martedì 31 agosto 2010

Sono di nuovo a casa, Amoremio, e sono già passata a trovarTi. Sei sempre lì, che sorridi da quella foto in barca, nei tempi felici delle nostre vacanze.
E' pazzesco: tornare a casa e dover venire al cimitero per salutarTi. Non me ne capacito.
Stare in mezzo alla Tua famiglia, nella casa delle vacanze, dei ricordi felici, che ti aveva visto bambino e poi ragazzo, impegnato in mille attività, mi ha fatto bene e male nello stesso tempo.
Eri dovunque. Guardavo dalla finestra della Tua camera e immaginavo quante volte Ti eri affacciato a quella finestra e avevi scrutato il cielo per vedere se potevi andare a sciare ...
La piccola chiesa del paese, dov'è stata celebrata la messa per il 7° mese da quando sei andato via, era gremita di persone: c'erano i Tuoi amici di sempre, quelli che sciavano con te, che Ti hanno affiancato in tutte le piccole e grandi avventure, che non credevano possibile Tu fossi partito e c'erano gli amici dei Tuoi genitori. Un grande gruppo di persone che Ti avevano conosciuto bene e che sentivano forte la Tua assenza.
Ora comincia un'altra stagione, e non cambierà nulla.
Continuerai a mancarmi come sempre.

venerdì 20 agosto 2010

Vinicio Capossela - Ovunque proteggi



Domani parto, Amoremio, e dunque lo scrivo adesso il mio ricordo per il nostro prossimo 24 del mese. 7 mesi dopo sono ancora e sempre col pensiero a Te.
L'importante, in questi giorni, è non pensare a cosa avremmo fatto, a dove saremmo andati; mi costa fatica preparare quella valigia che gli altri anni cominciavo a riempire 1 settimana prima della partenza; la farò all'ultimo momento, con una gran pena nel cuore.
E andrò dalla Tua famiglia, anche se più si avvicina il momento e meno voglia ho di stare lontano da qui. Mi sembra di abbandonarTi, ma so bene che Tu sei ovunque, e ovunque Ti trovi mi proteggi. Ti amo, Amoremio, mi manchi.

martedì 17 agosto 2010

Ciao Amoremio, come stai? siccome quando mi faccio questa domanda, mi viene istintivamente da rispondermi che probabilmente Tu stai bene, e puoi fare finalmente tutta la nanna che vuoi, e non hai più problemi da risolvere o preoccupazioni da affrontare, e puoi mangiare tutte le patatine e bere tutta la cocacola che ti pare senza sentirti dire "smettila, Ti fanno male quelle porcherie", e puoi leggere anche alle 2 di notte o guardare la tv fino all'alba, mi dico che almeno Tu hai finito di tribolare.
Mi consola solo un po' questa certezza.
Vorrei che Tu fossi qui, egoisticamente, ma forse lo vorresti anche Tu, ancora un po' ...
la Tua mamma non sta bene, la sento proprio a terra, e mi confessa che più il tempo passa e meno si rassegna alla Tua assenza. Cosa risponderle? che anche per me è così, e finora mi sembra proprio che il tempo non sia affatto quel gran medico che tutti dicono.
Sabato andrò in montagna, dalla Tua famiglia.
Non so che giorni mi aspettano, non so se tornerò meglio o peggio di quando son partita.
So che sono proprio la classica anima in pena.
So che al ritorno, comunque, Tu non ci sarai ad aspettarmi. Questa è l'unica certezza.

