venerdì 30 luglio 2010

Ti ho sognato, Amoremio: eravamo in un paesino che somigliava ad un labirinto, tanto che avevo paura ci saremmo persi e non avremmo più trovato la strada del ritorno; invece, ad un certo punto, mi sono accorta con terrore che avevo perso Te e non c'era verso di trovarTi; chiedevo a tutti quelli che incontravo "avete visto Carlo?" e tutti mi rispondevano di sì, ma non sapevano dirmi dove avrei potuto trovarTi; anzi, la risposta era "era qui un attimo fa ...." ...... già, e quell'attimo dura da ormai 6 mesi.
Sempre, nei miei sogni, vivo l'esperienza della perdita di Te; sempre rivivo la terribile sensazione di sentirmi perduta anch'io; sempre succede che Ti perdo da un momento all'altro ....
Non c'è bisogno di consultare nessun libro dei sogni per capire quanto dolorosamente e profondamente io continui a rivivere l'attimo in cui Tu sei andato via, all'improvviso .....

mercoledì 28 luglio 2010

GLI STADIO TI MANDO UN BACIO



Buon Compleanno, Amoremio ...

domenica 25 luglio 2010

Un altro 24 del mese è passato, Amoremio, e come ogni mese è una data che nessuno dimentica.
Nè io, nè Tua madre, nè i Tuoi amici.
E' una data che segna sempre, è un rinnovare quelle ore che precedevano la Tua partenza.
Marco mi ha mandato un messaggio, il Dobra mi ha telefonato, Tua mamma mi ha detto "penso che 6 mesi fa Lui era ancora qui".
Per me è stata come sempre orribile.
Ho girato un po' in macchina, nel pomeriggio; una giornata calda e bellissima, tante coppie in giro, tanta vita.
Io osservavo tutto e tutti e pensavo a Te, lassù in quel cielo azzurissimo e senza una nuvola.
Ritornavano piccoli ricordi di Noi, come tanti flash.
Ritornavano, più prepotenti che mai, la nostalgia e il bisogno di Te.
Sarà così per sempre, lo so.
Troppo importante sei stato, forse senza nemmeno rendertene conto.
E' infinita questa estate che mi obbliga a stare ferma sul posto, senza voglia di andare da qualche parte.
Ho paura di vedere quelli che si divertono, che si baciano, che si stringono, che vivono il loro amore.
Ho paura di odiarli perchè hanno qualcosa che Noi non avremo mai più.
Mi manca la Tua mano forte e sicura, mi manca il Tuo abbraccio tenero, mi manca il Tuo sorriso birbante, mi mancano i Tuoi occhi posati su di me, mi manco io senza di Te.
Tra 3 giorni sarà il Tuo compleanno. La Tua bella vita interrotta a 50 anni mi sembra più che mai una beffa e un'enorme ingiustizia. Se è vero che tutto ha un senso, io spero di trovarlo presto, per ora non riesco nemmeno ad immaginarlo.
Ti amo, Ti bacio ....

sabato 24 luglio 2010

il bacio sognato



dopo 6 mesi, quanto mi manca quel bacio ....e più Ti allontani nel tempo, più sei vicino nell'anima ....

