domenica 1 agosto 2010

Ed è cominciato un altro mese, il classico mese dell'esodo per le vacanze, delle città semi deserte, degli amici al mare, delle case vuote. Il mese in cui anche Tu finalmente chiudevi la ditta e potevamo tuffarci nel riposo e nei programmi di viaggi. Sarà un mese ancor più difficile degli altri, proprio per quel senso di abbandono e di diversità rispetto a tutti quelli che i loro programmi li hanno fatti e potranno metterli in pratica.
Impossibile non riandare col pensiero ai bellissimi momenti che precedevano le nostre partenze, ai preparativi, all'eccitazione che ci prendeva come bambini quando finiscono la scuola ....
Tutte le nostre vacanze sfilano nei miei ricordi, dalla prima - meravigliosa e davvero indimenticabile - all'ultima, senza sapere che sarebbe stata l'ultima. Lo scrivo e mi si stringe il cuore.
Cominciavo a preparare la valigia una settimana prima; anche quello faceva parte dell'atmosfera.
Tu mi prendevi in giro, Tu che in mezz'ora riuscivi a preparare i Tuoi bagagli e a non dimenticare nulla.
Ancora oggi mi chiedo come facevi ....
Non ho nulla in programma, a parte l'ultima settimana del mese.
Starò a casa, e verrò a trovarTi Amoremio. In quei pomeriggi assolati e silenziosi, verrò da Te e Ti farò compagnia. Mi farà male vederTi sorridente in quella foto in barca, mi chiederò per l'ennesima volta cosa ci fai, Tu, sotto quella lastra di marmo ....e cosa ci faccio io davanti a quella lastra con la Tua foto in barca.
Non è lì che dovremmo essere, nè Tu nè io.
Mi sembra che in questo mese agostano, tutti riescano almeno per un po' a mettere da parte problemi e preoccupazioni, per divertirsi e staccare la spina. Io no. Non potrei comunque e dovunque andassi.
Passerà anche quest'estate, tra un mese saranno di nuovo tutti al lavoro e i ragazzi a scuola.
Ci saranno, per gli altri, nuovi inizi e nuovi progetti; per me non cambierà assolutamente nulla.
Oggi è già una domenica di partenze e di allegria, per gli altri; il trucco, per me, è di far finta che sia un giorno qualunque, di un mese qualunque ed evitare di sentire le risate, di ascoltare i rombi dei motori, di guardare gli aerei che portano tanta gente chissà dove, di ascoltare il mondo che vive ....
Ci sono tante, troppe, cose che non farò mai più; ci sono tanti, troppi, stati d'animo che non rivivrò mai più.
Mi piaceva quando eravamo tra amici ed io, osservandoTi discretamente, pensavo "Lui è proprio il migliore".
Ricordo quella volta che entraste in porto a Varazze, Tu al timone, un ormeggio perfetto; e io orgogliosa di Te come una madre del suo bambino. Sapevo che non mi avresti mai messa in imbarazzo con una battuta stupida o un commento volgare; sapevo che la Tua intelligenza arrivava in ogni situazione; sapevo che pur non facendo mai il capo-branco, eri sempre Tu il punto di riferimento per tutto.
Io Ti amo, Amoremio, e anche se ogni sera Ti auguro la buonanotte e ogni mattina Ti auguro il buongiorno e Tu non mi rispondi mai, sei dentro questo cuore che continua a battereper Te, dentro questa testa che continua a pensarTi, dentro questi occhi che Ti cercano sempre, dentro queste gambe che continuano a camminare anche se non sanno dove andare .....

Nessun commento:

Posta un commento