mercoledì 21 luglio 2010

Incredibile, Amoremio, 9 giorni che non scrivo su questo nostro diario ...
Nonostante tutto, bisogna ammettere che il tempo passa, anche abbastanza velocemente, anche senza nulla di particolare da fare ....
Però, lo sai, sono stata impegnata con pratiche poco divertenti: prima mia mamma, oggi Tua cugina.
Sembra proprio che con l'avanzare dell'età, non aumentino solo i nostri problemi fisici, ma anche quelli dei vari parenti e conoscenti, e così si entra in un giro di medici, ricoveri, visite, controlli che ci toccano più o meno direttamente, ma ci coinvolgono sempre emotivamente.
Nicoletta, poco prima di scendere in sala operatoria, mi ha detto "guarda che bella eredità ti ha lasciato Carlo; un tot di parenti che ti fanno preoccupare e correre in aiuto ..."; ma l'ho fatto davvero col cuore, ero proprio contenta di potermi rendere utile, e di starle vicino in un momento poco bello.
L'ho salutata quando l'hanno portata via, le ho tenuto la mano gelida quando l'hanno riportata in camera.
Sembrava una bambina. Mi ha fatto tanta tenerezza.
E sai Amoremio, siccome il suo reparto era proprio accanto a quello di oncologia e puoi immaginare cosa si vedeva lì in giro, ho provato a mettermi nei panni di quella signora giovane che passeggiava avanti e indietro nel corridoio, ho pensato che forse aveva il marito ricoverato lì e che stava sicuramente vivendo ore d'angosciosa incertezza ... ho provato ad immaginare se fosse successo a Te, e quasi quasi ho ringraziato Dio che Ti ha evitato la prova atroce della malattia. Certo, l'abbiamo sempre detto, quasi per consolarci un po': per Lui è stata la morte più bella, senza soffrire, senza rendersi conto.
Se però fosse successo tra 20 o 30 anni sarebbe stato ancora più consolante.
Non ora che avevi ancora tante cose da fare, tanta vita da vivere, tanti sogni da realizzare.
Tu che eri la vita fatta persona, curioso di tutto, interessato a tutto, entusiasta di tutto.
Mi rendo sempre più conto che, a partire da un certo momento, non ho piu' fatto distinzione tra il me ed il noi e sono diventata solo noi. Per questo ora faccio così tanta fatica a ritornare ad essere solo me.
Ancora mi succede di pensare "devo ricordarmi di dirgli questa cosa ..." ancora mi capita di avere un dubbio o una domanda e di dirmi "poi gli chiederò cosa ne pensa ...".
Il bisogno di averTi fisicamente cresce ogni giorno di più, e faccio fatica a contenerlo.
Avrei tanta voglia di poterTi telefonare e dirTi, come allora "volevo solo darTi un bacio" e sentirmi rispondere "tanti baci Amoremio". Mi manca la Tua voce, profonda e tenera, cerco di ricrearla ricordando le Tue frasi tipiche, iTuoi modi di dire, le battute che conoscevo a memoria; se chiudo gli occhi e mi concentro, ecco che mi sembra di sentire il timbro, l'inflessione, quella "zeta" quasi romagnola ... chissà da dove Ti veniva e quella "erre" arrotata che mi faceva ridere. Ti ricordi quando Ti facevo ripetere una frase che conteneva tante "erre" e Tu lo facevi e io scoppiavo a ridere e solo allora capivi il perchè della mia richiesta?
Vado a rileggermi i Tuoi sms, ma solo quando mi sento abbastanza forte per farlo.
In ogni messaggio ritrovo Te, l'essenza di Te e del Tuo modo di amarmi.
Mi manchi sempre, Tesoro mio, mi mancherai sempre ....

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