giovedì 22 luglio 2010

Crudelissima e asfissiante è tornata prepotente la nostalgia di Te.
Da qualche giorno mi sembrava, mi illudevo, di aver messo un argine a quelle ondate di piena che mi prendevano prima il cuore e poi lo stomaco, come una marea che tutto travolge ....
Oggi, guardando per l'ennesima volta, la Tua foto gigante sul mio pc, mi sono sentita sopraffare dalla Tua mancanza.
I Tuoi occhi profondi guardano dritto nei miei; le Tue labbra accennano quel sorriso  così caratteristico; la Tua mano, con la sigaretta, è appoggiata alla tempia, hai la camicia azzurra con 2 bottoncini slacciati, gli occhiali da sole sui capelli ... eravamo in un ristorante di Agrigento, me la ricordo bene  quella sera.
Da un paio di giorni la Tua ex-moglie Ti tormentava con continui e odiosi sms, Tu li leggevi ad alta voce per non farmi sospettare chissà che, sbuffavi e non le rispondevi .... io tacevo ma facevo chiaramente capire la mia insofferenza. Poi, proprio quella sera, proprio tornando dal ristorante, arrivò l'ennesimo stupido inutile provocatorio messaggino, e io scoppiai come una pentola a pressione. Ti dissi chiaro e tondo che quella situazione doveva finire, o lo facevi Tu o l'avrei fatto io, a modo mio.
Tu eri convinto che il Tuo silenzio avrebbe dovuto essere sufficiente a farla desistere, io ero convinta che quel silenzio era interpretato come un permesso ad interferire nella Tua - nostra - vita.
Non sono mai stata diplomatica, Amoremio, e men che meno nelle faccende sentimentali.
Ed ero gelosa di Noi, nessuno poteva permettersi di entrare nel nostro cerchio, meno di tutti la tua ex.
Tornammo all'hotel discutendo animatamente, anzi io discutevo animatamente, Tu ascoltavi.
Ricordo che ero proprio furibonda. Stavamo trascorrendo la nostra seconda vacanza assieme, eravamo in un posto bellissimo, dalla nostra camera si vedeva un panorama mozzafiato e io dovevo farmi rovinare tutto questo da una che era stata così sciocca da non capire che tesoro aveva avuto tra le mani e rendersi conto troppo tardi di cosa aveva perduto? io dovevo permettere che le nostre vacanze venissero rovinate da una che non aveva nè dignità nè buonsenso per starsene fuori dalla nostra storia?
Rientrati in camera, Tu andasti a fare la doccia, io continuai a rimuginare, ero turbata arrabbiata delusa amareggiata incazzata. Una bomba, insomma.
Mi misi sul terrazzo a guardare quella notte stellata e profumata, ad ascoltare il mare che faceva da sottofondo, Tu arrivasti in accappatoio, sapevi di buono, avevi i capelli bagnati e un profumo che riconoscerei tra mille, il tuo odore. Ti chinasti a darmi un bacio, anche nel buio potevo vedere il Tuo sorriso.
Ti sei seduto vicino a me, appoggiando le Tue lunghe gambe sulle mie, hai preso in mano il cellulare e l'hai chiamata. Poche parole "falla finita, ci stai disturbando". Mai avevo sentito la Tua voce così dura e tagliente, non Ti credevo nemmeno capace di avere un tono così brusco, non avevo mai avuto occasione di sentirTi arrabbiato con qualcuno... ma mi piacque moltissimo. Capii molto di Te, quella sera, e la nostra notte  fu tra le più belle che ricordo. Con una nostalgia che mi mangia il cuore.

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