domenica 15 agosto 2010

Qualche volta gioco ancora a Word Mojo. Ti ricordi che battaglie? che discussioni? che litigate?
Io avevo la mia tattica, Tu la Tua, ma nessuno dei due voleva ammettere che l'altra era la migliore.
A dirla tutta, avevi ragione Tu. Giocavi con più logica, vedendo già come distribuire gli incroci, dove mettere le parole, come ottenere i 1000 punti di bonus; io ero più istintiva e intuitiva, spesso mi battevi.
Ricordi come ci entusiasmavamo quando si passavano i 20'000 punti?
Eravamo accaniti, eccitati, disposti a tutto.
Ti vedo mentre digiti veloce, e io che ti suggerisco gli incroci e Tu che mi rispondi "non possiamo metterlo lì, poi ci blocchiamo". Vedevi tutto prima di me, anche se io ero più brava a trovare le parole difficili.
Una squadra perfetta, se non avessimo giocato uno contro l'altra.
Eravamo proprio una bella squadra, Tu ed io. Una bellissima squadra.
E' ferragosto, Amoremio .... immagino che non Te ne può fregare niente, figurati a me!
Una giornata come un'altra.
Ricordo solo che, spesso, siamo partiti proprio il giorno di ferragosto per le nostre vacanze, anche lo scorso anno.
Ci piaceva metterci in viaggio quando gli altri tornavano.
E anche l'anno che andammo alle Mauritius, partimmo il 15.
L'aereoporto resta, e resterà per molto tempo, uno dei luoghi proibiti per me. Troppi ricordi, troppi flashback dei nostri viaggi, felici come bambini all'andata, un po' mogi al ritorno ma sempre contenti delle nostre vacanze, perchè tutte sono state bellissime, Poteva essere altrimenti?
Io che amo volare, che mi eccito all'idea del viaggio, che adoro tutto il pre-partenza con la sosta immancabile all'edicola per comprare un altro libro e al bar per bere l'ultimo buon caffè, ora non potrei più frequentare un posto dove gira gente contenta, carica di bagagli, dove l'atmosfera è quella dell'allegria generale.
Così come non sono più riuscita a fermarmi in un autogrill: anche lì, tanti ricordi con Te. Ricordi quante porcherie compravamo?
Sono molto incazzata. E invidiosa. Non sopporto di vedere tutte queste coppie che fanno le stesse cose che facevamo noi. Ma m'incanto a guardare due ragazzi che si baciano, mi prende una grande tenerezza.
Sono le coppie della nostra età quelle che detesto. Quelle di cui cerco di immaginare la vita.
Passerà anche questa estate, e ne arriveranno altre. Sarò più pronta ad affrontarle?
Sto leggendo il seguito di "Ho sposato l'oceano", anzi, l'ho anche già finito, stanotte alle 2.
Ogni riga sembra scritta da me, ogni stato d'animo è il mio.
Impossibile, come sempre, non pensare che l'anno scorso, come oggi, stavamo ridendo e cantando in macchina. Prima tappa Roma. E poi Salerno e poi la meravigliosa Sicilia.
Impossibile, come sempre, non ricordare la mia felicità, quel senso di totale appagamento, di cielo che si tocca con un dito. Ora ci sei dentro Tu, in quel cielo, e non riesco a toccarTi.

venerdì 13 agosto 2010

Gianna Nannini - Sei nell'anima

Ti ritrovo in quel libro, Ti ritrovo in Simone capace di sembrare indifferente o distratto e invece attento a tutto e a tutti.
Schivo e riservato. Esuberante e coinvolgente. Appassionato e passionale. Lucido e razionale. Emotivo e affettuoso. Libero come il vento e attaccato alle Tue radici. Rude e ruvido. Caldo e tenero.
Mille contraddizioni in un Uomo vero, sempre pronto a mettersi alla prova, convinto di potercela fare ma disposto ad affrontare un fallimento. Sicuro di Te, ma mai arrogante. Semplicemente consapevole del Tuo valore e delle Tue capacità. Conscio della Tua intelligenza, forte della Tua curiosità.
Ti sapevo mio, eppure non Ti davo mai per scontato.
Mi sapevi Tua, eppure non mi davi mai per acquisita.
Sapevamo, entrambi, di avere caratteri forti e indipendenti, e non dovevamo sottovalutarli.
Sapevamo che a tenerci insieme era solo l'amore.
Avevamo voluto stare insieme per una scelta continuamente rinnovata, per un desiderio sempre presente, per una sorta di scommessa che volevamo vincere.
E ogni giorno scoprivo la bellezza di Te. Ogni giorno mi sorprendeva la Tua personalità.
Non ci siamo mai voluti per paura della solitudine, o per convenienza. Ci siamo voluti come due ragazzi che si innamorano per la prima volta e non si ricordano più degli altri amori.
Mi hai cambiato la vita, Amoremio. Meravigliosamente prima e tragicamente poi.
Ma dopo di Te, comunque, nulla sarà mai com'è stato.

