martedì 28 settembre 2010

Sono rimasta senza pc un paio di giorni, e allora Te l'avevo scritta a mano la mia lettera, e la riporto qui.

Amoremio,
sono passati 8 mesi. Ancora mi sorprendo che, in qualche modo, siano passati.
Mi chiedo come e cosa ho fatto per far trascorrere questi 240 giorni di "senza Te" e "con Te" sempre nella testa. Come ho fatto ad alzarmi ogni mattina e a riempire la giornata fino a sera. Dove ho trovato la forza di continuare, di uscire, di parlare, di scrivere, di telefonare, di andare in montagna, di venire a trovarTi, di guidare la macchina, di entrare in un supermercato, di guardare la tv, di leggere, di fare coraggio, di farmi coraggio, di andare dal parrucchiere, di comprarmi una borsa, di sorridere ai bambini, di coccolare il mio gatto, di preparare da mangiare, di pulire il giardino, di tagliare le rose, di incazzarmi con l'idraulico, di ridere con i Tuoi amici, di premiare le squadre di calciatori in erba, di stare con Tua mamma, di preoccuparmi per Tua zia. E' la vita, dicono. Si va avanti così.
Mi chiedo se ho fatto un po' di strada, alle volte mi illudo che sia così; poi basta una giornata in cui ancora, e di nuovo, è sufficiente pronunciare il Tuo nome per scoppiare a piangere, e sentirmi al punto di partenza. Che forse è anche quello di arrivo.
Ti amo sempre, tanto, e mi manchi da morire.

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