avessi 1000 anni sulle spalle, come se non avessi più voglia di credere che qualcosa cambierà, migliorerà, arriverà.
Tu eri il mio ottimismo, la mia voglia di vita, il mio riscatto, la mia passione.
Mi sono arrivati dei messaggi da Te; il nostro amico comune, il nostro "postino", mi ha portato il Tuo amore e io lo benedico. Sei così vicino e così maledettamente lontano.

martedì 26 ottobre 2010

Zucchero wonderful life




Amoremio, la vita non è affatto meravigliosa ....
ma la canzone è molto bella e piaceva anche a Te ....
tornerò presto a scriverTi ....

martedì 12 ottobre 2010

Ornella Vanoni - Alta marea (Venditti)



Tu sei dentro di me
come l'alta marea ....

lunedì 11 ottobre 2010

Sai cosa mi succede ultimamente? che guardo le date sulle confezioni di pasta o di riso, sulle marmellate e sull'olio ... ma non (solo) per vedere la scadenza, ma proprio perchè quanto più la scadenza è lontana tanto più mi domando "come sarò il 20.3.2012?" o "cosa sarà successo di qui al 12.12.2011?" ....
mi è capitato nei giorni scorsi di mettere un po' in ordine la dispensa, c'erano un sacco di barattoli di miele, mi piaceva da matti comperare i mieli strani quando eravamo in giro ricordi? questo l'avevo comperato in Provenza, due estati fa, e doveva essere proprio speciale, peccato non averlo nemmeno aperto.
Beh, quando ho controllato se era ancora commestibile, ho scoperto che scadeva il 24.1.2010.
Lo stesso giorno in cui sei scaduto Tu. Non ho avuto il coraggio di buttarlo via, è un ricordo in più. Il ricordo di un giorno felice, a Saint-Paul-de-Vance, quando ci siamo fermati sulla piazzetta, tra quei bei negozietti di prodotti locali e l'ho acquistato con Te accanto che ridevi di questa mia piccola mania, la macchina che ci aspettava per un'altra tappa del nostro viaggio. Faceva caldo, e c'era un vento soffice che ci accarezzava; intorno a noi i profumi della bella campagna provenzale, dentro di noi la felicità di un momento perfetto.
Ci tenevamo per mano, anche se erano sudate ... Ti prendevo in giro perchè qualche turista Ti guardava un po' più a lungo del necessario, eri abbronzato, ridente, il tuo cappellino con la visiera Ti dava un'aria da bravo mascalzone ... Ti adoravo ... ero allora, come oggi, fiera e innamorata di Te.
Tu che potevi avere chiunque, volevi me. Avevi scelto me. Come non sentirmi speciale??

sabato 9 ottobre 2010

Buongiorno Amoremio ....
arrivano queste prime giornate d'autunno e mi sorprendo a pensare che è il primo autunno senza Te.
E' passata la prima primavera e poi la prima estate senza Te, ora l'autunno e poi l'inverno.
Conoscerò tutte e quattro le stagioni della mia solitudine.
Faccio fatica a spiegarTi come mi sento ultimamente. Magari non c'è nemmeno bisogno di spiegarTi niente, Tu sai già.
Continuo a rifiutare l'idea della Tua assenza fisica.
Ti penso sempre, senza soluzione di continuità, e Ti penso sempre vivo. Ad aspettarmi da qualche parte.
Sto cambiando pelle, ogni giorno scopro di essere un po' diversa dal giorno prima.
C'è sempre e solo una cosa che non cambia mai: la voglia di Te.

mercoledì 6 ottobre 2010

All I Want Is You - U2



Amoremio, Tu che mi vedi, Tu che mi ascolti, Tu che mi segui ... aiutami.
Quanto avrei bisogno di poter parlare con Te, adesso.
Quanto avrei bisogno di sentire la Tua voce rassicurante dirmi "stai tranquilla, sistemeremo tutto".
Quanto vorrei potermi appoggiare al Tuo petto, sentire le Tue braccia che mi stringono e lasciarmi andare alla meravigliosa certezza che, con Te, tutto è possibile e tutto andrà bene.
Aiutami, Ti prego.
Aiutami a fare la cosa giusta.
Ti amo.

venerdì 1 ottobre 2010

Rod Stewart- Sailing(Tradotto in italiano)


E' una giornata vaga, come me.


Oggi pomeriggio ero in un bar, è entrato un signore alto, più o meno della tua età, snello e vestito come vestivi spesso Tu; lo vedevo di schiena e già mi aveva colpito, poi l'ho sentito ordinare un caffè corto, come lo bevevi Tu e allora mi sono soffermata a guardarlo, appoggiato al bancone, e quelle sue spalle larghe mi hanno riempito gli occhi. Approfittavo che lui non potesse vedermi per indugiare ad osservarlo e per un breve attimo ho voluto credere che fossi Tu, appoggiato a quel bancone, col gomito sul ripiano, e quel maglioncino blu buttato sulle spalle ... ho osservato le scarpe, erano scarponcini color cuoio, proprio del tipo che piacevano a Te, e aveva jeans scuri. Potevi proprio essere Tu, ho provato ad immaginare che se fossi stato Tu mi sarei avvicinata piano piano, avrei appoggiato la guancia sulla Tua schiena e Ti avrei abbracciato alla vita ... Tu ti saresti voltato, sorpreso, ma già col sorriso sulle labbra e quello sguardo tra il divertito e il birichino, mi sarei sciolta dall'abbraccio e mi avresti presa accanto a Te, guardandomi ....

Sì, oggi mi manchi da togliermi il respiro ....

martedì 28 settembre 2010

Sono rimasta senza pc un paio di giorni, e allora Te l'avevo scritta a mano la mia lettera, e la riporto qui.

Amoremio,
sono passati 8 mesi. Ancora mi sorprendo che, in qualche modo, siano passati.
Mi chiedo come e cosa ho fatto per far trascorrere questi 240 giorni di "senza Te" e "con Te" sempre nella testa. Come ho fatto ad alzarmi ogni mattina e a riempire la giornata fino a sera. Dove ho trovato la forza di continuare, di uscire, di parlare, di scrivere, di telefonare, di andare in montagna, di venire a trovarTi, di guidare la macchina, di entrare in un supermercato, di guardare la tv, di leggere, di fare coraggio, di farmi coraggio, di andare dal parrucchiere, di comprarmi una borsa, di sorridere ai bambini, di coccolare il mio gatto, di preparare da mangiare, di pulire il giardino, di tagliare le rose, di incazzarmi con l'idraulico, di ridere con i Tuoi amici, di premiare le squadre di calciatori in erba, di stare con Tua mamma, di preoccuparmi per Tua zia. E' la vita, dicono. Si va avanti così.
Mi chiedo se ho fatto un po' di strada, alle volte mi illudo che sia così; poi basta una giornata in cui ancora, e di nuovo, è sufficiente pronunciare il Tuo nome per scoppiare a piangere, e sentirmi al punto di partenza. Che forse è anche quello di arrivo.
Ti amo sempre, tanto, e mi manchi da morire.

venerdì 24 settembre 2010

Ligabue Un colpo all'anima



otto mesi di "senza Te" ....

domenica 19 settembre 2010

2 giorni senza scriverTi e sempre con il pensiero fisso di Te, a Te.
Oggi sono venuta a trovarTi, ho cambiato i fiori, sistemato quelli che c'erano, pulito il marmo e me ne sono andata.
Non Ti ho nemmeno rivolto la parola, solo uno sguardo quando sono arrivata e uno quando sono andata via.
Tu non sei lì, Amoremio. Sei dappertutto, ma non lì.
Sono state 2 giornate difficilissimi, da venerdì. Da quella mattina dell'incubo, non riuscivo più a togliermi dalla mente la nitidezza del Tuo viso, la normalità dei nostri discorsi e l'infinita angoscia del mio sapere che erano ore contate, tempo a termine.
Ti sento presente in tutto, la Tua fisicità è ancora un dono e un tormento.
Un dono perchè mi sembra di averTi addosso a me, un tormento perchè non posso stringerTi.
Stamattina, appena sveglia, mi sono girata verso il Tuo cuscino e Ti ho detto "buongiorno, Amore, hai ancora tanto sonno" e mi sembrava di sentirTi rispondere "sì, tanto sonno, stiamo qui ancora un pochino?" "dormi, Amoremio, poi Ti porto il caffè con 2 pavesini, va bene?" e Ti vedevo sorridere, con gli occhi ancora chiusi, all'idea del caffè fumante, bevuto mentre ancora non eri del tutto sveglio. Sentivo il tepore del Tuo corpo accanto al mio, immaginavo la Tua mano che mi si appoggia sul fianco, io che mi avvicino per annusarTi e baciarTi sulla nuca, in quel punto dove finiscono i capelli e sentivo la Tua pelle morbida e calda.
Ho persino allungato il piede, sicura che avrei incontrato il Tuo, ma era tutto vuoto dalla Tua parte.
Di chi sei Tu? ti chiedevo quando volevo giocare a fare gli stupidini ... tutto Tuo, mi rispondevi.
Sei ancora tutto mio, Tesoro, e forse mai come adesso che non Ti ho più, so di averTi indissolubilmente per sempre.
Buonanotte, Ti amo, Ti bacio, Ti stringo forte a me ...

