mercoledì 25 gennaio 2012

Ecco, un altro 24 gennaio è passato.
È stato esattamente come temevo e mi aspettavo.
La chiesa gremita, i tuoi amici venuti anche da lontano, la tua famiglia ed io nel primo banco, davanti all'altare, e il mio sguardo fisso in quel punto dove, 2 anni fa, c'era la tua bara.
Ripercorrevo ossessivamente le ore di allora, e tornano vivide e dolorose come non mai.
Io che non riesco, ancora oggi, a crederti morto, io che non riesco a vederti come ti ho visto per l'ultima volta, gelido e immobile, io che ho rimosso tutto di quel pomeriggio freddissimo di gennaio, ieri rivivevo tutto. I fiori, la musica, le parole del tuo amico don, la folla intorno a me, la mia lettera per Te letta da Betty, i volti stravolti, le mani tese per accarezzarti ancora, il silenzio irreale mentre ti accompagnavamo a raggiungere i tuoi nonni e il tuo papà. Tutto ritornava, come in un filmino mai visto eppure conosciuto a memoria. Sentire il tuo nome, il tuo caro nome "siamo qui a pregare per l'anima del nostro fratello Carlo", e non voler credere che pregavamo per Te, Amoremio. Intorno, i volti familiari dei tuoi tanti amici, dei tuoi parenti, delle tante persone che hanno avuto il privilegio di incrociare la tua strada, per poco o per tanto. Tutti lì per Te, ancora una volta; e tutti ancora increduli. La Tua presenza era così tangibile, e forte, e prepotente; sovrastava tutti noi, Ti sentivamo. Ci sembrava Tu dovessi entrare da un momento all'altro. Come sempre, quando vedo tutti quegli uomini, che sono stati ragazzi con Te, che con Te sono diventati tali, vorrei rubare a ciuscuno di loro ogni più piccolo ricordo di Te, ricostruirti pezzo per pezzo, conoscerti quand'eri così lontano dalla mia vita, ogni frammento, anche il più piccolo, mi è infinitamente caro e prezioso. Ma nei loro racconti, che mai mancano proprio per il gran bisogno di tutti noi di riportarti a noi, vedo già l'Uomo che saresti diventato, anche quand'eri un ragazzino, poi un giovanotto ... quei valori e  quella personalità che mai hai tradito, che avevano fatto di Te un essere degno di stima, di ammirazione e di amore.
Mi manchi inesorabilmente, oggi è stato come svegliarsi dopo il 24 gennaio 2010; oggi mi chiedo spesso come farò, senza di Te.

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