giovedì 20 maggio 2010

Lo sentivo che era giornata-no. Infatti.
Oggi mi sembra di non aver fatto nemmeno un piccolissimo passo avanti.
Oggi mi manchi più che mai, anche se non saprei dirti cosa significa il "più che mai".
Come molte altre espressioni, nessuna riesce a quantificare l'assenza di Te.
Sarà che comincia a profilarsi l'estate, queste belle giornate calde, che mi ricordano le nostri estati.
Niente programmi, quest'anno. Solo la speranza che passi in fretta.
Per arrivare ad un altro autunno, un altro inverno, un'altra primavera, un'altra estate ... sempre senza Te.
Che senso ha, Amore?
Dimmi che senso ha provare a riempire le giornate con cose che non mi toccano, che non m'interessano, che vanno fatte solo per far passare le ore, i giorni, le settimane, i mesi. E' vita questa?
Non che non lo è. E' un provare a vivere, con il corpo qui e la testa e il cuore sempre altrove.
Ho imparato a rispondere a tono, senza far capire che sto pensando ad altro, a Te.
Ho imparato che si può parlare, pesare la verdura, salutare una persona, guardare il tg, fare una specie di conversazione senza veramente impegnare la testa. Quella va sempre dove vuole, cioè da Te.
Credo che Ti penso anche quando ho l'impressione di pensare ad altro.
Sei stratificato dentro di me, deposito sul Tuo ricordo ogni azione, ogni pensiero, ogni battito del cuore.
Mancano 4 giorni al 4° mese. Non ricordo quasi più com'era prima, prima del Tuo Viaggio.
Provo ogni tanto a concentrarmi per ritrovare quegli stati d'animo, quella felicità, quella pienezza, quell'appagamento .... non ci riesco, e se per caso ci riesco fuggo immediatamente. Troppo dolore, troppa nostalgia, troppi rimpianti. Troppa rabbia. Troppa ingiustizia.
Tutto mi ricorda Te; anche entrare in un supermercato. O vedere un negozio  di scarpe, la Tua passione.
Non riesco a fermarmi davanti a una vetrina di abbigliamento maschile: una camicia azzurra, un paio di pantaloni, una polo bianca e sapere che non entrerò mai più a comperare qualcosa per Te.
Mi piaceva tanto farTi qualche sorpresa, arrivare a casa e farTi trovare qualcosa che sapevo Ti sarebbe piaciuto. Vestivi in modo sportivo ma elegante, tutto Ti stava bene. Ti guardavo e mi piacevi sempre.
Anche i Tuoi movimenti, i Tuoi gesti erano eleganti, avevi classe.
I Tuoi lineamenti così maschili, e il garbo del tuo comportamento. Eri tutto ciò che volevo.

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