venerdì 17 settembre 2010

Buongiorno Amoremio ... hai dormito bene? tutto a posto lì?
Io ho fatto un sogno, ma forse era un incubo, Te lo racconto.
Eravamo al piano sotterraneo del Foxtown, ma io spingevo un carrello come se ci trovassimo in un supermercato. Tu accanto a me, camminavamo tra le gente. Ti ascoltavo parlare e intanto pensavo "domani è il 24, domani Lui muore, come fa ad essere così tranquillo? forse non lo sa che domani è il 24, forse dovrei dirglielo che domani è il suo ultimo giorno ..." e intanto mi guardavo attorno e sapevo che non sarei mai più potuta tornare lì, perchè sarei stata senza Te; anzi, mi dicevo "ti ricorderai questo pomeriggio, queste ore, ti ricorderai questo posto perchè sarà l'ultimo posto in cui sei stata con Lui ..."
Poi ci siamo fermati a bere un caffè, in piedi al banco e mentre Tu continuavi a parlare del più e del meno, io mi fissavo tutti i particolari del Tuo viso, ogni Tua parola, ogni Tuo gesto perchè avevo la certezza che l'indomani tutto questo non ci sarebbe più stato. Pensavo che se Ti avessi avvisato che il giorno dopo era un 24, forse avresti fatto in modo di scappare al Tuo destino, ma nello stesso tempo non volevo angosciarTi con quella informazione ben sapendo che il Tuo destino era ormai fissato, e la Tua ora sarebbe giunta inesorabile.
Immagini come mi sentivo quando mi sono svegliata?
Il cuore sembrava un tamburo, sembrava che mi volesse uscire dal petto. Eri così vivo, così vicino a me, così a portata di mano; i Tuoi occhi fissi nei miei, la Tua bella voce che mi accarezzava ed io assistevo ipnotizzata e sconvolta a quel film del Tuo ultimo giorno con me, sapendo che era l'ultimo, che non potevo fare nulla, che Ti avrei perduto e dovevo ben imprimermi nelle memoria quelle ore, le nostre ultime ore insieme.
L'unica cosa  bella è averTi rivisto, averTi sentito parlare, in quell'assurda situazione di apparente normalità e di latente tragedia.
Ieri sera, prima di spegnere la luce, Ti avevo chiesto di venire a trovarmi ....

mercoledì 15 settembre 2010

E già che ci sono, pubblico anche questa, una delle mie preferite e che purtroppo ho solo in formato piccolo. Siamo in Francia, all'inizio delle nostre bellissime vacanze, sorridevamo, eravamo felici, eravamo insieme .... qui c'è la data, sono passati solo 2 anni e 1 mese, era una vita fa ....... era la nostra vita di prima, quella che non tornerà più.
Tesoro mio... mi batte forte il cuore. Sono riuscita a scaricare questa foto da un vecchio telefonino, è la foto che bacio tutte le sere e tutte le mattine. Non pensavo di riuscire a portare sul pc queste Tue labbra indimenticabili, e quando ci sono riuscita mi è venuto da piangere.
Le vedo quasi a grandezza naturale, mentre sul display sono più piccole, eppure quando appoggio le mie labbra alle Tue, mi sembra di sentirle ancora, così morbide, così calde .......
Oggi mi manchi più di sempre, oggi è impossibile pensare "non Lo vedrò più", oggi è tutto remoto eppure così vicino, tanto vicino che mi sembra incredibile non riuscire a toccarTi .....

sabato 11 settembre 2010

Gocce di memoria by Giorgia




Buongiorno Amoremio ... ascolta bene questa canzone.

giovedì 9 settembre 2010

Ciao Amoremio ...
ieri è stata una giornata orribile: fuori una pioggia ininterrotta, dentro una tristezza senza fine.
Ho preferito non scriverTi, sarei stata una lagna insopportabile.
Invece mi piacerebbe farTi e sentirTi ridere, ci riuscivo bene, ricordi?
Qualche volta, quando Ti telefonavo e sapevo che non eri solo, Ti stuzzicavo apposta perchè Tu non potevi rispondermi a tono, ma vedevo benissimo la Tua espressione divertita, i Tuoi occhi brillanti, e sentivo quella Tua risata piena, di gola. Era una delle nostre tante complicità. Sapevo cosa dirTi, i nostri codici segreti, le parole che avevano un significato solo per noi, Ti chiedevo come stava Charlie e Tu mi rispondevi "scoppia di salute".
Qualche volta dicevamo la stessa frase nello stesso momento, e allora scoppiavamo a ridere tutti e due, compiaciuti di scoprire quanto i nostri pensieri viaggiavano all'unisono. E quante volte ci siamo telefonati contemporaneamente: io trovavo la tua linea occupata, Tu la mia e sapevamo che uno stava chiamando l'altra. Tu eri sorpreso e compaciuto da queste coincidenze, io ti dicevo che non erano coincidenze: erano i nostri pensieri che si incontravano.
Quanto mi manca tutto questo. Quanto mi manca vedere il Tuo nome sul display. O sentire il bip che annuncia un Tuo sms. Li ho conservati, i Tuoi messaggi, e ogni tanto me li vado a rileggere.
Così come conservo nella memoria l'ora della mia ultima telefonata a Te, le 17.58 e l'ultima della Tua a me: le 19.44. Tutte e due del 24 gennaio 2010. Giorno maledetto.

martedì 7 settembre 2010

Ciao Amoremio.
E' una giornata grigia, piovosa e triste. Il tutto rende ancor più difficile andare avanti.
Ma lì da Te c'è sempre il sole? attento a non scottarTi, mi raccomando! metti sempre gli occhiali da sole o qualche volta li tieni ancora sulla testa? hai lasciato qui i Tuoi preferiti, quelli leggeri che Ti avevo regalato senza che ci fosse un'occasione precisa: li avevo visti, ero sicura che sarebbero stati il Tuo genere e infatti non sei più riuscito a metterne un altro paio.
Ieri sera sono stata un'ora al telefono con zia Anna, la "nostra" zia.
Con lei riesco a tirar fuori proprio tutto, come una lunga radice che si sfila piano piano dal terreno.
E anche lei, con me, riesce a confidarsi come non fa con nessuno.
Me l'ha ripetuto anche ieri sera, mi ha detto "a te racconto quello che non riesco a dire nemmeno a mia sorella, anche i segreti che credevo sarebbero venuti nella tomba con me".
Il dolore ci ha rese affini e sensibili allo stesso modo; l'una capisce benissimo le parole dell'altra; qualche volta ce le rubiamo di bocca, talmente è uguale il nostro sentire.
Ieri sera abbiamo anche riso perchè lei mi ha incoraggiata a non lasciarmi andare, a tenermi bene, a pensare che sono abbastanza giovane per rifarmi una vita e incontrare un altro compagno. Io le ho detto che è proprio l'ultimo dei miei pensieri, che anzi non ci penso proprio e mi riesce impossibile immaginare qualcun'altro al posto Tuo. La sola idea di un uomo che mi tocca la mano o che mi abbraccia, mi dà un urto di stomaco. E mentre parlavo con lei di questo argomento, sono arrivata anche ad un'altra conclusione.
Io non voglio un uomo, voglio Te.
Io non ho bisogno di un uomo, ma ho bisogno di Te.
Non mi pesa stare sola, ma mi pesa stare senza Te.
Non ho paura del futuro, ma ho paura del futuro senza Te.
E quello che ho avuto con Te, può tranquillamente bastarmi per il resto della mia vita.
Non solo non riesco ad immaginarmi con qualcun'altro accanto, ma ho addirittura paura che se dovesse interessarmi un altro uomo e poi - probabilmente - scoprissi che non è nemmeno degno di pulirTi le scarpe, rimarrei delusa e amareggiata, e avrei l'impressione di aver "sporcato" anche il ricordo della nostra Storia.
Non voglio rischiare che questo accada, non voglio che qualcuno si sovrapponga a Te, voglio mantenere intatto e pulito tutto ciò che sei stato, e che sono stata con Te.
Lo sai che Ti amo con tutto il cuore?

domenica 5 settembre 2010

Sei il mio tormento.
Devo muovermi, fare, andare, inventarmi sempre qualcosa per non farmi sommergere da Te.
Guai se mi fermo.
Detesto le coppie.
Penso che tutte siano felici come lo eravamo noi.
E so benissimo che non è vero; raccolgo le confidenze delle amiche, i loro lamenti per mariti disattenti, compagni superficiali, fidanzati che preferiscono stare con gli amici, che considerano la loro donna un oggetto acquisito e sempre pronta ad aspettarli.
Le vedo, queste coppie; vedo che non si cercano mai, che si passano accanto senza più vedersi, che si trovano la sera a casa e si siedono attorno al tavolo e magari non hanno nulla da dirsi, se non parlare del mutuo, delle bollette o dei figli.
Mi fanno una rabbia!
Vorrei talmente che capissero la fortuna che hanno, che spreco stanno facendo del loro tempo e della loro vita insieme.
Eppure mi è difficile pensare che per loro funzioni come funzionava per noi.
Che si desiderino così come ci desideravamo noi.
Che sappiano godere della reciproca presenza.
Che si cerchino come ci cercavamo noi.
Che abbiano le stesse attenzioni che avevamo l'uno per l'altra.
Forse sarebbe finita così anche per Te e me? Forse.
Ma intanto non lo saprò mai, e mi rimane il ricordo di un amore bellissimo, struggente, pieno, ricco, forte.
Buonanotte, Amoremio ...
Buongiorno Amoremio ...
oggi è una giornata bigia, il cielo nuvoloso, forse pioverà.
Lì da Te com'è il tempo?
Stai bene? sei sereno? almeno Tu, sei sereno e in pace?
Ho fatto un sogno strampalato, la scorsa notte: non ricordo bene se c'eri anche Tu, forse no, ma è tale e tanta la mia voglia di incontrarTi almeno nel sonno, che mi convinco sempre che Tu eri lì.
Aspetto di farne uno bellissimo, aspetto che Tu mi faccia questo regalo. L'unico che puoi farmi, ormai.

sabato 4 settembre 2010

Amoremio, Ti ricordi dove eravamo il 4 settembre di 7 anni fa?
certo che Te lo ricordi: cena a Trastevere, risate e allegria, una passeggiata abbracciati, poi il Colosseo, con le luci che sembravano fiaccole e rendevano tutto magico e irreale. In mezzo a quelle luci, sotto quel cielo romano pieno di stelle, seduti su un masso vecchio di centinaia d'anni, ci siamo baciati come ragazzini alla prima cotta, con la stessa emozione, col cuore che batteva in gola, con la felicità di chi sa di aver trovato ciò che cercava e l'incredulità che fosse successo proprio a noi.
Il giorno dopo Tu saresti rientrato e io mi sarei fermata ancora qualche giorno.
Mesi dopo, mi avevi confessato che quel viaggio di ritorno l'avevi fatto quasi in trance, frastornato e felice.
Ti eri fatto mille domande, mi avevi detto, e la risposta era stata sempre la stessa: voglio questa donna.
Da lì in poi, tutto sarebbe andato secondo una specie di copione già scritto dal nostro destino.
Ci sembrava che non avremmo potuto fare nulla contro, che anche se ci fosse balenata l'idea di non andare avanti, saremmo andati avanti comunque. Non potevamo sottrarci.
Tutto era iniziato nel modo più strano e incredibile, e tutto continuava come fosse stata la cosa più naturale e giusta del mondo.
Mi manchi così tanto, potrei scriverlo per giorni e ancora non saprei dirti quanto.
Ma fortunatamente, Tu lo sai.
Buongiorno Amoremio, dormito bene?
Come stai?
Io ho lo stomaco chiuso, non ci sono scorciatoie.
Questo inferno me lo devo percorrere tutto, e non so quanto lungo e quanto grande sarà.
Stammi vicino, vieni a trovarmi.

