mercoledì 27 ottobre 2010

Anche se la forza è pochissima, mantengo lo stesso la mia promessa.
Tu che eri un Uomo di parola, apprezzavi sempre questa caratteristica.
A Te bastava una stretta di mano per considerare un impegno preso e sapevi onorarlo con correttezza.
Ci sono stati giorni difficili, Amoremio, li hai visti vero?
Quanto mi sei mancato in quelle notti in cui non dormivo, in cui mi chiedevo cosa e come fare, e non avevo Te che mi rispondevi. Quanto Ti ho cercato nel mio cuore, per trovare le risposte che potevano essere Tue.
Nel buio, mi sembrava di sentirTi parlare, di ascoltare la Tua cara voce che mi rassicurava, che mi diceva di non preoccuparmi, che tutto si sarebbe sistemato.
Accendevo la luce sul comodino e guardavo la Tua foto: dove sei? mi senti?
Sono fragilissima, Amoremio, e tutto mi costa una fatica immensa.
Da quando Tu sei andato via, mi sembra che non arrivino altro che problemi, preoccupazioni, ansie.
Forse non sono di più, o più grandi di prima, ma ora sono sola ad affrontare tutto, e non so se ce la posso fare. Non ho più Te che eri la mia forza, il coraggio, la sicurezza. E' durissima da accettare, questa realtà. E mi sembra che più passa il tempo, e meno me ne faccio una ragione.
Non mi isolo dal mondo, ma non mi piace più questo mondo. Le sue brutture, le sue violenze, le sue ingiustizie mi danno un senso di nausea, come avessi 1000 anni sulle spalle, come se non avessi più voglia di credere che qualcosa cambierà, migliorerà, arriverà.
Tu eri il mio ottimismo, la mia voglia di vita, il mio riscatto, la mia passione.
Mi sono arrivati dei messaggi da Te; il nostro amico comune, il nostro "postino", mi ha portato il Tuo amore e io lo benedico. Sei così vicino e così maledettamente lontano.

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