domenica 5 dicembre 2010

Ciao .... ciao Amoremio ...
sono tornata al punto di partenza, o almeno così mi sembra.
Ritorna fortissima, ingovernabile, devastante la nostalgia di Te.
Queste giornate di preparativi in cui non ho nulla da preparare.
Questi pomeriggi bianchi di neve in cui non riesco nemmeno a guardar fuori dalla finestra.
Queste ore che si avvitano su se stesse, lasciando una scia di malinconia, promettendo altre ore di vuoto.
Il vuoto dentro.
Il vuoto occupato interamente da Te.
Come puoi essere così grande nel vuoto che sento dentro?
Ti sento occupare ogni cellula di me, eppure è uno spazio in cui sento rimbombare la Tua assenza.
Mi manchi  così tanto, in questi giorni che passavamo a cercare regali, a organizzare le vacanze, a pregustare le giornate di festa.
Riesco a non vedere nulla: nè le luminarie in città, nè gli addobbi in ogni giardino, nè le luci ad ogni finestra.
Qualcosa, dentro di me, fa muro contro questi segni di gioia che non mi riguardano.
Qualcosa  riesce a tenermi staccata da tutto ciò che mi ricorda che tra poco è Natale.
Eppure, lo sento avanzare con passi rapidi il malessere che, di nuovo, mi chiude lo stomaco e mi fa piangere senza un lamento.
Guardo il Tuo telefonino, sfioro quei tasti che tante volte hai toccato Tu.
Rileggo date e orari della nostra vita di prima.
Ritrovo messaggini. Tu che mi mandi un bacio prima di andare da un cliente, io che Te ne mando mille prima di andare dal medico ... Tu che mi avvisi che stai per uscire .... io che Ti ricordo di coprirti bene chè fa freddo. Piccoli pezzi della nostra quotidianità. Dove sono andati, Amoremio?
Sono giorni duri, sempre più duri. E non ho Te a tenermi la mano. Non ho Te a darmi calore. Non ho Te con cui ridere delle mie paure. Non ho Te da coinvolgere nei miei programmi. Ho solo Te da amare, per sempre.

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