giovedì 12 agosto 2010

Ciao Amoremio ....
ieri sera ho iniziato a leggere uno dei Tuoi tanti libri "nautici"; m'incuriosiva il titolo "ho sposato l'oceano" e sto scoprendo che è un vero e proprio diario, scritto dalla moglie di un grande regatista, mentre il marito si stava preparando per la più difficile delle traversate: il giro del mondo in solitario, senza scali e senza assistenza.
Nel libro ci sono descrizioni tecniche, ma anche e soprattutto descrizioni emotive, e mi sta piacendo molto.
Ho provato ad immaginare cosa pensavi mentre lo stavi leggendo. Sicuramente, in quelle pagine trovavi la traduzione del Tuo grande sogno. Parla di oceani tempestosi, di prove fisiche al limite delle possibilità umane, di sfide soprattutto con se stessi prima che con il mare, di notti a studiare le carte nautiche ....mi è facile credere che Tu abbia vissuto la cronaca di quella traversata con gli occhi e il cuore di Simone, il velista, mentre io la sto vivendo con gli occhi e il cuore di Inbar, sua moglie.
Prima di iniziare il libro, ho guardato la trama e, con un colpo al cuore, ho scoperto che alla fine di quella tremenda traversata, Simone e Inbar avevano deciso di stabilirsi a Savona e di iniziare la loro vita di coppia.
Ma proprio la sera prima di partire per Savona, a bordo di una barca di amici, Simone si addormenta e non si sveglierà più. E Inbar, davanti alla morte improvvisa del suo adorato compagno, scrive " io mi ritrovo catapultata sulla linea di partenza del mio Vendée Globe. Simone me lo aveva detto: ciascuno di noi, prima o poi, si trova ad affrontare il suo personale Vendée, l'impresa nautica più dura ed estrema che ci sia. Succede tra i Quaranta ruggenti e i Cinqanta urlanti della vita".
Penso che Simone se n'è andato poco prima di compiere i 40 anni, e Tu poco dopo aver compiuto i 50.
Tu che lo conoscevi e lo ammiravi, avrai sicuramente sussultato quando avevi saputo della sua morte, ma ti sarai anche detto: che bello, se n'è andato dopo aver coronato il suo grande sogno e dormendo su una barca. Tu che dicevi sempre "spero di morire allo stadio o in barca" hai avuto ugualmente la morte che volevi: allo stadio, durante il derby, mentre la Tua Inter vinceva.
Ora sono certa che Tu e Simone vi farete delle gran chiacchierate e lui Ti racconterà tutto ciò che ancora non aveva scritto, Tu gli racconterai tutto ciò che ancora volevi fare.
E noi, le vostre donne, restiamo qui a rimpiangervi, perchè sappiamo di aver perso Uomini unici.
Dev'essere che i veri lupi di mare, come Te e come Simone, hanno un'indole comune e fuori dal comune.
Inbar scrive ancora: in questo libro c'è il mio Simone, la mia tempesta, il mio uragano. L'uomo estremo, coraggioso, geniale, furbo, dolce sicuro, ingenuo, testardo, egoista, generoso. L'uomo che sogna, che sorprende, che sbaglia, che si pente, che progetta, che convince, che coinvolge, che combatte.
Proprio com'eri Tu.