venerdì 3 settembre 2010

Sei sempre con me.
Ti amo tanto.
Dormi bene, Amoremio ....
Sono le 17.30, sapessi che sollievo vedere le ore che passano e mi portano verso la notte.
Devo fare continuamente qualcosa, se mi fermo sono perduta.
Sono una barca in bonaccia e non c'è un alito di vento che gonfi le mie vele.
I miei giorni sono uno uguale all'altro, qualche volta mi sembra che riesco persino a riempirli di qualcosa di utile o sensato; il più delle volte m'invento dei trucchi per far passare il tempo.
Mi sveglio ogni mattina nell'inevitabilità della Tua assenza.
Parlo con Te.
Ti dico che Ti amo.
Bacio la Tua fotografia.
Penso a Te ininterrottamente.
Continuo a dimenticare qualcosa da qualche parte.
Quand'ero in montagna, per 3 volte mi sono corsi dietro a riportarmi il telefonino, o gli occhiali o il portafoglio. O tutti e tre. Brava gente che forse capisce di aver a che fare con una povera diavola che la testa non l'ha più. O magari eri Tu che ispiravi onestà a chi poteva approfittare della mia disattenzione. In tutti questi mesi senza Te, sai bene quante cose ho perduto e sempre ritrovato. Penso che Tu continui a vegliarmi, ad impedire che mi metta nei guai più di quanto sono già.
Sapere che dovrò cambiare, che dovrò fare attenzione, non mi aiuta a concentrarmi.
Mi si gela il sangue al pensiero del prossimo Natale.
Ma so per certo che non farò nulla di tutto ciò che facevo prima, mi basterà dover sopportare lo strazio dei negozi addobbati, delle luminarie in città, della gente che corre a comperar regali, di una vigilia che segnerà l'11mo mese senza Te.
Ti scrivo perchè mi fa pensare a Te come se ti trovassi semplicemente in viaggio o all'estero o in vacanza.
Se continuerò a scrivere abbastanza a lungo, Tu avrai il tempo di tornare a casa.

giovedì 2 settembre 2010

Buonanotte Amoremio ...
comincia a fare fresco, e a diventare buio più presto.
Ogni volta che guardo il sole che si abbassa e sparisce dietro la collina, penso che va ad illuminare altre case, altre persone, altri mondi. Che mentre da noi arriva la notte, da qualche altra parte inizia un nuovo giorno.
E quello stesso sole vedrà le miserie di tanta gente disperata, affamata, in fuga, in guerra, nascosta, perduta.
Poi ritornerà da noi e lo guarderemo e non sapremo nulla di ciò che ha visto e che ci sembra quasi irreale proprio perchè non lo vediamo.
Tu sei come quel mondo che so esserci e che pure non vedo, però esiste.
Tu sei per sempre.
La nostalgia mi corrode come un acido.
Sono andata a fare un giro a Como, volevo comperare dei libri; per quelle stradine ci siamo passati tante volte insieme, in quelle librerie siamo entrati e ci siamo persi a sfogliare gli ultimi arrivi o testi specifici; non riuscivamo mai a passare davanti ad una libreria senza farci prendere dalla tentazione di entrare.
Ho guardato di sfuggita il bar dove andavamo spesso, e la gelateria dove ti eri sbrodolato come un bambino.
Avevi un cono enorme, cioccolato e panna naturalmente!
Quante volte ho sorriso di Te, di quei Tuoi comportamenti infantili, di quella Tua disarmante semplicità.
Quando Ti conobbi, mai avrei sospettato che eri capace di qualsiasi follia, bastava dartene l'ispirazione.
E - dicevi - io Ti ispiravo molto.
A me non sembrava vero di aver trovato il mio compagno di giochi ideale. Il mio compagno di vita ideale.
Ti vedo sempre, con quella Tua camminata leggera, le spalle dritte, il passo veloce o indolente.
Ti vedo sempre e non ci credo che non Ti vedrò più.
I miei occhi Ti cercano in continuazione, sei sempre con me. Sempre. Ti porto dovunque io vada, Ti obbligo ad entrare anche dove non Ti piaceva andare, adesso comando io, ma quanto vorrei poterTi seguire ciecamente. Vado in giro da sola, mi dico che così sarà, che devo farci l'abitudine, ma è dura Amoremio.
Ancora mi succede di avere un'incertezza e di pensare che Tu me la risolverai.
Ancora mi càpita di dirmi "poi lo dico a Lui ..."
Ho scelto dei libri particolari, mi piace sfogliarli e poi pensare "sì, questo va bene"; la sera vado a letto presto, mi accuccio sotto il piumino e leggo fin quando non mi si chiudono gli occhi. Il più delle volte, mi giro e mi rigiro nel letto e il sonno non arriva mai. La gatta si mette comoda sulle mie gambe e sentire il suo calore mi fa bene. Qualche volta, allungo ancora il piede in cerca del Tuo ... mi sforzo di pensare che Ti sei alzato per bere o per andare in bagno e che poi tornerai ... peccato che la Tua parte del letto sia sempre fredda e l'illusione duri poco.
Mi manchi Amoremio, potrei scriverlo per delle ore e ancora non riuscirei a dirTi quanto!
TI AMO TI AMO TI AMO TI AMO TI AMO
Amoremio, perchè non riesco ad accettare la Tua assenza?
Perchè non mi rassegno alla Tua mancanza?
Perchè questa mia testa non riesce ad aver ragione del cuore che continua a chiedere di Te?
Perchè oggi, anche oggi, mi sembra impossibile portare avanti i miei passi, così lontani dai Tuoi?
Perchè mi intestardisco a volerTi, sapendo che non Ti posso più avere?
Perchè questi flash in cui prendo coscienza che sarà tutto e sempre difficile senza la Tua presenza?
Perchè mi ostino a volerTi, desiderarTi, cercarTi quando so che posso trovarTi solo dentro di me e non mi basta?
Mi manca la Tua voce, mi mancano le Tue mani, mi manca il Tuo abbraccio, mi mancano i Tuoi baci, mi manca sapere che ci sei e che posso sentirTi e vederTi quando voglio.
Avevo ancora tante cose da chiederTi, tanto amore da darTi, tanta allegria da regalarTi, tanti sorrisi da offrirTi, tutto di me da mettere nelle tue mani.
Cosa ne faccio di questo amore che continua a  vivere, forte e prepotente, se non Ti ho qui?

mercoledì 1 settembre 2010

Alta marea



Tu sei dentro di me come l'alta marea ...
Non passerà mai la nostalgia di Te, e di me con Te ...

martedì 31 agosto 2010

Sono di nuovo a casa, Amoremio, e sono già passata a trovarTi. Sei sempre lì, che sorridi da quella foto in barca, nei tempi felici delle nostre vacanze.
E' pazzesco: tornare a casa e dover venire al cimitero per salutarTi. Non me ne capacito.
Stare in mezzo alla Tua famiglia, nella casa delle vacanze, dei ricordi felici, che ti aveva visto bambino e poi ragazzo, impegnato in mille attività, mi ha fatto bene e male nello stesso tempo.
Eri dovunque. Guardavo dalla finestra della Tua camera e immaginavo quante volte Ti eri affacciato a quella finestra e avevi scrutato il cielo per vedere se potevi andare a sciare ...
La piccola chiesa del paese, dov'è stata celebrata la messa per il 7° mese da quando sei andato via, era gremita di persone: c'erano i Tuoi amici di sempre, quelli che sciavano con te, che Ti hanno affiancato in tutte le piccole e grandi avventure, che non credevano possibile Tu fossi partito e c'erano gli amici dei Tuoi genitori. Un grande gruppo di persone che Ti avevano conosciuto bene e che sentivano forte la Tua assenza.
Ora comincia un'altra stagione, e non cambierà nulla.
Continuerai a mancarmi come sempre.

venerdì 20 agosto 2010

Vinicio Capossela - Ovunque proteggi



Domani parto, Amoremio, e dunque lo scrivo adesso il mio ricordo per il nostro prossimo 24 del mese. 7 mesi dopo sono ancora e sempre col pensiero a Te.
L'importante, in questi giorni, è non pensare a cosa avremmo fatto, a dove saremmo andati; mi costa fatica preparare quella valigia che gli altri anni cominciavo a riempire 1 settimana prima della partenza; la farò all'ultimo momento, con una gran pena nel cuore.
E andrò dalla Tua famiglia, anche se più si avvicina il momento e meno voglia ho di stare lontano da qui. Mi sembra di abbandonarTi, ma so bene che Tu sei ovunque, e ovunque Ti trovi mi proteggi. Ti amo, Amoremio, mi manchi.

martedì 17 agosto 2010

Ciao Amoremio, come stai? siccome quando mi faccio questa domanda, mi viene istintivamente da rispondermi che probabilmente Tu stai bene, e puoi fare finalmente tutta la nanna che vuoi, e non hai più problemi da risolvere o preoccupazioni da affrontare, e puoi mangiare tutte le patatine e bere tutta la cocacola che ti pare senza sentirti dire "smettila, Ti fanno male quelle porcherie", e puoi leggere anche alle 2 di notte o guardare la tv fino all'alba, mi dico che almeno Tu hai finito di tribolare.
Mi consola solo un po' questa certezza.
Vorrei che Tu fossi qui, egoisticamente, ma forse lo vorresti anche Tu, ancora un po' ...
la Tua mamma non sta bene, la sento proprio a terra, e mi confessa che più il tempo passa e meno si rassegna alla Tua assenza. Cosa risponderle? che anche per me è così, e finora mi sembra proprio che il tempo non sia affatto quel gran medico che tutti dicono.
Sabato andrò in montagna, dalla Tua famiglia.
Non so che giorni mi aspettano, non so se tornerò meglio o peggio di quando son partita.
So che sono proprio la classica anima in pena.
So che al ritorno, comunque, Tu non ci sarai ad aspettarmi. Questa è l'unica certezza.