giovedì 22 luglio 2010

Crudelissima e asfissiante è tornata prepotente la nostalgia di Te.
Da qualche giorno mi sembrava, mi illudevo, di aver messo un argine a quelle ondate di piena che mi prendevano prima il cuore e poi lo stomaco, come una marea che tutto travolge ....
Oggi, guardando per l'ennesima volta, la Tua foto gigante sul mio pc, mi sono sentita sopraffare dalla Tua mancanza.
I Tuoi occhi profondi guardano dritto nei miei; le Tue labbra accennano quel sorriso  così caratteristico; la Tua mano, con la sigaretta, è appoggiata alla tempia, hai la camicia azzurra con 2 bottoncini slacciati, gli occhiali da sole sui capelli ... eravamo in un ristorante di Agrigento, me la ricordo bene  quella sera.
Da un paio di giorni la Tua ex-moglie Ti tormentava con continui e odiosi sms, Tu li leggevi ad alta voce per non farmi sospettare chissà che, sbuffavi e non le rispondevi .... io tacevo ma facevo chiaramente capire la mia insofferenza. Poi, proprio quella sera, proprio tornando dal ristorante, arrivò l'ennesimo stupido inutile provocatorio messaggino, e io scoppiai come una pentola a pressione. Ti dissi chiaro e tondo che quella situazione doveva finire, o lo facevi Tu o l'avrei fatto io, a modo mio.
Tu eri convinto che il Tuo silenzio avrebbe dovuto essere sufficiente a farla desistere, io ero convinta che quel silenzio era interpretato come un permesso ad interferire nella Tua - nostra - vita.
Non sono mai stata diplomatica, Amoremio, e men che meno nelle faccende sentimentali.
Ed ero gelosa di Noi, nessuno poteva permettersi di entrare nel nostro cerchio, meno di tutti la tua ex.
Tornammo all'hotel discutendo animatamente, anzi io discutevo animatamente, Tu ascoltavi.
Ricordo che ero proprio furibonda. Stavamo trascorrendo la nostra seconda vacanza assieme, eravamo in un posto bellissimo, dalla nostra camera si vedeva un panorama mozzafiato e io dovevo farmi rovinare tutto questo da una che era stata così sciocca da non capire che tesoro aveva avuto tra le mani e rendersi conto troppo tardi di cosa aveva perduto? io dovevo permettere che le nostre vacanze venissero rovinate da una che non aveva nè dignità nè buonsenso per starsene fuori dalla nostra storia?
Rientrati in camera, Tu andasti a fare la doccia, io continuai a rimuginare, ero turbata arrabbiata delusa amareggiata incazzata. Una bomba, insomma.
Mi misi sul terrazzo a guardare quella notte stellata e profumata, ad ascoltare il mare che faceva da sottofondo, Tu arrivasti in accappatoio, sapevi di buono, avevi i capelli bagnati e un profumo che riconoscerei tra mille, il tuo odore. Ti chinasti a darmi un bacio, anche nel buio potevo vedere il Tuo sorriso.
Ti sei seduto vicino a me, appoggiando le Tue lunghe gambe sulle mie, hai preso in mano il cellulare e l'hai chiamata. Poche parole "falla finita, ci stai disturbando". Mai avevo sentito la Tua voce così dura e tagliente, non Ti credevo nemmeno capace di avere un tono così brusco, non avevo mai avuto occasione di sentirTi arrabbiato con qualcuno... ma mi piacque moltissimo. Capii molto di Te, quella sera, e la nostra notte  fu tra le più belle che ricordo. Con una nostalgia che mi mangia il cuore.