mercoledì 11 agosto 2010

Ciao, Amoremio ...
sono giorni difficili, tristi, più tristi del solito.
Ieri sono venuta a trovarTi. E mentre pulivo quell'odiata lastra di marmo, piangevo e Ti chiedevo "cosa ci fai Tu qui? cosa ci faccio io qui?".
Nel cimitero assolato e silenzioso, solo 2 persone: un uomo anziano e una giovane donna che passava davanti alle tombe piangendo. Mi sono chiesta chi avesse lì, chi fosse andata a trovare ...
Ieri mi sono ritrovata a piangere senza un perchè, o per mille perchè, come fosse il primo giorno che Te n'eri andato. Mi sembrava che fossimo rimasti solo noi due, in questo deserto.
Mi sorridi, da quella foto, e Ti guardo sempre incredula.
Dopo tanti mesi, io non ci credo ancora che Tu sei là sotto, immobile e senza vita.
Tu che eri la vita e la vitalità fatte persona.
Oggi andrò a trovare Tua zia Anna; anche per lei ricorrono tristissimi anniversari, anche lei non riesce ad andare via da casa perchè ci sono i suoi uomini da andare a trovare. Al cimitero.
Mi manchi Tesoro, mi manchi e mi mancherai sempre.

sabato 7 agosto 2010

Buongiorno Amoremio ... oggi ho già lo stomaco chiuso, e mi sono alzata da poco. Giornata che non promette nulla di buono.
Volevo dirTi una cosa: oltre al cuore, mi hai portato via la memoria, me ne rendo conto ogni giorno di più e sono anche un po' spaventata da questa scoperta. Non mi ricordo le cose dette, a chi le dico, e se le dico o le ho solo pensate!
Ieri sera ne ho avuto l'ennesima riprova e comincio a provare anche un certo imbarazzo.Oltre ad un senso di insicurezza.
Quello che più mi colpisce è che anche quando mi fanno notare di aver già parlato di un certo argomento, per quanti sforzi faccia non ne trovo traccia nella mia (ex) memoria. Non ricordo proprio nulla. Come se ci fosse un buco grande da cui escono tutti i discorsi. Sarà che la mia testa è completamente occupata da Te, che tutto ciò che voglio ricordare siamo Noi, che forse il trauma sta producendo effetti a lungo termine, ma mi rendo conto che sono completamente alla mercè della mia smemoratezza.
E' brutto sai? mi chiedo cosa pensano gli altri, di questo mio deficit. Tutti hanno l'accortezza di farmelo presente con grande gentilezza, magari mi dicono "me l'hai già detto ieri" e io resto lì basita, perchè non trovo traccia di quel che ho detto o fatto ieri.
Forse è il mio cervello che sta andando in tilt, forse passerà, forse va bene così ....
L'importante è che non dimentico nulla ma proprio nulla di Te, anzi ...
Ti amo.