domenica 15 agosto 2010

Qualche volta gioco ancora a Word Mojo. Ti ricordi che battaglie? che discussioni? che litigate?
Io avevo la mia tattica, Tu la Tua, ma nessuno dei due voleva ammettere che l'altra era la migliore.
A dirla tutta, avevi ragione Tu. Giocavi con più logica, vedendo già come distribuire gli incroci, dove mettere le parole, come ottenere i 1000 punti di bonus; io ero più istintiva e intuitiva, spesso mi battevi.
Ricordi come ci entusiasmavamo quando si passavano i 20'000 punti?
Eravamo accaniti, eccitati, disposti a tutto.
Ti vedo mentre digiti veloce, e io che ti suggerisco gli incroci e Tu che mi rispondi "non possiamo metterlo lì, poi ci blocchiamo". Vedevi tutto prima di me, anche se io ero più brava a trovare le parole difficili.
Una squadra perfetta, se non avessimo giocato uno contro l'altra.
Eravamo proprio una bella squadra, Tu ed io. Una bellissima squadra.
E' ferragosto, Amoremio .... immagino che non Te ne può fregare niente, figurati a me!
Una giornata come un'altra.
Ricordo solo che, spesso, siamo partiti proprio il giorno di ferragosto per le nostre vacanze, anche lo scorso anno.
Ci piaceva metterci in viaggio quando gli altri tornavano.
E anche l'anno che andammo alle Mauritius, partimmo il 15.
L'aereoporto resta, e resterà per molto tempo, uno dei luoghi proibiti per me. Troppi ricordi, troppi flashback dei nostri viaggi, felici come bambini all'andata, un po' mogi al ritorno ma sempre contenti delle nostre vacanze, perchè tutte sono state bellissime, Poteva essere altrimenti?
Io che amo volare, che mi eccito all'idea del viaggio, che adoro tutto il pre-partenza con la sosta immancabile all'edicola per comprare un altro libro e al bar per bere l'ultimo buon caffè, ora non potrei più frequentare un posto dove gira gente contenta, carica di bagagli, dove l'atmosfera è quella dell'allegria generale.
Così come non sono più riuscita a fermarmi in un autogrill: anche lì, tanti ricordi con Te. Ricordi quante porcherie compravamo?
Sono molto incazzata. E invidiosa. Non sopporto di vedere tutte queste coppie che fanno le stesse cose che facevamo noi. Ma m'incanto a guardare due ragazzi che si baciano, mi prende una grande tenerezza.
Sono le coppie della nostra età quelle che detesto. Quelle di cui cerco di immaginare la vita.
Passerà anche questa estate, e ne arriveranno altre. Sarò più pronta ad affrontarle?
Sto leggendo il seguito di "Ho sposato l'oceano", anzi, l'ho anche già finito, stanotte alle 2.
Ogni riga sembra scritta da me, ogni stato d'animo è il mio.
Impossibile, come sempre, non pensare che l'anno scorso, come oggi, stavamo ridendo e cantando in macchina. Prima tappa Roma. E poi Salerno e poi la meravigliosa Sicilia.
Impossibile, come sempre, non ricordare la mia felicità, quel senso di totale appagamento, di cielo che si tocca con un dito. Ora ci sei dentro Tu, in quel cielo, e non riesco a toccarTi.

venerdì 13 agosto 2010

Gianna Nannini - Sei nell'anima

Ti ritrovo in quel libro, Ti ritrovo in Simone capace di sembrare indifferente o distratto e invece attento a tutto e a tutti.
Schivo e riservato. Esuberante e coinvolgente. Appassionato e passionale. Lucido e razionale. Emotivo e affettuoso. Libero come il vento e attaccato alle Tue radici. Rude e ruvido. Caldo e tenero.
Mille contraddizioni in un Uomo vero, sempre pronto a mettersi alla prova, convinto di potercela fare ma disposto ad affrontare un fallimento. Sicuro di Te, ma mai arrogante. Semplicemente consapevole del Tuo valore e delle Tue capacità. Conscio della Tua intelligenza, forte della Tua curiosità.
Ti sapevo mio, eppure non Ti davo mai per scontato.
Mi sapevi Tua, eppure non mi davi mai per acquisita.
Sapevamo, entrambi, di avere caratteri forti e indipendenti, e non dovevamo sottovalutarli.
Sapevamo che a tenerci insieme era solo l'amore.
Avevamo voluto stare insieme per una scelta continuamente rinnovata, per un desiderio sempre presente, per una sorta di scommessa che volevamo vincere.
E ogni giorno scoprivo la bellezza di Te. Ogni giorno mi sorprendeva la Tua personalità.
Non ci siamo mai voluti per paura della solitudine, o per convenienza. Ci siamo voluti come due ragazzi che si innamorano per la prima volta e non si ricordano più degli altri amori.
Mi hai cambiato la vita, Amoremio. Meravigliosamente prima e tragicamente poi.
Ma dopo di Te, comunque, nulla sarà mai com'è stato.

giovedì 12 agosto 2010

Ciao Amoremio ....
ieri sera ho iniziato a leggere uno dei Tuoi tanti libri "nautici"; m'incuriosiva il titolo "ho sposato l'oceano" e sto scoprendo che è un vero e proprio diario, scritto dalla moglie di un grande regatista, mentre il marito si stava preparando per la più difficile delle traversate: il giro del mondo in solitario, senza scali e senza assistenza.
Nel libro ci sono descrizioni tecniche, ma anche e soprattutto descrizioni emotive, e mi sta piacendo molto.
Ho provato ad immaginare cosa pensavi mentre lo stavi leggendo. Sicuramente, in quelle pagine trovavi la traduzione del Tuo grande sogno. Parla di oceani tempestosi, di prove fisiche al limite delle possibilità umane, di sfide soprattutto con se stessi prima che con il mare, di notti a studiare le carte nautiche ....mi è facile credere che Tu abbia vissuto la cronaca di quella traversata con gli occhi e il cuore di Simone, il velista, mentre io la sto vivendo con gli occhi e il cuore di Inbar, sua moglie.
Prima di iniziare il libro, ho guardato la trama e, con un colpo al cuore, ho scoperto che alla fine di quella tremenda traversata, Simone e Inbar avevano deciso di stabilirsi a Savona e di iniziare la loro vita di coppia.
Ma proprio la sera prima di partire per Savona, a bordo di una barca di amici, Simone si addormenta e non si sveglierà più. E Inbar, davanti alla morte improvvisa del suo adorato compagno, scrive " io mi ritrovo catapultata sulla linea di partenza del mio Vendée Globe. Simone me lo aveva detto: ciascuno di noi, prima o poi, si trova ad affrontare il suo personale Vendée, l'impresa nautica più dura ed estrema che ci sia. Succede tra i Quaranta ruggenti e i Cinqanta urlanti della vita".
Penso che Simone se n'è andato poco prima di compiere i 40 anni, e Tu poco dopo aver compiuto i 50.
Tu che lo conoscevi e lo ammiravi, avrai sicuramente sussultato quando avevi saputo della sua morte, ma ti sarai anche detto: che bello, se n'è andato dopo aver coronato il suo grande sogno e dormendo su una barca. Tu che dicevi sempre "spero di morire allo stadio o in barca" hai avuto ugualmente la morte che volevi: allo stadio, durante il derby, mentre la Tua Inter vinceva.
Ora sono certa che Tu e Simone vi farete delle gran chiacchierate e lui Ti racconterà tutto ciò che ancora non aveva scritto, Tu gli racconterai tutto ciò che ancora volevi fare.
E noi, le vostre donne, restiamo qui a rimpiangervi, perchè sappiamo di aver perso Uomini unici.
Dev'essere che i veri lupi di mare, come Te e come Simone, hanno un'indole comune e fuori dal comune.
Inbar scrive ancora: in questo libro c'è il mio Simone, la mia tempesta, il mio uragano. L'uomo estremo, coraggioso, geniale, furbo, dolce sicuro, ingenuo, testardo, egoista, generoso. L'uomo che sogna, che sorprende, che sbaglia, che si pente, che progetta, che convince, che coinvolge, che combatte.
Proprio com'eri Tu.

mercoledì 11 agosto 2010

Ciao, Amoremio ...
sono giorni difficili, tristi, più tristi del solito.
Ieri sono venuta a trovarTi. E mentre pulivo quell'odiata lastra di marmo, piangevo e Ti chiedevo "cosa ci fai Tu qui? cosa ci faccio io qui?".
Nel cimitero assolato e silenzioso, solo 2 persone: un uomo anziano e una giovane donna che passava davanti alle tombe piangendo. Mi sono chiesta chi avesse lì, chi fosse andata a trovare ...
Ieri mi sono ritrovata a piangere senza un perchè, o per mille perchè, come fosse il primo giorno che Te n'eri andato. Mi sembrava che fossimo rimasti solo noi due, in questo deserto.
Mi sorridi, da quella foto, e Ti guardo sempre incredula.
Dopo tanti mesi, io non ci credo ancora che Tu sei là sotto, immobile e senza vita.
Tu che eri la vita e la vitalità fatte persona.
Oggi andrò a trovare Tua zia Anna; anche per lei ricorrono tristissimi anniversari, anche lei non riesce ad andare via da casa perchè ci sono i suoi uomini da andare a trovare. Al cimitero.
Mi manchi Tesoro, mi manchi e mi mancherai sempre.

