venerdì 20 gennaio 2012

Stamattina, pochi minuti prima di svegliarmi, Ti ho sognato.
Ero in una grande casa, immersa nella penombra; ti stavo cercando, sapevo che eri lì, ma tutti (eppure non vedevo nessuno) volevano convincermi che Tu non c'eri, che era inutile cercarti, te n'eri già andato. Alla fine, dopo aver girato per corridoi e stanze, mi stavo quasi rassegnando ad andarmene, quando, poco prima di aprire la porta d'uscita, ho avuto come un impulso a tentare ancora e mi sono diretta sicura verso una camera, facendo attenzione che nessuno mi vedesse. Ho socchiuso la porta, anche la camera era in penombra, con le imposte chiuse, ma ti ho visto subito, eri a letto, e stavi dormendo a pancia in giù, abbracciato al cuscino come dormivi sempre, e con il viso rivolto verso me. Avevi addosso quel maglione norvegese blu che a me piaceva tanto, ed eri coperto fino alle spalle. Mi sono avvicinata piano piano, per non svegliarti, col cuore che mi scoppiava dalla felicità di averti trovato. Volevo osservarti bene, imprimermi negli occhi il tuo viso sereno, quei lineamenti scolpiti, stare semplicemente a guardarti, ma quando sono stata a pochi centimetri dal tuo viso, Tu, sempre con gli occhi chiusi e facendomi appena un sorriso - quasi irridente come a dirmi "non ti sei lasciata convincere, tanto hai fatto che mi hai trovato" - mi hai detto "ciao Amore" con quella tua voce bassa, profonda, impastata di sonno, e io ti ho fatto una carezza leggere e ti ho detto "ciao Amoremio, dormi, io sono qui". E poi ho aperto gli occhi. Ciao Amoremio, io sono sempre qui. Con Te e per Te.

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