mercoledì 21 luglio 2010

Incredibile, Amoremio, 9 giorni che non scrivo su questo nostro diario ...
Nonostante tutto, bisogna ammettere che il tempo passa, anche abbastanza velocemente, anche senza nulla di particolare da fare ....
Però, lo sai, sono stata impegnata con pratiche poco divertenti: prima mia mamma, oggi Tua cugina.
Sembra proprio che con l'avanzare dell'età, non aumentino solo i nostri problemi fisici, ma anche quelli dei vari parenti e conoscenti, e così si entra in un giro di medici, ricoveri, visite, controlli che ci toccano più o meno direttamente, ma ci coinvolgono sempre emotivamente.
Nicoletta, poco prima di scendere in sala operatoria, mi ha detto "guarda che bella eredità ti ha lasciato Carlo; un tot di parenti che ti fanno preoccupare e correre in aiuto ..."; ma l'ho fatto davvero col cuore, ero proprio contenta di potermi rendere utile, e di starle vicino in un momento poco bello.
L'ho salutata quando l'hanno portata via, le ho tenuto la mano gelida quando l'hanno riportata in camera.
Sembrava una bambina. Mi ha fatto tanta tenerezza.
E sai Amoremio, siccome il suo reparto era proprio accanto a quello di oncologia e puoi immaginare cosa si vedeva lì in giro, ho provato a mettermi nei panni di quella signora giovane che passeggiava avanti e indietro nel corridoio, ho pensato che forse aveva il marito ricoverato lì e che stava sicuramente vivendo ore d'angosciosa incertezza ... ho provato ad immaginare se fosse successo a Te, e quasi quasi ho ringraziato Dio che Ti ha evitato la prova atroce della malattia. Certo, l'abbiamo sempre detto, quasi per consolarci un po': per Lui è stata la morte più bella, senza soffrire, senza rendersi conto.
Se però fosse successo tra 20 o 30 anni sarebbe stato ancora più consolante.
Non ora che avevi ancora tante cose da fare, tanta vita da vivere, tanti sogni da realizzare.
Tu che eri la vita fatta persona, curioso di tutto, interessato a tutto, entusiasta di tutto.
Mi rendo sempre più conto che, a partire da un certo momento, non ho piu' fatto distinzione tra il me ed il noi e sono diventata solo noi. Per questo ora faccio così tanta fatica a ritornare ad essere solo me.
Ancora mi succede di pensare "devo ricordarmi di dirgli questa cosa ..." ancora mi capita di avere un dubbio o una domanda e di dirmi "poi gli chiederò cosa ne pensa ...".
Il bisogno di averTi fisicamente cresce ogni giorno di più, e faccio fatica a contenerlo.
Avrei tanta voglia di poterTi telefonare e dirTi, come allora "volevo solo darTi un bacio" e sentirmi rispondere "tanti baci Amoremio". Mi manca la Tua voce, profonda e tenera, cerco di ricrearla ricordando le Tue frasi tipiche, iTuoi modi di dire, le battute che conoscevo a memoria; se chiudo gli occhi e mi concentro, ecco che mi sembra di sentire il timbro, l'inflessione, quella "zeta" quasi romagnola ... chissà da dove Ti veniva e quella "erre" arrotata che mi faceva ridere. Ti ricordi quando Ti facevo ripetere una frase che conteneva tante "erre" e Tu lo facevi e io scoppiavo a ridere e solo allora capivi il perchè della mia richiesta?
Vado a rileggermi i Tuoi sms, ma solo quando mi sento abbastanza forte per farlo.
In ogni messaggio ritrovo Te, l'essenza di Te e del Tuo modo di amarmi.
Mi manchi sempre, Tesoro mio, mi mancherai sempre ....

lunedì 12 luglio 2010

Ciao Amoremio ... fa fresco lì da te? immagino di sì, e invece qui si schiatta dall'afa.
Ricordo le notti in cui Ti svegliavi bagnato dal sudore, come i bambini, e correvi a cambiarTi la maglietta, come i bambini.
Sto mettendo a posto un po' di foto di noi due, la Tua mamma le vuole avere.
Sai già che le avevo dato tutte quelle dove c'eri Tu, ma proprio ieri mi ha chiesto "possibile che non hai neanche una foto di voi due?" "certo che le ho - ho risposto - ma non pensavo che ti interessassero anche quelle" ... invece sembra che le interessino moltissimo e così ho dovuto rituffarmi nel mare dei ricordi più belli, dei momenti più felici, delle nostre vacanze, dei nostri giorni speciali, lontani da tutto.
Mi batte il cuore ogni volta che ne ingrandisco una: mi soffermo a guardare ogni particolare di Te, ogni dito della Tua mano, ogni segno sul Tuo volto, ogni cosa che mi ridà Te.
Non mi fa molto bene, lo so, e infatti sento che si sta facendo strada una grande agitazione ...
Ma devo farlo perchè so che anche per Tua mamma è importante ritrovarTi, soprattutto in quelle foto che non ha mai visto perchè le scaricavo sul pc, e che riguardano proprio questi ultimi anni ...
Penso ancora al mio bel sogno ... quel "ti amo" lo sento ancora nelle orecchie, lo porto nel cuore.

domenica 11 luglio 2010

Lo devo scrivere altrimenti lo dimentico, anche se un bel sogno così non si può dimenticare.
Eravamo al cinema, la sala quasi vuota, le luci accese. Io sono passata dietro la poltrona dov'eri seduto Tu, Ti ho messo le mani sulle spalle e mi sono chinata a darTi un bacio sulla guancia, Tu hai girato il volto per guardarmi, stavi già sorridendo e mi hai detto, chiarissimamente, "ti amo".
Svegliarmi con il ricordo di quelle 2 parole è stato bello, bellissimo.
Sai? anche quando faccio i sogni più dolci con Te, so sempre che è questione di attimi, che sto vivendo una situazione a tempo, che non durerà. Non sono cosapevole di sognare, ma so sempre che mi è dato vivere pochi secondi di felicità con Te ... so che devo sfruttare al massimo quei brevi momenti, so che non posso sprecarli ....
Ti amo anch'io Amoremio, tanto ....