sabato 7 agosto 2010

Buongiorno Amoremio ... oggi ho già lo stomaco chiuso, e mi sono alzata da poco. Giornata che non promette nulla di buono.
Volevo dirTi una cosa: oltre al cuore, mi hai portato via la memoria, me ne rendo conto ogni giorno di più e sono anche un po' spaventata da questa scoperta. Non mi ricordo le cose dette, a chi le dico, e se le dico o le ho solo pensate!
Ieri sera ne ho avuto l'ennesima riprova e comincio a provare anche un certo imbarazzo.Oltre ad un senso di insicurezza.
Quello che più mi colpisce è che anche quando mi fanno notare di aver già parlato di un certo argomento, per quanti sforzi faccia non ne trovo traccia nella mia (ex) memoria. Non ricordo proprio nulla. Come se ci fosse un buco grande da cui escono tutti i discorsi. Sarà che la mia testa è completamente occupata da Te, che tutto ciò che voglio ricordare siamo Noi, che forse il trauma sta producendo effetti a lungo termine, ma mi rendo conto che sono completamente alla mercè della mia smemoratezza.
E' brutto sai? mi chiedo cosa pensano gli altri, di questo mio deficit. Tutti hanno l'accortezza di farmelo presente con grande gentilezza, magari mi dicono "me l'hai già detto ieri" e io resto lì basita, perchè non trovo traccia di quel che ho detto o fatto ieri.
Forse è il mio cervello che sta andando in tilt, forse passerà, forse va bene così ....
L'importante è che non dimentico nulla ma proprio nulla di Te, anzi ...
Ti amo.

venerdì 6 agosto 2010

Stanno partendo tutti, Amoremio. Resteremo qui solo io e Te, a farci compagnia.
Ieri sono andata a salutare la Tua mamma; mi sembra più giù del solito all'idea di andare in montagna, ma abbiamo tutti insistito talmente tanto, che alla fine si è lasciata convincere ad andar via per 3 settimane.
Oggi partiranno la Betty e Paolo, Gigi e la sua famiglia, il Zanna e la moglie; Mariella e Gianni sono già partiti la settimana scorsa, chiuderanno la ditta e arrivederci a settembre.
Ultimi superstiti della grande fuga, il Tuo caro amico Marco e il Dobra. Saranno qui da me a cena dopodomani.
C'è proprio un'aria di smobilitazione generale. Sembra che mai come quest'anno, tutti vogliano fuggire da qualcosa, e nessuno abbia veramente voglia di andare via.
Non c'è l'entusiasmo di sempre, in queste occasioni; non ci sono i saluti e le battute d'ordinanza. Non c'è una gran voglia di andare a divertirsi, ma piuttosto di staccare un po' la spina, con la beata illusione che ci ritroveremo meno stanchi e meno tristi. Ben sapendo che tra 3 settimane ritorneremo alla base con le stesse ansie, le stesse preoccupazioni, la stessa nostalgia che ci accompagna da quel 24 gennaio.
Per me, poi, non ci sarà nemmeno lo stacco provvisorio; raggiungerò la Tua famiglia l'ultima settimana d'agosto, riporterò a casa Tua mamma, riprenderà questa specie di vita che, in un modo o nell'altro, bisogna portare avanti.
Ricordo bene com'eri indaffarato gli ultimi giorni che precedevano il black-out. Dovevi sistemare tutto per bene, non volevi lasciare nulla in sospeso, lasciavi una nota per riprendere il lavoro a settembre senza tempi morti ... ricordi che Ti prendevo anche un po' in giro?? Ti dicevo "ma guarda che poi torniamo, non stai mica morendo ..." Infatti, sei morto quando nessuno ci pensava, Tu meno di tutti, eppure qualcosa avevi forse temuto, qualcosa che Ti aveva portato a lasciare un testamento caso mai ... l'abbiamo trovato tra le Tue cose, in bell'ordine, come se avessi paura che non lo vedessimo e potessero esserci problemi nel caso in cui .... Hai risolto molti problemi pratici, con quelle 4 righe in cui specificavi le Tue ultime volontà, ma hai dimenticato di spiegarci, di spiegarmi, come avremmo potuto continuare a vivere senza di Te.
Non ci hai dato le istruzioni per fare a meno di Te.
Infatti, non riusciamo, non riesco, a fare a meno di Te.
Ti sento così prepotentemente vicino a me, accanto a me; sento che percepisci ogni mio pensiero, ogni sussulto, ogni battito del cuore; so che vorresti soccorrermi quando la tristezza dilaga nell'anima, quando il sorriso mi si spegne sulle labbra, quando un ricordo mi prende a tradimento e mi toglie l'aria.
So che se potessi, stenderesti la Tua mano, dolce ma forte, in una carezza che mi asciughi le lacrime.
So che vorresti abbracciarmi per farmi sentire che continui a proteggermi, a dirmi "stai tranquilla, va tutto bene". Tu non puoi farlo, non fisicamente, e allora tocca a me, alla mia immaginazione, ricrearTi in questi gesti d'amore, coccolarmi da sola, farmi coraggio, stringermi forte come faresti Tu.
Ti bacio ogni sera e ogni mattina, su quella foto che tengo sotto il cuscino.
Non vedo l'ora di poterlo fare di nuovo, veramente ....

mercoledì 4 agosto 2010

La Scala dei Turchi e l'ecomostro.
Sono sicura che hai già capito di cosa voglio parlarTi.
Te la ricordi vero? quanto abbiamo girato per trovarla!!! c'era una scritta piccola piccola che indicava la discesa a mare, e l'abbiamo imboccata decisissimi a vedere quella meraviglia. Il bianco accecante della Scala dei Turchi è l’effetto di una tavolozza di gusci di microrganismi mentre i vari strati della falesia marcano intervalli geologici di migliaia di anni. Una sorta di viaggio nel tempo che toglie il fiato, e anche noi eravamo rimasti senza fiato .... stava tramontando il sole, su quel mare color indaco, e la spiaggia lunga e bianchissima si perdeva nella linea d'orizzonte ... c'eravamo solo noi. Poi abbiamo visto quell'orrore: gli scheletri di due vecchie costruzioni in cemento lasciate andare in rovina, mai finite e che mai avrebbero dovuto iniziare.
Senza fiato per la seconda volta, ci siamo chiesti insieme "com'è possibile rovinare un simile angolo di paradiso?"
Abbiamo passeggiato, mano nella mano, affondando i piedi nella sabbia bagnata dalla risacca, guardando lontano, immaginando di essere soli al mondo .... avevo fatto delle foto, le ho riguardate, è sempre più forte l'impossibilità di credere che è finito.
Ciao Amoremio....
oggi mi sembra di aver perso quel poco di terreno conquistato ultimamente.
Oggi mi manchi come l'aria.
Oggi non mi capacito che non Ti vedrò mai più.
Oggi guardo le nuvole che sembrano panna montata e non ci posso credere che Tu sei dentro quel cielo blu.
Oggi vado in cerca di Te come 192 giorni fa .... come non fosse passato nemmeno un giorno ... come se i miei grandi sforzi e le mie piccolissime conquiste non fossero mai esistiti ... come se dovessi ricominciare tutto da capo per affrontare la vita senza Te ... come se Ti vedessi sbucare da un momento all'altro ... come se bastasse pensarTi intensamente per vederTi apparire improvvvisamente ... come se potessi dirTi "mi hai fatto morire di paura e di dolore, ma fortunatamente non era vero" .... come se non avessi ancora capito che Te ne sei andato senza di me. Te ne sei andato davvero e per sempre.
Rivedo come in un film la nostra ultima scena, veramente degna di un film:
Tu che seguivi la mia macchina su quel lungo stradone, Tu che mi fai gli abbaglianti, io che guardo nel retrovisore e vedo la Tua mano che mi saluta, e Tu che - al bivio - prendi un'altra strada, mai fatta prima.
Ho quset'immagine fissa nella mente: la Tua mano che mi fa ciao, i miei occhi su di Te sorridente, poi le nostre strade che si separano. Col senno di poi, questa scena ha un valore simbolico che sfiora la precognizione: avrei mai potuto immaginare, avresti mai potuto pensare, che le nostre strade si stavano davvero biforcando, che quel bivio - io a sinistra e Tu a destra - era il Bivio che avrebbe cambiato tutto e per sempre?

Frank Sinatra ~ I've Got You Under My Skin (with lyrics) 5/5



Ti sento sotto la mia pelle
Ti ho nel profondo del cuore
Così profondo nel mio cuore che sei ormai una parte di me.

Ti sento sotto la mia pelle
Ho provato a non farci caso.
Ho detto a me stessa: questa faccenda non va bene

Ma perchè dovrei provare a resistere quando so così bene
che ti ho sotto la mia pelle?
Sacrificherei qualsiasi cosa possa accadermi
solo per averti vicino

A dispetto di una voce d'allarme che giunge di notte
E ripete, ripete al mio orecchio:
Non lo sai, sciocca, che non potrai mai vincere?

Usa la testa, svegliati nella realtà
Ma ogni volta che lo faccio, solo il pensiero di Te
mi fa fermare prima che io cominci
Perchè ti sento sotto la pelle
Sacrificherei qualsiasi cosa possa accadermi
solo per averti vicino
A dispetto di una voce d'allarme che giunge di notte
E ripete - come urla nel mio orecchio:
Non lo sai, sciocca, che non potrai mai vincere?

