martedì 11 maggio 2010

E' sera, Amore, un'altra giornata è andata.
Piena di cose inutili, vuota di Te.
Eppure Ti sento. O è tale l'intensità con cui Ti penso, che riesco a sentirTi.
Sono stata al solito incontro del martedì, abbiamo parlato di Voi che non siete più accanto alle vostre donne, che ci avete obbligate a fare percorsi incredibili per ritrovare un minimo di pace. E non sempre arriva.
Io so che Ti porto in me, sempre, e che voglio continuare ad avere la Tua protezione e la Tua presenza forte.
Dovrò ricrearmela, dovrò imparare ad usarla come facevi Tu, dovrò farla mia passando da Te. Ma sarà l'unico modo per continuare a vivere insieme, anche se su due piani diversi.
Ho letto da qualche parte una bellissima poesia che dice "immaginami nella stanza accanto, io sono sempre io e tu sei sempre tu; continua a ridere delle cose di cui ridevamo insieme; non è perchè non mi vedi che io sono sparito. Sono andato dall'altra parte, ma continuo a partecipare alla tua vita". Voglio farle mie, queste parole, voglio pensarTi proprio così: nella stanza accanto, invisibile ai mie occhi, ma continuamente presente nella mia vita. Anche se spasimo per un Tuo abbraccio, una Tua carezza, un Tuo bacio .....

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