domenica 13 gennaio 2013

Si avvicina a grandi passi, come un animale feroce che verrà a ghermirmi, il terzo anniversario. Lo vivo così: come un continuo flash-back tra ciò che oggi so, che so da 3 anni, e ciò che allora non potevo nemmeno lontanamente immaginare. Il 13 gennaio 2010 eravamo andati a Varazze, a vedere la barca, dovevi comperare delle scotte nuove, e io volevo cambiare i cuscini della dinette. C'era un mare magnifico, il mare d'inverno: color acciaio e cobalto, alla marina poca gente, qualche armatore era arrivato fin lì in bicicletta, sulla barca al pozzo 23 stavano sistemando il boma. Abbiamo salutato i pochi pazzi come noi, ad uno di loro hai chiesto *quando la alberi?* e lui *tempo permettendo, a fine mese* e Tu * allora ci si rivede a fine mese ...*  ................ Amoremio, alla fine di quel mese Tu eri già partito per il tuo Grande Viaggio .....
Mi prende male, ogni anno sempre peggio.
Sulla mia bacheca ho scritto *la parte difficile non è dimenticare il passato; la parte difficile è dimenticare il futuro che avevi (avevamo) immaginato.* Ma per me, i due tempi - passato e futuro - si fondono in un unico tempo: il presente senza Te. Ti ho sognato, la scorsa notte, e non è stato un bel sogno. Sono così infelice da non trovare consolazione nemmeno nei sogni.
Si avvicina per tutti noi che ti abbiamo amato il 24, un altro 24 gennaio.
Ci ritroveremo nella solita chiesa che Tu hai frequentato da ragazzo, vicino all'oratorio dei Padri Gesuiti, dove c'è ancora il vecchio padre Alfonso che ti aveva insegnato a riparare la bicicletta. Sarà anche lui sull'altare, come gli anni scorsi, e quando dirà ancora *preghiamo per Carlo, il nostro caro ragazzo* sentiremo nella sua voce la commozione e l'asprezza di un uomo di Dio che, nonostante la sua fede, non capisce - nemmeno lui - perchè non sei più tra noi; non ci dirà parole che non vogliamo sentire, non ci consolerà con frasi tolte da qualche passo del Vangelo: avrà, come noi, gli occhi lucidi e ci regalerà l'infinita tenerezza di quelle parole * ... il nostro caro ragazzo ..*
Il Mio Adorabile Ragazzo.
Il Mio Meraviglioso Uomo.
Questo sei stato e continui ad essere, non solo nei ricordi che, a frotte, mi arrivano addosso; sei cristallizzato in un ricordo unico, onnicomprensivo, che Ti abbraccia tutto e che Ti fa presente.
Si avvicina questo terzo 24 gennaio ed io lo aspetto riandando col pensiero ai nostri ultimi giorni, cercando per l'ennesima volta un segno della catastrofe imminente, ma non lo trovo mai. Resta sempre quel nostro ultimo bacio, a sfiorarci le labbra, mentre tu andavi allo stadio ed io tornavo a casa; resta quel saluto nello specchietto retrovisore; resta la mia occhiata a guardarti prendere il bivio che ti avrebbe fatto sparire alla mia vista. per sempre. ma non lo sapevo.

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