venerdì 9 luglio 2010

attesa e inaspettata
arriva la seconda vita
in quell' istante
in cui si taglia il velo
e sei dell’altra parte
non sei preparato mai abbastanza
ma sei pronto da sempre
la naturale conseguenza all’essere nato
la naturale conseguenza dell’amore
un pensiero che rende liquida la mente
che ti fa sentire tutto
che ti fa sentire niente
come andare dritti al centro della terra
o a ritrovare sulla luna un senno nuovo
come cambia il peso delle cose
il valore del denaro
della forza delle braccia
del sonno e del risveglio
del pianto del sorriso
dell’aria che respiri
di ritornare a casa
ora il mio posto e’ qui
che bellezza abbagliante
la tua

a volte manca il fiato
da qui non si torna indietro
hai paura che il tempo
non stia più al tuo guinzaglio
hai paura che il gioco
adesso sia finito
così ti trovi a quel incrocio
tra l’impegno e il disimpegno
e devi toglierti dal centro
devi farti spazio dentro
e poi dividere l’inutile
da ciò che è necessario
non c’e piu un giorno da perdere
nel tuo calendario
e poi serenamente
a ciò che non ti rappresenta
dire no finalmente
perché chi viene alla luce
illumina

Questa canzone è stata dedicata da un papà cantautore alla sua piccola Lulùbella, partita improvvisamente e per sempre .... io la dedico a Te, partito improvvisamente e che ritroverò un giorno ....

giovedì 8 luglio 2010

Ecco, Amoremio, un altro pezzettino della nostra storia è andato.
Oggi ho consegnato la Chica, e ho preso la macchina nuova.
Nessun ricordo, su questa. Nuova in tutti i sensi.
Mi chiedo se chi acquisterà la Chica, potrà mai immaginare quante ore felici abbiamo passato lì dentro.
Una macchina può essere - ed è - molto più di una macchina. La Chica lo era.
L'ho salutata con un po' di malinconia, sentivo che stavo consegnando qualcosa che non era stato solo un mezzo di trasporto, ma un mezzo per portarci verso altri luoghi, verso giorni di vacanza, verso la spensieratezza. Hai dormito su quei sedili, hai preso in mano quel volante, hai stipato il bagagliaio di valigie e borse, hai fatto tante volte il pieno, hai regolato mille volte gli specchietti e il sedile ....
Mi sembra che sto dando un sacco di addii, quest'anno: uno - il più tragico - non sarà mai un addio, ma un arrivederci; gli altri sono tutti quei piccoli e grandi cambiamenti che devo mettere in atto per continuare la mia strada senza Te. Anche quando hanno venduto la Tua macchina, ci ho sofferto, ma poi mi sono accorta che era un sollievo non vederla più al solito posto, sotto la tettoia. Troppa la sofferenza di illudersi che la macchina lì significava che lì c'eri anche Tu e sapere che non era vero.
Bisogna farsi violenza e sapersi allontanare da quegli oggetti che richiamano continuamente la vita di prima, quella che non ci sarà più. Tutto ciò che avevo - che continuo ad avere - di Te, è gelosamente e protettivamente chiuso nel cuore. Anche tante cose materiali Tue sono qui in casa, ben riposte e che mai se ne andranno: il mio grande tesoro. Mi basta guardare la Tua calligrafia su un bigliettino trovato nella tua borsa di lavoro, e il cuore fa una capriola. Mi basta sfogliare uno dei Tuoi tanti libri, e sfiorare con delicatezza quelle pagine che hai voltato, per sentire il calore della Tua mano. Mi basta toccare una Tua camicia per percepire ancora la solidità del Tuo corpo. Guardo le Tue scarpe e vedo ancora come incrociavi i piedi quand'eri seduto, o vedo il Tuo gesto per slacciarle.
Sai che andrò qualche giorno in montagna con tutta la truppa dei Tuoi cugini? chi l'avrebbe mai immaginato.
Noi che ne stavamo bene alla larga, tanta era la voglia di starcene soli e godere di noi, non siamo mai andati in montagna quando c'erano loro, ed ecco che ci andrò io, da sola. Una specie di nemesi, no?
Aiutami, Amoremio, ho sempre e continuamente tanto bisogno di Te.

