domenica 2 maggio 2010

Oggi piove, e fa freddo. Fuori e dentro.
Ho messo la Tua felpa, quella che preferivi quando stavi in casa.
E' enorme, Amoremio: avevi spalle larghe e io ci navigo dentro, ma così mi sembra di essere nel Tuo abbraccio. C'è ancora un po' la traccia del Tuo odore, ho aggiunta appena una goccia del Tuo profumo preferito e così, se chiudo gli occhi, ho quasi l'illusione che Tu sia qui, che il mio naso Ti respiri.
Possibile che devo crearmi l'illusione di Te?
Possibile che quando dico "vado da Lui" significhi che vado al cimitero?
Possibile che mi hai lasciata davvero?
Mi arrivano i Tuoi messaggi, Amoremio, e se da un lato mi consolano dall'altro mi straziano; è come se Ti sapessi qui attorno, e non riuscissi a vederTi, toccarTi.
Abbracciare il vuoto pensando che magari ci sei dentro Tu.
Scrutare a lungo il cielo, osservare le nuvole, immaginando che forse sei nascosto dietro ad una di esse .... dove sei??
Io sempre qui. Io sempre al palo. Oggi peggio che mai.
Faccio un passettino avanti, e tanti tanti passi indietro.
Come se camminassi su una lastra di ghiaccio inclinata; mi aggrappo con le unghie, mi sanguinano le dita per conquistare qualche pezzetto di salita, poi basta un soffio di vento e scivolo al punto di partenza, giù giù, vicino al nulla.
Qualche volta mi sembra addirittura di precipitare più in basso da dove ero partita. Ma dov'è il fondo di questo precipizio? c'è il fondo almeno?
Sono arrabbiata con mia madre, lo sai vero? certo, Tu adesso dovresti vedere e sapere tutto.
Chissà se il mio dolore Ti fa stare davvero male. Non volermene, Amoremio: so che Ti piaceva il mio carattere deciso, so che vorresti vedermi felice.
Ma so anche che mi capirai se in questo momento mi sento come una bambola di pezzo e la felicità è bandita dalla mia vita.
Non lo faccio apposta, lo vedi bene. E non è colpa mia o Tua.
Chi mi vede in questi giorni, un po' si preoccupa un po' mi sgrida.
Sono così arrabbiata! e ho così poca voglia di riprendermi in mano.
Sono furiosa per tutto ciò che Ti è stato sottratto, per tutto ciò che non potrai più vedere, sentire, provare.
Insieme al mio dolore, c'è anche la Tua delusione.
Quella che avresti provato se non avessi potuto realizzare i Tuoi progetti.
Mi dicono che, per salvarmi, devo spostare il pensiero da Te.
Significa non poter pensare, come si fa?
E' domenica pomeriggio e piove.
Potrebbe essere uno di quei pomeriggi in cui stavamo sul divano, a guardare "mondi e culture", sbuffando come mantici perchè non c'era niente di meglio; Ti appoggiavi alle mie gambe, qualche volta prendevi sonno, sentivo il Tuo respiro farsi più pesante, Ti sorridevo senza che mi potessi vedere ...
Quando riaprivi gli occhi, mi guardavi stupefatto e mi annunciavi ciò che era già evidente "mi sono abbioccato ..."
Ti davo un bacio, avevi labbra grandi e morbide, stringevi la mia mano ...
Vorrei ancora un Tuo bacio, non so cosa darei per averlo.
Ma senza sapere che sarebbe il Tuo ultimo bacio. O potrei anche morirne.

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