venerdì 6 agosto 2010

Stanno partendo tutti, Amoremio. Resteremo qui solo io e Te, a farci compagnia.
Ieri sono andata a salutare la Tua mamma; mi sembra più giù del solito all'idea di andare in montagna, ma abbiamo tutti insistito talmente tanto, che alla fine si è lasciata convincere ad andar via per 3 settimane.
Oggi partiranno la Betty e Paolo, Gigi e la sua famiglia, il Zanna e la moglie; Mariella e Gianni sono già partiti la settimana scorsa, chiuderanno la ditta e arrivederci a settembre.
Ultimi superstiti della grande fuga, il Tuo caro amico Marco e il Dobra. Saranno qui da me a cena dopodomani.
C'è proprio un'aria di smobilitazione generale. Sembra che mai come quest'anno, tutti vogliano fuggire da qualcosa, e nessuno abbia veramente voglia di andare via.
Non c'è l'entusiasmo di sempre, in queste occasioni; non ci sono i saluti e le battute d'ordinanza. Non c'è una gran voglia di andare a divertirsi, ma piuttosto di staccare un po' la spina, con la beata illusione che ci ritroveremo meno stanchi e meno tristi. Ben sapendo che tra 3 settimane ritorneremo alla base con le stesse ansie, le stesse preoccupazioni, la stessa nostalgia che ci accompagna da quel 24 gennaio.
Per me, poi, non ci sarà nemmeno lo stacco provvisorio; raggiungerò la Tua famiglia l'ultima settimana d'agosto, riporterò a casa Tua mamma, riprenderà questa specie di vita che, in un modo o nell'altro, bisogna portare avanti.
Ricordo bene com'eri indaffarato gli ultimi giorni che precedevano il black-out. Dovevi sistemare tutto per bene, non volevi lasciare nulla in sospeso, lasciavi una nota per riprendere il lavoro a settembre senza tempi morti ... ricordi che Ti prendevo anche un po' in giro?? Ti dicevo "ma guarda che poi torniamo, non stai mica morendo ..." Infatti, sei morto quando nessuno ci pensava, Tu meno di tutti, eppure qualcosa avevi forse temuto, qualcosa che Ti aveva portato a lasciare un testamento caso mai ... l'abbiamo trovato tra le Tue cose, in bell'ordine, come se avessi paura che non lo vedessimo e potessero esserci problemi nel caso in cui .... Hai risolto molti problemi pratici, con quelle 4 righe in cui specificavi le Tue ultime volontà, ma hai dimenticato di spiegarci, di spiegarmi, come avremmo potuto continuare a vivere senza di Te.
Non ci hai dato le istruzioni per fare a meno di Te.
Infatti, non riusciamo, non riesco, a fare a meno di Te.
Ti sento così prepotentemente vicino a me, accanto a me; sento che percepisci ogni mio pensiero, ogni sussulto, ogni battito del cuore; so che vorresti soccorrermi quando la tristezza dilaga nell'anima, quando il sorriso mi si spegne sulle labbra, quando un ricordo mi prende a tradimento e mi toglie l'aria.
So che se potessi, stenderesti la Tua mano, dolce ma forte, in una carezza che mi asciughi le lacrime.
So che vorresti abbracciarmi per farmi sentire che continui a proteggermi, a dirmi "stai tranquilla, va tutto bene". Tu non puoi farlo, non fisicamente, e allora tocca a me, alla mia immaginazione, ricrearTi in questi gesti d'amore, coccolarmi da sola, farmi coraggio, stringermi forte come faresti Tu.
Ti bacio ogni sera e ogni mattina, su quella foto che tengo sotto il cuscino.
Non vedo l'ora di poterlo fare di nuovo, veramente ....

mercoledì 4 agosto 2010

La Scala dei Turchi e l'ecomostro.
Sono sicura che hai già capito di cosa voglio parlarTi.
Te la ricordi vero? quanto abbiamo girato per trovarla!!! c'era una scritta piccola piccola che indicava la discesa a mare, e l'abbiamo imboccata decisissimi a vedere quella meraviglia. Il bianco accecante della Scala dei Turchi è l’effetto di una tavolozza di gusci di microrganismi mentre i vari strati della falesia marcano intervalli geologici di migliaia di anni. Una sorta di viaggio nel tempo che toglie il fiato, e anche noi eravamo rimasti senza fiato .... stava tramontando il sole, su quel mare color indaco, e la spiaggia lunga e bianchissima si perdeva nella linea d'orizzonte ... c'eravamo solo noi. Poi abbiamo visto quell'orrore: gli scheletri di due vecchie costruzioni in cemento lasciate andare in rovina, mai finite e che mai avrebbero dovuto iniziare.
Senza fiato per la seconda volta, ci siamo chiesti insieme "com'è possibile rovinare un simile angolo di paradiso?"
Abbiamo passeggiato, mano nella mano, affondando i piedi nella sabbia bagnata dalla risacca, guardando lontano, immaginando di essere soli al mondo .... avevo fatto delle foto, le ho riguardate, è sempre più forte l'impossibilità di credere che è finito.
Ciao Amoremio....
oggi mi sembra di aver perso quel poco di terreno conquistato ultimamente.
Oggi mi manchi come l'aria.
Oggi non mi capacito che non Ti vedrò mai più.
Oggi guardo le nuvole che sembrano panna montata e non ci posso credere che Tu sei dentro quel cielo blu.
Oggi vado in cerca di Te come 192 giorni fa .... come non fosse passato nemmeno un giorno ... come se i miei grandi sforzi e le mie piccolissime conquiste non fossero mai esistiti ... come se dovessi ricominciare tutto da capo per affrontare la vita senza Te ... come se Ti vedessi sbucare da un momento all'altro ... come se bastasse pensarTi intensamente per vederTi apparire improvvvisamente ... come se potessi dirTi "mi hai fatto morire di paura e di dolore, ma fortunatamente non era vero" .... come se non avessi ancora capito che Te ne sei andato senza di me. Te ne sei andato davvero e per sempre.
Rivedo come in un film la nostra ultima scena, veramente degna di un film:
Tu che seguivi la mia macchina su quel lungo stradone, Tu che mi fai gli abbaglianti, io che guardo nel retrovisore e vedo la Tua mano che mi saluta, e Tu che - al bivio - prendi un'altra strada, mai fatta prima.
Ho quset'immagine fissa nella mente: la Tua mano che mi fa ciao, i miei occhi su di Te sorridente, poi le nostre strade che si separano. Col senno di poi, questa scena ha un valore simbolico che sfiora la precognizione: avrei mai potuto immaginare, avresti mai potuto pensare, che le nostre strade si stavano davvero biforcando, che quel bivio - io a sinistra e Tu a destra - era il Bivio che avrebbe cambiato tutto e per sempre?