martedì 6 luglio 2010

Sto leggendo un libro, Amoremio, uno dei tanti che mi aiutano a capire quanto sia simile e orribile il lutto per tutti noi che dobbiamo affrontarlo; qualsiasi tipo di vita abbiamo avuto con Chi se n'è andato, nel momento in cui rimaniamo soli, tutti attraversiamo le stesse tremende fasi, gli stessi sconvolgenti sentimenti.
Ti riporto un pezzetto di ciò che ho letto ieri sera, mi ha fatto sorridere e farà sorridere anche Te.
" A Natale siamo andati a letto poco dopo la mezzanotte. Ci siamo accucciati uno addosso all'altra come sempre. Mi attorciglio attorno alla sua schiena, infilo la mia gamba sinistra tra le sue gambe, la mia mano sotto la sua ascella e affondo il naso nella pelle profumata tra le sue scapole come sempre. Non immagino che sarà l'ultima volta e mi addormento. Quando mi risveglio, lui mi giace accanto inerme, lo accarezzo, lo scuoto, lo chiamo. Se n'è andato nel sonno e nel mio cuore si sta scavando una voragine".
Ho sorriso, Amoremio, leggendo di come dormivano, proprio come noi.
Noi, come tutti gli innamorati, credevamo di avere gesti e abitudini solo nostri, poi in un libro scopri che altri dormivano come noi, esattamente come noi.
Mi fa tenerezza questa cosa, e mi fa pensare che altre donne hanno vissuto una grande storia d'amore e hanno patito le mie stesse pene quando Lui le ha lasciate.
Non sono sola, in questa tremenda esperienza del "mai più con Lui"; molte altre prima di me l'hanno fatta, molte altre dopo di me la faranno. Ma leggendo questo libro, capisco che ci sono frasi, emozioni, struggimenti, nostalgie, passaggi, pensieri, modi di sentire, esperienze che ci accomunano tutte.
E una sensazione su tutte: non abbiamo più paura di nulla perchè il peggio è già accaduto.

domenica 4 luglio 2010

Amoremio, Tesoro della mia vita …. Quanto vorrei riaverTi per un momento, dirTi quanto Ti ho amato e ancora Ti amo, quanto mi pento di non avertelo detto più spesso, ogni volta che lo pensavo.
Quanto vorrei guardarTi profondamente negli occhi e farTi capire, farTi sentire, lo spazio immenso che occupi nel mio cuore.
Non so cosa darei per poterlo fare ora, ora che è troppo tardi per fare qualsiasi cosa con Te.
TenerTi stretto stretto, abbracciarTi forte forte come piaceva a Te, come Tu chiedevi.
Mettermi nel Tuo abbraccio, accarezzarTi il volto, coccolarTi, farTi sapere quanto Ti ho desiderato, sempre. Mi bastava pensarTi, per aver voglia di Te. E odiavo essere così giù, ultimamente, così insoddisfatta e scontenta della mia vita, da coinvolgere anche Te in quella frustrazione, Te che non avevi nessuna colpa e anzi la subivi.

Avrei gridato, dalla rabbia. Mi dibattevo in quella situazione, senza sapere come uscirne, ma sperando che avremmo avuto il tempo di recuperare. Ci pensavo tanto al nostro futuro, ci credevo al nostro futuro. Mai ho nemmeno lontanamente pensato che Tu mi venissi sottratto così.
Scusami per tutto ciò che non Ti ho dato, per le parole che non Ti ho detto, per i momenti che non ho vissuto con Te. Stupida donna che non sono altro. AverTi e non passare ogni secondo con Te. Mi torturo il cuore ogni volta che ci penso. Soffro anche per questo, oltre che per la Tua mancanza.
So per certo che ho amato e sono stata amata da un Uomo straordinario. Unico. Irripetibile.
Tutti quelli che mi parlano di Te, non fanno che aumentare il mio orgoglio e la mia disperazione.
Orgoglio per essere stata la Tua donna, disperazione per non esserlo più.
Ho talmente bisogno di Te; mi rodo nel rimpianto di non aver più avuto certi gesti per Te. Di averti forse fatto dubitare di quanto fossi ancora innamorata di Te, di quanto mi facesse felice solo pensarTi.