Perchè non usare la testa - darsi una mossa, svegliarsi nella realtà?
Ma ogni volta che lo faccio, solo il pensiero di Te
mi fa fermare prima che io cominci

Perchè ti sento sotto la pelle
Sì, ti sento sotto la pelle
MI MANCHI TANTO ..... SEMPRE ... E SEMPRE DI PIU' ......

lunedì 2 agosto 2010

C'è un cielo grigio, tra poco pioverà.
E' una di quelle sere che ti fanno pensare che l'estate sia già finita, e anche se non voglio, mi ritrovo a pensare all'autunno, ai giorni più brevi, alle ore scure, alla luce che se ne vâ presto ...
Ricordo che a gennaio, benedicevo il buio che arrivava presto, che mi permetteva di dire "un'altra giornata è andata", che mi illudeva che mettendo più giorni tra me e la Tua assenza sarebbe un po' diminuita quella morsa feroce che mi prendeva cuore e stomaco.
Oggi non so più nulla. So ancora meno di allora.
Oggi sono andata in un centro commerciale: ci sono già i primi maglioncini, le prime cose autunnali, e siamo all'inizio di agosto!!! tra qualche mese inizieranno i preparativi e gli addobbi per Natale ... e questo sì sarà un gran brutto momento. Mi chiedo come farò, dove mi nasconderò per non vedere tutto ciò che mi ricorderà il nostro ultimo Natale, e tutti gli altri prima.
Ma non ci devo pensare, non ora. Un passo alla volta, impedendomi di guardare più in là del presente.
Sono il robottino di sempre, Amoremio, inserisco il pilota automatico ogni mattina e lo spengo ogni sera.
Fare per non pensare, stancarsi per non pensare, non pensare per non pensare a Te.
Appoggiare il pensiero su tutto ciò che mi è così caro e sentirsi morire dentro, e ricordarsi ogni volta che non è più il mio presente, nè sarà più il mio futuro ....

domenica 1 agosto 2010

Ed è cominciato un altro mese, il classico mese dell'esodo per le vacanze, delle città semi deserte, degli amici al mare, delle case vuote. Il mese in cui anche Tu finalmente chiudevi la ditta e potevamo tuffarci nel riposo e nei programmi di viaggi. Sarà un mese ancor più difficile degli altri, proprio per quel senso di abbandono e di diversità rispetto a tutti quelli che i loro programmi li hanno fatti e potranno metterli in pratica.
Impossibile non riandare col pensiero ai bellissimi momenti che precedevano le nostre partenze, ai preparativi, all'eccitazione che ci prendeva come bambini quando finiscono la scuola ....
Tutte le nostre vacanze sfilano nei miei ricordi, dalla prima - meravigliosa e davvero indimenticabile - all'ultima, senza sapere che sarebbe stata l'ultima. Lo scrivo e mi si stringe il cuore.
Cominciavo a preparare la valigia una settimana prima; anche quello faceva parte dell'atmosfera.
Tu mi prendevi in giro, Tu che in mezz'ora riuscivi a preparare i Tuoi bagagli e a non dimenticare nulla.
Ancora oggi mi chiedo come facevi ....
Non ho nulla in programma, a parte l'ultima settimana del mese.
Starò a casa, e verrò a trovarTi Amoremio. In quei pomeriggi assolati e silenziosi, verrò da Te e Ti farò compagnia. Mi farà male vederTi sorridente in quella foto in barca, mi chiederò per l'ennesima volta cosa ci fai, Tu, sotto quella lastra di marmo ....e cosa ci faccio io davanti a quella lastra con la Tua foto in barca.
Non è lì che dovremmo essere, nè Tu nè io.
Mi sembra che in questo mese agostano, tutti riescano almeno per un po' a mettere da parte problemi e preoccupazioni, per divertirsi e staccare la spina. Io no. Non potrei comunque e dovunque andassi.
Passerà anche quest'estate, tra un mese saranno di nuovo tutti al lavoro e i ragazzi a scuola.
Ci saranno, per gli altri, nuovi inizi e nuovi progetti; per me non cambierà assolutamente nulla.
Oggi è già una domenica di partenze e di allegria, per gli altri; il trucco, per me, è di far finta che sia un giorno qualunque, di un mese qualunque ed evitare di sentire le risate, di ascoltare i rombi dei motori, di guardare gli aerei che portano tanta gente chissà dove, di ascoltare il mondo che vive ....
Ci sono tante, troppe, cose che non farò mai più; ci sono tanti, troppi, stati d'animo che non rivivrò mai più.
Mi piaceva quando eravamo tra amici ed io, osservandoTi discretamente, pensavo "Lui è proprio il migliore".
Ricordo quella volta che entraste in porto a Varazze, Tu al timone, un ormeggio perfetto; e io orgogliosa di Te come una madre del suo bambino. Sapevo che non mi avresti mai messa in imbarazzo con una battuta stupida o un commento volgare; sapevo che la Tua intelligenza arrivava in ogni situazione; sapevo che pur non facendo mai il capo-branco, eri sempre Tu il punto di riferimento per tutto.
Io Ti amo, Amoremio, e anche se ogni sera Ti auguro la buonanotte e ogni mattina Ti auguro il buongiorno e Tu non mi rispondi mai, sei dentro questo cuore che continua a battereper Te, dentro questa testa che continua a pensarTi, dentro questi occhi che Ti cercano sempre, dentro queste gambe che continuano a camminare anche se non sanno dove andare .....

venerdì 30 luglio 2010

Ti ho sognato, Amoremio: eravamo in un paesino che somigliava ad un labirinto, tanto che avevo paura ci saremmo persi e non avremmo più trovato la strada del ritorno; invece, ad un certo punto, mi sono accorta con terrore che avevo perso Te e non c'era verso di trovarTi; chiedevo a tutti quelli che incontravo "avete visto Carlo?" e tutti mi rispondevano di sì, ma non sapevano dirmi dove avrei potuto trovarTi; anzi, la risposta era "era qui un attimo fa ...." ...... già, e quell'attimo dura da ormai 6 mesi.
Sempre, nei miei sogni, vivo l'esperienza della perdita di Te; sempre rivivo la terribile sensazione di sentirmi perduta anch'io; sempre succede che Ti perdo da un momento all'altro ....
Non c'è bisogno di consultare nessun libro dei sogni per capire quanto dolorosamente e profondamente io continui a rivivere l'attimo in cui Tu sei andato via, all'improvviso .....

mercoledì 28 luglio 2010

GLI STADIO TI MANDO UN BACIO



Buon Compleanno, Amoremio ...

domenica 25 luglio 2010

Un altro 24 del mese è passato, Amoremio, e come ogni mese è una data che nessuno dimentica.
Nè io, nè Tua madre, nè i Tuoi amici.
E' una data che segna sempre, è un rinnovare quelle ore che precedevano la Tua partenza.
Marco mi ha mandato un messaggio, il Dobra mi ha telefonato, Tua mamma mi ha detto "penso che 6 mesi fa Lui era ancora qui".
Per me è stata come sempre orribile.
Ho girato un po' in macchina, nel pomeriggio; una giornata calda e bellissima, tante coppie in giro, tanta vita.
Io osservavo tutto e tutti e pensavo a Te, lassù in quel cielo azzurissimo e senza una nuvola.
Ritornavano piccoli ricordi di Noi, come tanti flash.
Ritornavano, più prepotenti che mai, la nostalgia e il bisogno di Te.
Sarà così per sempre, lo so.
Troppo importante sei stato, forse senza nemmeno rendertene conto.
E' infinita questa estate che mi obbliga a stare ferma sul posto, senza voglia di andare da qualche parte.
Ho paura di vedere quelli che si divertono, che si baciano, che si stringono, che vivono il loro amore.
Ho paura di odiarli perchè hanno qualcosa che Noi non avremo mai più.
Mi manca la Tua mano forte e sicura, mi manca il Tuo abbraccio tenero, mi manca il Tuo sorriso birbante, mi mancano i Tuoi occhi posati su di me, mi manco io senza di Te.
Tra 3 giorni sarà il Tuo compleanno. La Tua bella vita interrotta a 50 anni mi sembra più che mai una beffa e un'enorme ingiustizia. Se è vero che tutto ha un senso, io spero di trovarlo presto, per ora non riesco nemmeno ad immaginarlo.
Ti amo, Ti bacio ....

sabato 24 luglio 2010

il bacio sognato



dopo 6 mesi, quanto mi manca quel bacio ....e più Ti allontani nel tempo, più sei vicino nell'anima ....

giovedì 22 luglio 2010

Crudelissima e asfissiante è tornata prepotente la nostalgia di Te.
Da qualche giorno mi sembrava, mi illudevo, di aver messo un argine a quelle ondate di piena che mi prendevano prima il cuore e poi lo stomaco, come una marea che tutto travolge ....
Oggi, guardando per l'ennesima volta, la Tua foto gigante sul mio pc, mi sono sentita sopraffare dalla Tua mancanza.
I Tuoi occhi profondi guardano dritto nei miei; le Tue labbra accennano quel sorriso  così caratteristico; la Tua mano, con la sigaretta, è appoggiata alla tempia, hai la camicia azzurra con 2 bottoncini slacciati, gli occhiali da sole sui capelli ... eravamo in un ristorante di Agrigento, me la ricordo bene  quella sera.
Da un paio di giorni la Tua ex-moglie Ti tormentava con continui e odiosi sms, Tu li leggevi ad alta voce per non farmi sospettare chissà che, sbuffavi e non le rispondevi .... io tacevo ma facevo chiaramente capire la mia insofferenza. Poi, proprio quella sera, proprio tornando dal ristorante, arrivò l'ennesimo stupido inutile provocatorio messaggino, e io scoppiai come una pentola a pressione. Ti dissi chiaro e tondo che quella situazione doveva finire, o lo facevi Tu o l'avrei fatto io, a modo mio.
Tu eri convinto che il Tuo silenzio avrebbe dovuto essere sufficiente a farla desistere, io ero convinta che quel silenzio era interpretato come un permesso ad interferire nella Tua - nostra - vita.
Non sono mai stata diplomatica, Amoremio, e men che meno nelle faccende sentimentali.
Ed ero gelosa di Noi, nessuno poteva permettersi di entrare nel nostro cerchio, meno di tutti la tua ex.
Tornammo all'hotel discutendo animatamente, anzi io discutevo animatamente, Tu ascoltavi.
Ricordo che ero proprio furibonda. Stavamo trascorrendo la nostra seconda vacanza assieme, eravamo in un posto bellissimo, dalla nostra camera si vedeva un panorama mozzafiato e io dovevo farmi rovinare tutto questo da una che era stata così sciocca da non capire che tesoro aveva avuto tra le mani e rendersi conto troppo tardi di cosa aveva perduto? io dovevo permettere che le nostre vacanze venissero rovinate da una che non aveva nè dignità nè buonsenso per starsene fuori dalla nostra storia?
Rientrati in camera, Tu andasti a fare la doccia, io continuai a rimuginare, ero turbata arrabbiata delusa amareggiata incazzata. Una bomba, insomma.
Mi misi sul terrazzo a guardare quella notte stellata e profumata, ad ascoltare il mare che faceva da sottofondo, Tu arrivasti in accappatoio, sapevi di buono, avevi i capelli bagnati e un profumo che riconoscerei tra mille, il tuo odore. Ti chinasti a darmi un bacio, anche nel buio potevo vedere il Tuo sorriso.
Ti sei seduto vicino a me, appoggiando le Tue lunghe gambe sulle mie, hai preso in mano il cellulare e l'hai chiamata. Poche parole "falla finita, ci stai disturbando". Mai avevo sentito la Tua voce così dura e tagliente, non Ti credevo nemmeno capace di avere un tono così brusco, non avevo mai avuto occasione di sentirTi arrabbiato con qualcuno... ma mi piacque moltissimo. Capii molto di Te, quella sera, e la nostra notte  fu tra le più belle che ricordo. Con una nostalgia che mi mangia il cuore.

