venerdì 6 agosto 2010

Stanno partendo tutti, Amoremio. Resteremo qui solo io e Te, a farci compagnia.
Ieri sono andata a salutare la Tua mamma; mi sembra più giù del solito all'idea di andare in montagna, ma abbiamo tutti insistito talmente tanto, che alla fine si è lasciata convincere ad andar via per 3 settimane.
Oggi partiranno la Betty e Paolo, Gigi e la sua famiglia, il Zanna e la moglie; Mariella e Gianni sono già partiti la settimana scorsa, chiuderanno la ditta e arrivederci a settembre.
Ultimi superstiti della grande fuga, il Tuo caro amico Marco e il Dobra. Saranno qui da me a cena dopodomani.
C'è proprio un'aria di smobilitazione generale. Sembra che mai come quest'anno, tutti vogliano fuggire da qualcosa, e nessuno abbia veramente voglia di andare via.
Non c'è l'entusiasmo di sempre, in queste occasioni; non ci sono i saluti e le battute d'ordinanza. Non c'è una gran voglia di andare a divertirsi, ma piuttosto di staccare un po' la spina, con la beata illusione che ci ritroveremo meno stanchi e meno tristi. Ben sapendo che tra 3 settimane ritorneremo alla base con le stesse ansie, le stesse preoccupazioni, la stessa nostalgia che ci accompagna da quel 24 gennaio.
Per me, poi, non ci sarà nemmeno lo stacco provvisorio; raggiungerò la Tua famiglia l'ultima settimana d'agosto, riporterò a casa Tua mamma, riprenderà questa specie di vita che, in un modo o nell'altro, bisogna portare avanti.
Ricordo bene com'eri indaffarato gli ultimi giorni che precedevano il black-out. Dovevi sistemare tutto per bene, non volevi lasciare nulla in sospeso, lasciavi una nota per riprendere il lavoro a settembre senza tempi morti ... ricordi che Ti prendevo anche un po' in giro?? Ti dicevo "ma guarda che poi torniamo, non stai mica morendo ..." Infatti, sei morto quando nessuno ci pensava, Tu meno di tutti, eppure qualcosa avevi forse temuto, qualcosa che Ti aveva portato a lasciare un testamento caso mai ... l'abbiamo trovato tra le Tue cose, in bell'ordine, come se avessi paura che non lo vedessimo e potessero esserci problemi nel caso in cui .... Hai risolto molti problemi pratici, con quelle 4 righe in cui specificavi le Tue ultime volontà, ma hai dimenticato di spiegarci, di spiegarmi, come avremmo potuto continuare a vivere senza di Te.
Non ci hai dato le istruzioni per fare a meno di Te.
Infatti, non riusciamo, non riesco, a fare a meno di Te.
Ti sento così prepotentemente vicino a me, accanto a me; sento che percepisci ogni mio pensiero, ogni sussulto, ogni battito del cuore; so che vorresti soccorrermi quando la tristezza dilaga nell'anima, quando il sorriso mi si spegne sulle labbra, quando un ricordo mi prende a tradimento e mi toglie l'aria.
So che se potessi, stenderesti la Tua mano, dolce ma forte, in una carezza che mi asciughi le lacrime.
So che vorresti abbracciarmi per farmi sentire che continui a proteggermi, a dirmi "stai tranquilla, va tutto bene". Tu non puoi farlo, non fisicamente, e allora tocca a me, alla mia immaginazione, ricrearTi in questi gesti d'amore, coccolarmi da sola, farmi coraggio, stringermi forte come faresti Tu.
Ti bacio ogni sera e ogni mattina, su quella foto che tengo sotto il cuscino.
Non vedo l'ora di poterlo fare di nuovo, veramente ....

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