Passano i giorni, lenti ma veloci allo stesso tempo. Spero che mettendo un po’ di distanza da quel maledetto giorno, da quella maledetta telefonata, riesca ad allontanarmi almeno un po’ dalla morsa del dolore; so che non se ne andrà mai del tutto, e forse nemmeno lo voglio, perché questo dolore, questo enorme rimpianto di Te, e di me con Te, è un legame a cui non voglio rinunciare.
Ma spero che arrivi almeno il momento in cui potrò pensarTi con tutta la tenerezza, con tutta la dolcezza che Tu meriti, con tutta la passione che c’è sempre stata tra noi, con tutta la consapevolezza di aver goduto di un amore speciale. Spero che arrivi il momento in cui pensare a Te, ricordare Noi, diventi un momento di pace, da assaporare, da gustare, da rivivere con la stessa gioia con cui abbiamo vissuto la nostra storia. Troppo breve, ma densa di tutto. Abbiamo conosciuto tutto il ventaglio dei sentimenti: l’incertezza degli inizi, la paura di buttare il cuore oltre l’ostacolo, la felicità di scoprire che era ancora meglio di quanto avessimo osato immaginare, lo splendore dei nostri giorni, le piccole incomprensioni, i grandi abbracci, le sorprese reciproche, la voglia di esserci sempre, l’una per l’altro, le preoccupazioni, il desiderio di superarle e guardare oltre, la complicità, il sostegno, la difesa, la protezione, la tenerezza, l’abbandono di ogni riserva, la fiducia, la comprensione profonda.

Eppure …..

Avrei voluto fare ancora di più per Te; ora che conosco quasi tutto di Te, della Tua vita prima di me, conosco anche il Tuo animo profondamente buono, disponibile, generoso; la tua personalità forte ma non prepotente; il tuo carattere paziente ma non succube; la tua determinazione. Fare parte della Tua vita, è stato davvero un privilegio. Essere amata da Te, un dono. Vorrei ripagarti di tutto ciò che non hai avuto. Delle delusioni patite. Dell’indifferenza ricevuta.
Spero che Tu sia davvero in una dimensione che Ti permette di vedere e di sentire tutto; la mia desolazione e il mio amore. Spero che Tu, da quel posto di Luce dove sicuramente Ti trovi, non abbia più bisogno di rassicurazioni, che Tu veda quanto sei stato importante per tante persone, e per me.
Che Tu sappia perdonarmi per le mie mancanze, per i miei dubbi, per i pensieri contorti che posso aver fatto. Spero che Tu possa comprendere tutto, e sorridere di tutto; anche di me, che sono rimasta qui a chiederTi perdono per ciò che non faremo più, per i nostri progetti che non vedranno la luce, per le promesse che ci eravamo fatti e che non potranno essere mantenute; per i viaggi immaginati; per la casa di riposo che cercavamo sul lago e che non ci ospiterà mai; per le telefonate che non Ti ho fatto; per il tempo che non Ti ho dedicato; per la pazienza che non ho avuto; per la presunzione che mi ha fatto pensare che avevamo ancora tanto tempo.
Quel tempo che ora è tutto mio, e di cui non so cosa farmene, se non provare a riempirlo di piccole cose, di futilità, per vederlo scorrere in fretta, pur non avendo alcun traguardo da raggiungere.
Vivo alla giornata, lo vedi, senza immaginare nulla, senza sperare nulla; il mio unico obiettivo, ora, è trovare un po’ di pace, e magari anche un po’ di serenità. Abbiamo sempre vissuto come due ragazzi che hanno tanto futuro davanti. Ora vivo come una persona anziana che pensa ai ricordi, che li tiene gelosamente nel cuore per avere ancora qualcosa di bello a cui pensare. Guardo le coppie che incontro, guardo soprattutto quelle della nostra età. Nessuna ci assomiglia, nessuna sembra Noi.
Avevamo le ali ai piedi e al cuore. Mille idee in testa. Bloccati dalla nostra situazione contingente, ma sicuri che avremmo avuto la nostra rivincita. Tu te ne sei andato in una gelida serata di gennaio, forse felice perché eri allo stadio, e la tua Inter stava vincendo; io qui, ad aspettare la Tua telefonata che non è mai arrivata. Ancora non mi sono abituata a non vedere più il Tuo caro nome sul display del cellulare; ancora mi sorprendo a pensare “dopo devo ricordarmi di dirgli che …”; ancora mi succede di vedere una macchina come la Tua e di sorprendermi che Tu non sia al volante.
Ti sento profondamente dentro di me, ti desidero infinitamente. Quanti baci Ti darei, se solo potessi riaverTi; quante coccole Ti farei; quante volte Ti direi “ti amo ti amo ti amo ti amo”, quanto intensamente Ti farei sentire il mio amore.
Scusami, Amore mio, se non l’ho fatto sempre quando avrei potuto, se ho detto frasi infelici, se ho pronunciato parole che Ti hanno ferito. Sappi però che ho peccato per superficialità, mai con intenzione. Mi eri troppo caro, sapevo quanto eri importante per me, e quanto fossi fortunata ad averTi.

