domenica 2 ottobre 2011

Ciao, Amoremio ... oggi ho parlato tanto di Te con Patrizia; lei sa ascoltarmi con una tale attenzione, e sa sollecitarmi con tale affetto, che mi concedo davvero di lasciarmi andare ai ricordi più dolci di noi due. Stamattina, poco prima di svegliarmi, stavo sognando di Te: mi avevi telefonato, ricordo che quando ho visto il tuo nome sul display, il mio cuore ha fatto una capriola e pensavo ad un errore, poi ho detto timidamente *pronto* e dall'altra parte c'eri proprio Tu, la Tua inconfondibile risata, la Tua bella voce profonda ... ero interdetta, come sempre combattuta tra la certezza che Tu sei andato via e la speranza che fossi tornato; te l'ho detto, ti ho chiesto "ma come può essere che mi telefoni? Tu sei morto, Amoremio ..." e Tu sei scoppiato a ridere e mi hai risposto "davvero? e ti sembro morto? " e me l'hai ripetuto talmente tante volte che non era vero, che non sei mai morto, che alla fine ti ho creduto, contro ogni evidenza ho voluto crederti, eppure sapendo che mi sarebbe costato altro dolore credere alle tue parole, che un'altra tremenda delusione mi si sarebbe abbattuta addosso se mi fossi davvero arresa alle tue parole ... ma era più forte di tutto, volerti credere, volermi convincere che Tu eri vivo, ancora vivo accanto a me. Poi mi sono svegliata e la realtà ha preso il sopravvento. Mi sono rimaste nelle orecchie per tutto il giorno le tue parole e la tua risata, quella tua voce che mi faceva battere il cuore ... Non morirai mai, per me che ti amo infinitamente.