mercoledì 21 luglio 2010

Incredibile, Amoremio, 9 giorni che non scrivo su questo nostro diario ...
Nonostante tutto, bisogna ammettere che il tempo passa, anche abbastanza velocemente, anche senza nulla di particolare da fare ....
Però, lo sai, sono stata impegnata con pratiche poco divertenti: prima mia mamma, oggi Tua cugina.
Sembra proprio che con l'avanzare dell'età, non aumentino solo i nostri problemi fisici, ma anche quelli dei vari parenti e conoscenti, e così si entra in un giro di medici, ricoveri, visite, controlli che ci toccano più o meno direttamente, ma ci coinvolgono sempre emotivamente.
Nicoletta, poco prima di scendere in sala operatoria, mi ha detto "guarda che bella eredità ti ha lasciato Carlo; un tot di parenti che ti fanno preoccupare e correre in aiuto ..."; ma l'ho fatto davvero col cuore, ero proprio contenta di potermi rendere utile, e di starle vicino in un momento poco bello.
L'ho salutata quando l'hanno portata via, le ho tenuto la mano gelida quando l'hanno riportata in camera.
Sembrava una bambina. Mi ha fatto tanta tenerezza.
E sai Amoremio, siccome il suo reparto era proprio accanto a quello di oncologia e puoi immaginare cosa si vedeva lì in giro, ho provato a mettermi nei panni di quella signora giovane che passeggiava avanti e indietro nel corridoio, ho pensato che forse aveva il marito ricoverato lì e che stava sicuramente vivendo ore d'angosciosa incertezza ... ho provato ad immaginare se fosse successo a Te, e quasi quasi ho ringraziato Dio che Ti ha evitato la prova atroce della malattia. Certo, l'abbiamo sempre detto, quasi per consolarci un po': per Lui è stata la morte più bella, senza soffrire, senza rendersi conto.
Se però fosse successo tra 20 o 30 anni sarebbe stato ancora più consolante.
Non ora che avevi ancora tante cose da fare, tanta vita da vivere, tanti sogni da realizzare.
Tu che eri la vita fatta persona, curioso di tutto, interessato a tutto, entusiasta di tutto.
Mi rendo sempre più conto che, a partire da un certo momento, non ho piu' fatto distinzione tra il me ed il noi e sono diventata solo noi. Per questo ora faccio così tanta fatica a ritornare ad essere solo me.
Ancora mi succede di pensare "devo ricordarmi di dirgli questa cosa ..." ancora mi capita di avere un dubbio o una domanda e di dirmi "poi gli chiederò cosa ne pensa ...".
Il bisogno di averTi fisicamente cresce ogni giorno di più, e faccio fatica a contenerlo.
Avrei tanta voglia di poterTi telefonare e dirTi, come allora "volevo solo darTi un bacio" e sentirmi rispondere "tanti baci Amoremio". Mi manca la Tua voce, profonda e tenera, cerco di ricrearla ricordando le Tue frasi tipiche, iTuoi modi di dire, le battute che conoscevo a memoria; se chiudo gli occhi e mi concentro, ecco che mi sembra di sentire il timbro, l'inflessione, quella "zeta" quasi romagnola ... chissà da dove Ti veniva e quella "erre" arrotata che mi faceva ridere. Ti ricordi quando Ti facevo ripetere una frase che conteneva tante "erre" e Tu lo facevi e io scoppiavo a ridere e solo allora capivi il perchè della mia richiesta?
Vado a rileggermi i Tuoi sms, ma solo quando mi sento abbastanza forte per farlo.
In ogni messaggio ritrovo Te, l'essenza di Te e del Tuo modo di amarmi.
Mi manchi sempre, Tesoro mio, mi mancherai sempre ....

lunedì 12 luglio 2010

Ciao Amoremio ... fa fresco lì da te? immagino di sì, e invece qui si schiatta dall'afa.
Ricordo le notti in cui Ti svegliavi bagnato dal sudore, come i bambini, e correvi a cambiarTi la maglietta, come i bambini.
Sto mettendo a posto un po' di foto di noi due, la Tua mamma le vuole avere.
Sai già che le avevo dato tutte quelle dove c'eri Tu, ma proprio ieri mi ha chiesto "possibile che non hai neanche una foto di voi due?" "certo che le ho - ho risposto - ma non pensavo che ti interessassero anche quelle" ... invece sembra che le interessino moltissimo e così ho dovuto rituffarmi nel mare dei ricordi più belli, dei momenti più felici, delle nostre vacanze, dei nostri giorni speciali, lontani da tutto.
Mi batte il cuore ogni volta che ne ingrandisco una: mi soffermo a guardare ogni particolare di Te, ogni dito della Tua mano, ogni segno sul Tuo volto, ogni cosa che mi ridà Te.
Non mi fa molto bene, lo so, e infatti sento che si sta facendo strada una grande agitazione ...
Ma devo farlo perchè so che anche per Tua mamma è importante ritrovarTi, soprattutto in quelle foto che non ha mai visto perchè le scaricavo sul pc, e che riguardano proprio questi ultimi anni ...
Penso ancora al mio bel sogno ... quel "ti amo" lo sento ancora nelle orecchie, lo porto nel cuore.

domenica 11 luglio 2010

Lo devo scrivere altrimenti lo dimentico, anche se un bel sogno così non si può dimenticare.
Eravamo al cinema, la sala quasi vuota, le luci accese. Io sono passata dietro la poltrona dov'eri seduto Tu, Ti ho messo le mani sulle spalle e mi sono chinata a darTi un bacio sulla guancia, Tu hai girato il volto per guardarmi, stavi già sorridendo e mi hai detto, chiarissimamente, "ti amo".
Svegliarmi con il ricordo di quelle 2 parole è stato bello, bellissimo.
Sai? anche quando faccio i sogni più dolci con Te, so sempre che è questione di attimi, che sto vivendo una situazione a tempo, che non durerà. Non sono cosapevole di sognare, ma so sempre che mi è dato vivere pochi secondi di felicità con Te ... so che devo sfruttare al massimo quei brevi momenti, so che non posso sprecarli ....
Ti amo anch'io Amoremio, tanto ....

venerdì 9 luglio 2010

attesa e inaspettata
arriva la seconda vita
in quell' istante
in cui si taglia il velo
e sei dell’altra parte
non sei preparato mai abbastanza
ma sei pronto da sempre
la naturale conseguenza all’essere nato
la naturale conseguenza dell’amore
un pensiero che rende liquida la mente
che ti fa sentire tutto
che ti fa sentire niente
come andare dritti al centro della terra
o a ritrovare sulla luna un senno nuovo
come cambia il peso delle cose
il valore del denaro
della forza delle braccia
del sonno e del risveglio
del pianto del sorriso
dell’aria che respiri
di ritornare a casa
ora il mio posto e’ qui
che bellezza abbagliante
la tua

a volte manca il fiato
da qui non si torna indietro
hai paura che il tempo
non stia più al tuo guinzaglio
hai paura che il gioco
adesso sia finito
così ti trovi a quel incrocio
tra l’impegno e il disimpegno
e devi toglierti dal centro
devi farti spazio dentro
e poi dividere l’inutile
da ciò che è necessario
non c’e piu un giorno da perdere
nel tuo calendario
e poi serenamente
a ciò che non ti rappresenta
dire no finalmente
perché chi viene alla luce
illumina

Questa canzone è stata dedicata da un papà cantautore alla sua piccola Lulùbella, partita improvvisamente e per sempre .... io la dedico a Te, partito improvvisamente e che ritroverò un giorno ....

giovedì 8 luglio 2010

Ecco, Amoremio, un altro pezzettino della nostra storia è andato.
Oggi ho consegnato la Chica, e ho preso la macchina nuova.
Nessun ricordo, su questa. Nuova in tutti i sensi.
Mi chiedo se chi acquisterà la Chica, potrà mai immaginare quante ore felici abbiamo passato lì dentro.
Una macchina può essere - ed è - molto più di una macchina. La Chica lo era.
L'ho salutata con un po' di malinconia, sentivo che stavo consegnando qualcosa che non era stato solo un mezzo di trasporto, ma un mezzo per portarci verso altri luoghi, verso giorni di vacanza, verso la spensieratezza. Hai dormito su quei sedili, hai preso in mano quel volante, hai stipato il bagagliaio di valigie e borse, hai fatto tante volte il pieno, hai regolato mille volte gli specchietti e il sedile ....
Mi sembra che sto dando un sacco di addii, quest'anno: uno - il più tragico - non sarà mai un addio, ma un arrivederci; gli altri sono tutti quei piccoli e grandi cambiamenti che devo mettere in atto per continuare la mia strada senza Te. Anche quando hanno venduto la Tua macchina, ci ho sofferto, ma poi mi sono accorta che era un sollievo non vederla più al solito posto, sotto la tettoia. Troppa la sofferenza di illudersi che la macchina lì significava che lì c'eri anche Tu e sapere che non era vero.
Bisogna farsi violenza e sapersi allontanare da quegli oggetti che richiamano continuamente la vita di prima, quella che non ci sarà più. Tutto ciò che avevo - che continuo ad avere - di Te, è gelosamente e protettivamente chiuso nel cuore. Anche tante cose materiali Tue sono qui in casa, ben riposte e che mai se ne andranno: il mio grande tesoro. Mi basta guardare la Tua calligrafia su un bigliettino trovato nella tua borsa di lavoro, e il cuore fa una capriola. Mi basta sfogliare uno dei Tuoi tanti libri, e sfiorare con delicatezza quelle pagine che hai voltato, per sentire il calore della Tua mano. Mi basta toccare una Tua camicia per percepire ancora la solidità del Tuo corpo. Guardo le Tue scarpe e vedo ancora come incrociavi i piedi quand'eri seduto, o vedo il Tuo gesto per slacciarle.
Sai che andrò qualche giorno in montagna con tutta la truppa dei Tuoi cugini? chi l'avrebbe mai immaginato.
Noi che ne stavamo bene alla larga, tanta era la voglia di starcene soli e godere di noi, non siamo mai andati in montagna quando c'erano loro, ed ecco che ci andrò io, da sola. Una specie di nemesi, no?
Aiutami, Amoremio, ho sempre e continuamente tanto bisogno di Te.

