venerdì 21 maggio 2010

Ciao Amoremio ... oggi vado dal parrucchiere.
Diciamo che devo andare dal parrucchiere, perchè non posso più ignorare quella massa incolta che ho sulla testa. Farò i ricciolini che Ti piacevano tanto, e li taglierò un po'.
Ricordi cosa mi chiedevi sempre? "ti fai i ricciolini corti corti?"
Ti piacevano i capelli corti, neri, e mossi. Proprio come li avevo quando mi hai conosciuta.
Mi avevi confessato, allora, che il Tuo ideale di donna era mora e con i capelli corti.
Chissà perchè la tua ex-moglie era bionda e con i capelli lunghi :-))))
Quando Te lo facevo notare, ridevi, e poi mi dicevi "ma alla fine vedi che l'ho trovata la mia donna ideale?"
Me l'hai scritto anche nell'ultimo biglietto, quello che accompagnava i Tuoi regali di Natale.
Il 24 dicembre eri arrivato carico di pacchi, e brontolando. Avevo espresso il desiderio di fare un Natale più sobrio, di tenere conto delle tante persone che erano in difficoltà, di non buttare via i soldi in regali inutili.
Tu avevi obbedito, ma avevi anche detto chiaro e tondo che non eri per niente soddisfatto.
Eri generoso, Ti piaceva far felici gli altri, il poco tempo che avevi a disposizione era tutto dedicato a cercare i regali per me e per le persone care. Quando aprivo i miei pacchetti, Ti brillavano gli occhi. Era sempre una sorpresa e non c'era mai verso di sapere cosa avevi comperato. In quelle occasioni, tornavi il bambino che ho sempre amato in Te. Il mio Uomo-Bambino.
Era il 24 dicembre, era il nostro primo Natale tutti insieme, il mio cuore scoppiava di felicità.
Esattamente un mese dopo, il mio cuore è scoppiato di dolore.

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