domenica 13 giugno 2010

E' domenica pomeriggio, fine pomeriggio ormai.
Mentre la gente va in giro o cerca posti per divertirsi, oggi io sono andata alla chiesa dove Ti eri sposato quasi 20 anni fa. Volevo vedere cosa avevi scelto per il Tuo  giorno speciale.  Non mi sono affatto sorpresa di trovare una piccola chiesa in mezzo ad un bosco silenzioso e affascinante. Corrispondeva proprio ai Tuoi gusti. Magari l'avevate scelta scelta insieme, Tu e lei, ma entrando in quella silenziosa Casa, illuminata solo dalle candele e dalla luce che filtrava dalle porte spalancate, ho pensato solo a Te, non riuscivo nemmeno ad immaginare Te con lei, nel giorno del vostro matrimonio.
Ho visto con gli occhi della fantasia gli addobbi, i tanti amici che Ti circondavano, un giovane Uomo,  bellissimo nel suo vestito da cerimonia. Ho guardato la piccola navata, ho pregato quella Madonna sopra l'altare, ho pregato anche Te e anche per Te. Mi sono seduta su una panca e ho pianto. Nel silenzio della chiesa, ho pianto tutte le mie lacrime, ma so che ne ho ancora tante di riserva. Ti ho immaginato uscire, alla fine della cerimonia, e Ti ho visto su quel prato attorniato da parenti e amici, mi sono chiesta dove avevi fatto le tradizionali foto ... 20 anni fa Tu iniziavi la Tua vita di coppia, io avevo una bambina, un marito, una vita piena, e di Te non sapevo nemmeno che esistessi. Dovevano passare tanti anni perchè il destino facesse incrociare le nostre strade, ci mettesse l'uno nelle braccia dell'altra e ci illudesse che avevamo tanta strada da fare insieme; ci eravamo trovati e subito riconosciuti. Tutto quel tempo, e le nostre vite diverse, per poi arrivare ad essere Noi, insieme.
20 anni dopo, sono stata lì a piangere il mio Uomo, a ripercorrere i Tuoi passi di un giorno lontano, quando Tu non sapevi nulla di me ed io di Te, quando andavamo incontro - senza saperlo - alla nostra storia.
Tornando verso il paesino da cui partiva la strada per arrivare a quella chiesetta, ho riconosciuto la gelateria dove una sera d'estate di qualche anno fa ci siamo seduti ... non mi avevi nemmeno accennato che poco lontano da lì Ti eri sposato, il passato era proprio passato, e non avevi fantasmi ad inseguirTi.
Quando prendevi una decisione, non tornavi mai sui Tuoi passi, nè recriminavi. Eri limpido e coerente, sincero e pulito. Quello che Ti eri lasciato alla spalle non è mai stato motivo di preoccupazione, per me.
Ero diventata la Tua donna,  mi avevi voluta al Tuo fianco, sapevo che da quel momento ci sarei stata solo io.
E così è stato sempre, senza se e senza ma. Grazie Amoremio, non Te lo dirò mai abbastanza.

2 commenti:

  1. Tutte le volte che ti leggo non posso fare a meno di sentirmi fortunata ad essere tua amica, come ti ho detto io giudico sempre le persone dal loro modo di amare....e nel tuo cuore vedo un'immensità di amore......che basterebbe x mille vite.....sono sicura che lui sarà orgoglioso di aver amato e di amare una donna speciale come te....ti voglio bene!

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  2. Amica mia, leggerti mi ha stretto il cuore.
    Perchè è vero quel che scrivi: ho amato - e amo - quell'Uomo immensamente. Lui lo meritava tutto, il mio amore, ho potuto regalarglelo per troppo poco tempo, ma non mi sarebbero bastati 1000 anni per darglielo tutto. Quello che mi è rimasto, lo conserverò per quando ci rivedremo.

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