venerdì 17 settembre 2010

Buongiorno Amoremio ... hai dormito bene? tutto a posto lì?
Io ho fatto un sogno, ma forse era un incubo, Te lo racconto.
Eravamo al piano sotterraneo del Foxtown, ma io spingevo un carrello come se ci trovassimo in un supermercato. Tu accanto a me, camminavamo tra le gente. Ti ascoltavo parlare e intanto pensavo "domani è il 24, domani Lui muore, come fa ad essere così tranquillo? forse non lo sa che domani è il 24, forse dovrei dirglielo che domani è il suo ultimo giorno ..." e intanto mi guardavo attorno e sapevo che non sarei mai più potuta tornare lì, perchè sarei stata senza Te; anzi, mi dicevo "ti ricorderai questo pomeriggio, queste ore, ti ricorderai questo posto perchè sarà l'ultimo posto in cui sei stata con Lui ..."
Poi ci siamo fermati a bere un caffè, in piedi al banco e mentre Tu continuavi a parlare del più e del meno, io mi fissavo tutti i particolari del Tuo viso, ogni Tua parola, ogni Tuo gesto perchè avevo la certezza che l'indomani tutto questo non ci sarebbe più stato. Pensavo che se Ti avessi avvisato che il giorno dopo era un 24, forse avresti fatto in modo di scappare al Tuo destino, ma nello stesso tempo non volevo angosciarTi con quella informazione ben sapendo che il Tuo destino era ormai fissato, e la Tua ora sarebbe giunta inesorabile.
Immagini come mi sentivo quando mi sono svegliata?
Il cuore sembrava un tamburo, sembrava che mi volesse uscire dal petto. Eri così vivo, così vicino a me, così a portata di mano; i Tuoi occhi fissi nei miei, la Tua bella voce che mi accarezzava ed io assistevo ipnotizzata e sconvolta a quel film del Tuo ultimo giorno con me, sapendo che era l'ultimo, che non potevo fare nulla, che Ti avrei perduto e dovevo ben imprimermi nelle memoria quelle ore, le nostre ultime ore insieme.
L'unica cosa  bella è averTi rivisto, averTi sentito parlare, in quell'assurda situazione di apparente normalità e di latente tragedia.
Ieri sera, prima di spegnere la luce, Ti avevo chiesto di venire a trovarmi ....

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