lunedì 3 gennaio 2011

Buon anno a me, Amoremio ...
mi faccio sottovoce questo augurio, e ci credo fino ad un certo punto; anzi, ci credo proprio poco.
Che anno potrà mai essere quello che mi si presenta, ancora senza Te?
Questo appena passato, è stato un antipasto, un assaggio di ciò che mi mancherà per sempre e sempre di più: la Tua presenza forte e rassicurante al mio fianco, il pensiero di Te che ci sei in ogni momento, mi bastava pensarTi e sorridevo e ringraziavo il cielo di averTi.
Ieri sera sono stata a cena da Mariella e Gianni, i Tuoi amici di una vita, quelli dei 15 anni, cresciuti con Te e pieni di ricordi con Te ... mi piace stare con loro e riportarTi tra noi. Ma il lato negativo di questo continuo rievocarTi è che comprendo sempre di più quanto Tu fossi speciale e unico anche a 18, 20, 25 anni.
Un ragazzo vivace e con la voglia di divertirsi, ma già allora con la testa sulle spalle, responsabile di se stesso e spesso anche degli altri, capace di sedare contrasti, di mettere tutti d'accordo, di aiutare un amico; corretto e di parola, affidabile, riservato, bello nella persona e nel cuore. Con una testa fantastica, la prima cosa che ho amato di Te, con un carattere autorevole ma tollerante, senza compromessi ma comprensivo, ben disposto verso tutti, mai critico, e se subivi qualche delusione la tenevi per te e capivi che dovevi cambiare strada; ma eri Tu a cambiarla, non hai mai preteso che gli altri cambiassero per stre con Te.
Il Tuo fantastico modo di essere, Amoremio, che nel tempo si era consolidato e che io ho avuto la gioia di condividere. Più Ti conosco, anche attraverso i piccoli aneddoti dei tuoi amici, e più affondo nella consapevolezza di che grande Uomo fossi. Di che tesoro ho avuto. Di che privilegio ho goduto.
Mancano 21 giorni al primo anniversario della Tua partenza per quel posto bellissimo dove spero mi starai aspettando ... 21 giorni in cui faccio una specie di conto alla rovescia. Un anno fa eravamo in Toscana, ricordi quanto freddo e quanto abbiamo riso quella sera che cercavamo un hotel, collegati al pc, fermi sui bordi di una strada di campagna buia e Tu mi dicevi " tu cerca che io controllo se non arriva qualcuno ..." e non eri molto tranquillo, ma lo nascondevi bene come sempre.
Stare con Te era toccare la sicurezza. Sicurezza che tutto sarebbe andato bene, che nessun problema era irrisolvibile. Per questo, ora che Tu non ci sei, mi è impossibile pensare che tutto andrà bene e mi sento tremendamente sola e indifesa davanti alla vita. Ora so davvero cos'è la solitudine.
Tu non perdermi mai di vista, fammi sempre sentire che ci sei, che mi basta toccarTi col cuore per provare di nuovo il calore della Tua forte mano che stringeva la mia ... Ti amo sempre ....

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