martedì 6 luglio 2010

Sto leggendo un libro, Amoremio, uno dei tanti che mi aiutano a capire quanto sia simile e orribile il lutto per tutti noi che dobbiamo affrontarlo; qualsiasi tipo di vita abbiamo avuto con Chi se n'è andato, nel momento in cui rimaniamo soli, tutti attraversiamo le stesse tremende fasi, gli stessi sconvolgenti sentimenti.
Ti riporto un pezzetto di ciò che ho letto ieri sera, mi ha fatto sorridere e farà sorridere anche Te.
" A Natale siamo andati a letto poco dopo la mezzanotte. Ci siamo accucciati uno addosso all'altra come sempre. Mi attorciglio attorno alla sua schiena, infilo la mia gamba sinistra tra le sue gambe, la mia mano sotto la sua ascella e affondo il naso nella pelle profumata tra le sue scapole come sempre. Non immagino che sarà l'ultima volta e mi addormento. Quando mi risveglio, lui mi giace accanto inerme, lo accarezzo, lo scuoto, lo chiamo. Se n'è andato nel sonno e nel mio cuore si sta scavando una voragine".
Ho sorriso, Amoremio, leggendo di come dormivano, proprio come noi.
Noi, come tutti gli innamorati, credevamo di avere gesti e abitudini solo nostri, poi in un libro scopri che altri dormivano come noi, esattamente come noi.
Mi fa tenerezza questa cosa, e mi fa pensare che altre donne hanno vissuto una grande storia d'amore e hanno patito le mie stesse pene quando Lui le ha lasciate.
Non sono sola, in questa tremenda esperienza del "mai più con Lui"; molte altre prima di me l'hanno fatta, molte altre dopo di me la faranno. Ma leggendo questo libro, capisco che ci sono frasi, emozioni, struggimenti, nostalgie, passaggi, pensieri, modi di sentire, esperienze che ci accomunano tutte.
E una sensazione su tutte: non abbiamo più paura di nulla perchè il peggio è già accaduto.

domenica 4 luglio 2010

Amoremio, Tesoro della mia vita …. Quanto vorrei riaverTi per un momento, dirTi quanto Ti ho amato e ancora Ti amo, quanto mi pento di non avertelo detto più spesso, ogni volta che lo pensavo.
Quanto vorrei guardarTi profondamente negli occhi e farTi capire, farTi sentire, lo spazio immenso che occupi nel mio cuore.
Non so cosa darei per poterlo fare ora, ora che è troppo tardi per fare qualsiasi cosa con Te.
TenerTi stretto stretto, abbracciarTi forte forte come piaceva a Te, come Tu chiedevi.
Mettermi nel Tuo abbraccio, accarezzarTi il volto, coccolarTi, farTi sapere quanto Ti ho desiderato, sempre. Mi bastava pensarTi, per aver voglia di Te. E odiavo essere così giù, ultimamente, così insoddisfatta e scontenta della mia vita, da coinvolgere anche Te in quella frustrazione, Te che non avevi nessuna colpa e anzi la subivi.

Avrei gridato, dalla rabbia. Mi dibattevo in quella situazione, senza sapere come uscirne, ma sperando che avremmo avuto il tempo di recuperare. Ci pensavo tanto al nostro futuro, ci credevo al nostro futuro. Mai ho nemmeno lontanamente pensato che Tu mi venissi sottratto così.
Scusami per tutto ciò che non Ti ho dato, per le parole che non Ti ho detto, per i momenti che non ho vissuto con Te. Stupida donna che non sono altro. AverTi e non passare ogni secondo con Te. Mi torturo il cuore ogni volta che ci penso. Soffro anche per questo, oltre che per la Tua mancanza.
So per certo che ho amato e sono stata amata da un Uomo straordinario. Unico. Irripetibile.
Tutti quelli che mi parlano di Te, non fanno che aumentare il mio orgoglio e la mia disperazione.
Orgoglio per essere stata la Tua donna, disperazione per non esserlo più.
Ho talmente bisogno di Te; mi rodo nel rimpianto di non aver più avuto certi gesti per Te. Di averti forse fatto dubitare di quanto fossi ancora innamorata di Te, di quanto mi facesse felice solo pensarTi.

Passano i giorni, lenti ma veloci allo stesso tempo. Spero che mettendo un po’ di distanza da quel maledetto giorno, da quella maledetta telefonata, riesca ad allontanarmi almeno un po’ dalla morsa del dolore; so che non se ne andrà mai del tutto, e forse nemmeno lo voglio, perché questo dolore, questo enorme rimpianto di Te, e di me con Te, è un legame a cui non voglio rinunciare.
Ma spero che arrivi almeno il momento in cui potrò pensarTi con tutta la tenerezza, con tutta la dolcezza che Tu meriti, con tutta la passione che c’è sempre stata tra noi, con tutta la consapevolezza di aver goduto di un amore speciale. Spero che arrivi il momento in cui pensare a Te, ricordare Noi, diventi un momento di pace, da assaporare, da gustare, da rivivere con la stessa gioia con cui abbiamo vissuto la nostra storia. Troppo breve, ma densa di tutto. Abbiamo conosciuto tutto il ventaglio dei sentimenti: l’incertezza degli inizi, la paura di buttare il cuore oltre l’ostacolo, la felicità di scoprire che era ancora meglio di quanto avessimo osato immaginare, lo splendore dei nostri giorni, le piccole incomprensioni, i grandi abbracci, le sorprese reciproche, la voglia di esserci sempre, l’una per l’altro, le preoccupazioni, il desiderio di superarle e guardare oltre, la complicità, il sostegno, la difesa, la protezione, la tenerezza, l’abbandono di ogni riserva, la fiducia, la comprensione profonda.

Eppure …..

Avrei voluto fare ancora di più per Te; ora che conosco quasi tutto di Te, della Tua vita prima di me, conosco anche il Tuo animo profondamente buono, disponibile, generoso; la tua personalità forte ma non prepotente; il tuo carattere paziente ma non succube; la tua determinazione. Fare parte della Tua vita, è stato davvero un privilegio. Essere amata da Te, un dono. Vorrei ripagarti di tutto ciò che non hai avuto. Delle delusioni patite. Dell’indifferenza ricevuta.
Spero che Tu sia davvero in una dimensione che Ti permette di vedere e di sentire tutto; la mia desolazione e il mio amore. Spero che Tu, da quel posto di Luce dove sicuramente Ti trovi, non abbia più bisogno di rassicurazioni, che Tu veda quanto sei stato importante per tante persone, e per me.
Che Tu sappia perdonarmi per le mie mancanze, per i miei dubbi, per i pensieri contorti che posso aver fatto. Spero che Tu possa comprendere tutto, e sorridere di tutto; anche di me, che sono rimasta qui a chiederTi perdono per ciò che non faremo più, per i nostri progetti che non vedranno la luce, per le promesse che ci eravamo fatti e che non potranno essere mantenute; per i viaggi immaginati; per la casa di riposo che cercavamo sul lago e che non ci ospiterà mai; per le telefonate che non Ti ho fatto; per il tempo che non Ti ho dedicato; per la pazienza che non ho avuto; per la presunzione che mi ha fatto pensare che avevamo ancora tanto tempo.
Quel tempo che ora è tutto mio, e di cui non so cosa farmene, se non provare a riempirlo di piccole cose, di futilità, per vederlo scorrere in fretta, pur non avendo alcun traguardo da raggiungere.
Vivo alla giornata, lo vedi, senza immaginare nulla, senza sperare nulla; il mio unico obiettivo, ora, è trovare un po’ di pace, e magari anche un po’ di serenità. Abbiamo sempre vissuto come due ragazzi che hanno tanto futuro davanti. Ora vivo come una persona anziana che pensa ai ricordi, che li tiene gelosamente nel cuore per avere ancora qualcosa di bello a cui pensare. Guardo le coppie che incontro, guardo soprattutto quelle della nostra età. Nessuna ci assomiglia, nessuna sembra Noi.
Avevamo le ali ai piedi e al cuore. Mille idee in testa. Bloccati dalla nostra situazione contingente, ma sicuri che avremmo avuto la nostra rivincita. Tu te ne sei andato in una gelida serata di gennaio, forse felice perché eri allo stadio, e la tua Inter stava vincendo; io qui, ad aspettare la Tua telefonata che non è mai arrivata. Ancora non mi sono abituata a non vedere più il Tuo caro nome sul display del cellulare; ancora mi sorprendo a pensare “dopo devo ricordarmi di dirgli che …”; ancora mi succede di vedere una macchina come la Tua e di sorprendermi che Tu non sia al volante.
Ti sento profondamente dentro di me, ti desidero infinitamente. Quanti baci Ti darei, se solo potessi riaverTi; quante coccole Ti farei; quante volte Ti direi “ti amo ti amo ti amo ti amo”, quanto intensamente Ti farei sentire il mio amore.
Scusami, Amore mio, se non l’ho fatto sempre quando avrei potuto, se ho detto frasi infelici, se ho pronunciato parole che Ti hanno ferito. Sappi però che ho peccato per superficialità, mai con intenzione. Mi eri troppo caro, sapevo quanto eri importante per me, e quanto fossi fortunata ad averTi.

SONO COSI’ STANCA DI STARE SENZA TE. COSI INFINITAMENTE STANCA....