SONO COSI’ STANCA DI STARE SENZA TE. COSI INFINITAMENTE STANCA....
Buongiorno Amoremio , sono arrabbiatissima!!
Stanotte, finalmente, Ti ho sognato e mi sono svegliata subito dopo, con l'ansia di ricordarmelo bene per poi gustarmelo durante il giorno ... niente da fare: stamattina non c'è verso di ricordare nulla.
Nonostante i miei sforzi, non riesco a richiamarlo alla mente, mi sembra che era un sogno un po' triste però.
Dopo alcuni giorni in cui mi sembrava di essermi pacificata con Te, ieri ancora mi sono ritrovata a chiederTi scusa per le mie mancanze, per le volte in cui sono stata distratta, o non ho saputo rispondere alle Tue richieste. Ma Tu non chiedevi mai apertamente, e qualche volta ho fatto finta di non capire ... mai intenzionalmente, Tu lo sai, ma perchè sopraffatta da altre contingenze o da stati d'animo cupi.
Ti prego, ancora una volta, di scusarmi ....
Un giorno o l'altro dovrò leggerTi quella lettera che Ti scrissi pochi giorni dopo la Tua partenza, forse riuscirò una volta per tutte a sentirmi in pace con Te e con me stessa ...
Ti amo sempre, con tutto il cuore

venerdì 2 luglio 2010

Buonanotte Amoremio ...
il cielo è pieno di stelle, dietro quale sei nascosto?
guardo la Tua foto, qui sulla scrivania: siamo insieme, testa a testa, i Tuoi occhi sorridono più delle Tue labbra, io appoggiata a Te ho lo sguardo sognante ... l'avevamo fatta una sera, in pizzeria, Sarah aveva voluto immortalarci ... è una delle mie preferite.
Oggi sei ritornato prepotentemente a far sentire la Tua mancanza fisica.
Quella sentimentale mai. Ti sono vicina come non mai, mi sei accanto più di sempre. Mi manchi.