Frank Sinatra ~ I've Got You Under My Skin (with lyrics) 5/5



Ti sento sotto la mia pelle
Ti ho nel profondo del cuore
Così profondo nel mio cuore che sei ormai una parte di me.

Ti sento sotto la mia pelle
Ho provato a non farci caso.
Ho detto a me stessa: questa faccenda non va bene

Ma perchè dovrei provare a resistere quando so così bene
che ti ho sotto la mia pelle?
Sacrificherei qualsiasi cosa possa accadermi
solo per averti vicino

A dispetto di una voce d'allarme che giunge di notte
E ripete, ripete al mio orecchio:
Non lo sai, sciocca, che non potrai mai vincere?

Usa la testa, svegliati nella realtà
Ma ogni volta che lo faccio, solo il pensiero di Te
mi fa fermare prima che io cominci
Perchè ti sento sotto la pelle
Sacrificherei qualsiasi cosa possa accadermi
solo per averti vicino
A dispetto di una voce d'allarme che giunge di notte
E ripete - come urla nel mio orecchio:
Non lo sai, sciocca, che non potrai mai vincere?

Perchè non usare la testa - darsi una mossa, svegliarsi nella realtà?
Ma ogni volta che lo faccio, solo il pensiero di Te
mi fa fermare prima che io cominci

Perchè ti sento sotto la pelle
Sì, ti sento sotto la pelle
MI MANCHI TANTO ..... SEMPRE ... E SEMPRE DI PIU' ......

lunedì 2 agosto 2010

C'è un cielo grigio, tra poco pioverà.
E' una di quelle sere che ti fanno pensare che l'estate sia già finita, e anche se non voglio, mi ritrovo a pensare all'autunno, ai giorni più brevi, alle ore scure, alla luce che se ne vâ presto ...
Ricordo che a gennaio, benedicevo il buio che arrivava presto, che mi permetteva di dire "un'altra giornata è andata", che mi illudeva che mettendo più giorni tra me e la Tua assenza sarebbe un po' diminuita quella morsa feroce che mi prendeva cuore e stomaco.
Oggi non so più nulla. So ancora meno di allora.
Oggi sono andata in un centro commerciale: ci sono già i primi maglioncini, le prime cose autunnali, e siamo all'inizio di agosto!!! tra qualche mese inizieranno i preparativi e gli addobbi per Natale ... e questo sì sarà un gran brutto momento. Mi chiedo come farò, dove mi nasconderò per non vedere tutto ciò che mi ricorderà il nostro ultimo Natale, e tutti gli altri prima.
Ma non ci devo pensare, non ora. Un passo alla volta, impedendomi di guardare più in là del presente.
Sono il robottino di sempre, Amoremio, inserisco il pilota automatico ogni mattina e lo spengo ogni sera.
Fare per non pensare, stancarsi per non pensare, non pensare per non pensare a Te.
Appoggiare il pensiero su tutto ciò che mi è così caro e sentirsi morire dentro, e ricordarsi ogni volta che non è più il mio presente, nè sarà più il mio futuro ....

