martedì 29 giugno 2010

2 giorni fa, è morto un cugino di Marco; aveva 44 anni, un figlio di dieci.
Si è svegliato domenica mattina, sarebbe stata una giornata come altre, sarebbe andato al mare con la sua famiglia, invece un malore improvviso e ... tutto finito. Nel giro di 48 ore, è passato dalla sua casa terrena alla sua casa eterna.
Stanotte è morto un ragazzo famoso di 35 anni; stava atterrando col paracadute, ma il cielo l'ha voluto trattenere nei suoi spazi.
Resto ammutolita nel sentire queste notizie; egoisticamente forse, penso più a chi resta che a chi se n'è andato.
Perchè ora so cosa aspetta chi è sopravvissuto.
Chi dovrà vivere di ricordi e di rimpianti, di struggimento e di nostalgia, di dolore e di perdita di una parte di se stesso.
Quella parte di sè che è andata via per sempre insieme alla persona amata.
Quella parte di cuore che è stato tagliato, e che mai più si ricostruirà.
Quel buco nello stomaco che non riesci mai a riempire, con niente.
Quella vertigine che ti prende ogni volta che vedi una sua foto, leggi la sua scrittura, senti il suo nome, trovi una traccia del suo passaggio, vedi un viso che assomiglia al suo, o osservi un gesto che te lo richiama.
Ora so che per chi rimane, il peggio deve ancora venire, e non si sa quando e se e come finirà.
Ora non potrei più dire "immagino il tuo dolore"; ora so com'è fatto quel dolore, lo sto vivendo in lungo e in largo, sto saggiando tutta la sua vastità, tutte le sue sfumature.
Ora so che per chi rimane è finita la vita conosciuta  e ne comincia una completamente sconosciuta, in cui si naviga come marinai in tempesta e senza bussola....

2 commenti:

  1. Ciao Chiara.....è vero, per ogni persona che muore resta il martirio per chi rimane, quel dolore acuto e continuo che non lascia via di scampo, che toglie il respiro e nello stesso tempo c'è anche la rabbia per tutti i sogni che quella persona tanta amata non può più realizzare....per tutte le emozioni che non può più provare...per tutto l'amore che non può più dare, la morte è uno spreco....perchè vivere....soffrire....gioire...amare se poi basta un attimo è finisce tutto? qualcuno può rispondere a questa domanda?

    RispondiElimina
  2. Cettina cara, nessuno riesce a rispondere a questa domanda, quella che ci tormenta in ogni minuto della giornata. Noi che siamo rimasti, dobbiamo assolutamente convinverci che non è finito tutto, che il "filo" con Loro è sempre forte e presente, che averli avuti ci ha rese persone speciali e fortunate. O sarebbe davvero la più grande tragedia averli perduti.

    RispondiElimina