giovedì 1 luglio 2010

Ciao Amoremio, inizia luglio ... il mese del Tuo compleanno ... sarà il primo anniversario importante da ricordare, sarà un altro giorno difficile, un po' più difficile.
Gli altri anni, a quest'ora, stavo già rompendomi la testa in cerca del Tuo regalo, di quel qualcosa che non fosse troppo banale o scontato, ed era sempre più difficile trovare quello giusto, quello che Ti avrebbe sorpreso. Mi piaceva tanto riuscire a sorprenderTi, l'espressione del Tuo viso mentre aprivi il pacchetto valeva tutti gli sforzi fatti. Sembravi un bambino, eri un bambino in quelle occasioni.
Eri davvero ancora capace di sorprenderTi e di entusiasmarT come un bambino, adoravo questo lato infantile e ingenuo del Tuo carattere; da uomo tutto d'un pezzo, di gran temperamento e con le idee sempre chiare, Ti potevi trasformare in un ragazzino davanti ad un nuovo gioco, ad una torta al cioccolato, ad un regalo inatteso, ad una piccola cosa dedicata a Te. Non davi mai un valore commerciale a ciò che ricevevi, ma solo il valore sentimentale di quello che rappresentava, e apprezzavi sempre il pensiero prima ancora dell'oggetto.
Quest'anno non andrò in giro per negozi a cercare un'idea, anzi l'idea geniale.
Mi sono cambiata la macchina, lo sai vero?
Sto aspettando a giorni quella nuova e già guardo con nostalgia questa che se ne andrà in mano di chissà chi.
Quanti bei viaggi, quanti km, quanti posti abbiamo raggiunto con il nostro pachiderma.
Così ingombrante e così comodoso.
Ci facevamo stare dentro bagagli e borsoni, il mini-frigo, le sdraiette se vedevamo un bel posto dove fermarci. Dopo poche ore che eravamo partiti, i sedili posteriori erano già pieni di sacchetti e di scorte: l'acqua, la coca-cola, la sweppes, patatine e tucs, un po' di frutta comprata lungo la strada, biscotti e cioccolato. In pochi giorni, sembravamo dei profughi, ma quante risate in quella macchina.
La radio sempre accesa per ascoltare le informazioni sul traffico, ogni tanto una canzone e Tu che fischiettavi contento come un bambino.
Spesso guidavo io, sai che mi annoio a fare la passeggera, e a Te non sembrava vero di poterTi allungare comodamente sul sedile accanto e magari schiacciare un pisolino. Se eri sveglio, invece, osservavi tutto: il paesaggio, le case, i ponti, certe minuzie che solo Tu riuscivi a scorgere, attento come sempre a tutto.
Sai? ancora adesso mi succede di voltarmi verso quel sedile passeggero e di immaginarTi seduto accanto a me, con gli occhiali da sole, una sigaretta in bocca, e il pacchetto dei crackers in mano.
Guardo il Tuo sedile e Ti vedo proprio. Se Ti accorgevi che Ti stavo osservando, mi guardavi sornione, mi facevi quel Tuo sorriso irresistibile e Ti allungavi subito a darmi un bacio ... poi mi prendevi la mano che tenevo appoggiata al bracciolo o mi appoggiavi la Tua sulla gamba. Cercavi sempre un contatto fisico, avevi bisogno di sentirmi.
Com'erano belle quelle partenze, per un breve o lungo viaggio!
Ricordi? appena salivamo in macchina, ci dicevamo "buone vacanze, Amore" e ci sembrava di andare chissà dove, chissà per quanto ... anche se era roba di pochi giorni.
Il rituale prevedeva di fermarsi al primo autogrill che incontravamo: un caffè, i primi acquisti alimentari, spesso e volentieri un libro; la sosta in autogrill  era proprio la conferma che stavamo partendo, ci dava già il gusto dei giorni che avremmo trascorso insieme e lontani dai soliti posti, dai soliti problemi.
Che eccitazione preparare il nostro itinerario, a grandi linee, e poi lasciare tanto tempo da usare come volevamo, secondo il desiderio del momento. Mai troppo organizzati, mai senza avere un'idea precisa.
Erano proprio vacanze, Amoremio. Vacanze della mente, del cuore, del corpo. Era uno stato d'animo, prima ancora che un viaggio. Per questo penso che vacanze così non ne farò mai più, nemmeno se andassi nel posto più bello del mondo.
Ero con Te e anche se mi avessi proposto di andare in Papuasia, Ti avrei seguito.
Perchè eri uno spirito libero e curioso, ma che calcolava sempre i rischi e gli imprevisti.
Perciò, se mi avessi detto "andiamo in Papuasia", Ti avrei risposto sicuramente "ok"; sapevo di poter stare tranquilla, di potermi fidare di Te, di essere al sicuro in qualsiasi situazione ci fosse capitata.
C'eri Tu al mio fianco e tanto mi bastava. Non Ti facevi prendere dal panico, riuscivi sempre a calmare la mia incertezza e a trovare una soluzione. Quanto mi manca quella totale sicurezza!!!
Dunque, se ne andrà la nostra macchinona e ne arriverà una più piccola, più giusta per me.
Ormai, grandi viaggi non ne farò più ... forse non ne farò nemmeno di piccoli.
Mi angoscia da morire l'idea di passare l'estate qui, di vedere tutti partire, di avere tanto tempo vuoto, più vuoto del solito, di immaginare gli amici che vanno a fare quel che io e Te non faremo mai più.
Ma non sono capace nemmeno di immaginare dove vorrei andare nè cosa vorrei fare .....
Senza Te non riesco ad immaginare più niente.