domenica 1 agosto 2010

Ed è cominciato un altro mese, il classico mese dell'esodo per le vacanze, delle città semi deserte, degli amici al mare, delle case vuote. Il mese in cui anche Tu finalmente chiudevi la ditta e potevamo tuffarci nel riposo e nei programmi di viaggi. Sarà un mese ancor più difficile degli altri, proprio per quel senso di abbandono e di diversità rispetto a tutti quelli che i loro programmi li hanno fatti e potranno metterli in pratica.
Impossibile non riandare col pensiero ai bellissimi momenti che precedevano le nostre partenze, ai preparativi, all'eccitazione che ci prendeva come bambini quando finiscono la scuola ....
Tutte le nostre vacanze sfilano nei miei ricordi, dalla prima - meravigliosa e davvero indimenticabile - all'ultima, senza sapere che sarebbe stata l'ultima. Lo scrivo e mi si stringe il cuore.
Cominciavo a preparare la valigia una settimana prima; anche quello faceva parte dell'atmosfera.
Tu mi prendevi in giro, Tu che in mezz'ora riuscivi a preparare i Tuoi bagagli e a non dimenticare nulla.
Ancora oggi mi chiedo come facevi ....
Non ho nulla in programma, a parte l'ultima settimana del mese.
Starò a casa, e verrò a trovarTi Amoremio. In quei pomeriggi assolati e silenziosi, verrò da Te e Ti farò compagnia. Mi farà male vederTi sorridente in quella foto in barca, mi chiederò per l'ennesima volta cosa ci fai, Tu, sotto quella lastra di marmo ....e cosa ci faccio io davanti a quella lastra con la Tua foto in barca.
Non è lì che dovremmo essere, nè Tu nè io.
Mi sembra che in questo mese agostano, tutti riescano almeno per un po' a mettere da parte problemi e preoccupazioni, per divertirsi e staccare la spina. Io no. Non potrei comunque e dovunque andassi.
Passerà anche quest'estate, tra un mese saranno di nuovo tutti al lavoro e i ragazzi a scuola.
Ci saranno, per gli altri, nuovi inizi e nuovi progetti; per me non cambierà assolutamente nulla.
Oggi è già una domenica di partenze e di allegria, per gli altri; il trucco, per me, è di far finta che sia un giorno qualunque, di un mese qualunque ed evitare di sentire le risate, di ascoltare i rombi dei motori, di guardare gli aerei che portano tanta gente chissà dove, di ascoltare il mondo che vive ....
Ci sono tante, troppe, cose che non farò mai più; ci sono tanti, troppi, stati d'animo che non rivivrò mai più.
Mi piaceva quando eravamo tra amici ed io, osservandoTi discretamente, pensavo "Lui è proprio il migliore".
Ricordo quella volta che entraste in porto a Varazze, Tu al timone, un ormeggio perfetto; e io orgogliosa di Te come una madre del suo bambino. Sapevo che non mi avresti mai messa in imbarazzo con una battuta stupida o un commento volgare; sapevo che la Tua intelligenza arrivava in ogni situazione; sapevo che pur non facendo mai il capo-branco, eri sempre Tu il punto di riferimento per tutto.
Io Ti amo, Amoremio, e anche se ogni sera Ti auguro la buonanotte e ogni mattina Ti auguro il buongiorno e Tu non mi rispondi mai, sei dentro questo cuore che continua a battereper Te, dentro questa testa che continua a pensarTi, dentro questi occhi che Ti cercano sempre, dentro queste gambe che continuano a camminare anche se non sanno dove andare .....